martedì 18 giugno 2013

I cinque tipi di editori che ci fanno ridere tanto


di Mr. Black Pawn

Ogni standista ha il proprio limite.
Generalmente è lo stand.
Vincerò la pigrizia che mi porterebbe a saltare a pié pari l'introduzione e mi adeguerò alla nuova linea editoriale del Puzzillo che impone di venire incontro alla sensibilità degli utenti della rete precisando gli intenti dei post ad uso e consumo degli utenti più refrattari all'umorismo.

La doverosa premessa di questa volta è che ovviamente il lavoro degli altri merita rispetto, ma come abbiamo ribadito nelle F.U.C.K. sarebbe carino che ogni tanto fosse reciproco, tipo che se apro una scatola mi piacerebbe non trovare cubetti che galleggiano nel vomito.
Le definizioni come al solito si riferiscono a categorie, per cui a un particolare editore potrebbe calzare più di una descrizione, l'importante è che se qualche produttore di giochi dovesse riconoscersi in uno o più fra i cinque tipi di editore che ci fanno ridere tanto sappia che sì, è un comportamento molto evidente, e sì, forse limarlo un pochino potrebbe migliorare il mondo ludico. Solo un po'.



1. Lo Snob

Non si capisce bene perché lo Snob abbia iniziato a produrre giochi, visto che da quel che pubblica appare evidente che il poverino non gioca a qualcosa di decente dal 1983, ma soprattutto che, visto l'atteggiamento che tiene in fiera o su internet, del giocatore medio non potrebbe fregargliene meno.
Non fa uscire granché, e anche quando lo fa si premura di non farlo sapere a nessuno (che poi è il suo target), anche perché tanto nei blog e sui forum lo massacrano, quindi sta nel suo angolino e immette roba su mercati alternativi, in silenzio.
Lo Snob non sa più neanche perché si è messo a fare giochi, e se un giocatore gli chiede qualcosa, fa finta di non aver sentito o risponde "mi ne parolas italian".



2. L'Incazzato

Mentre lo Snob a malapena si ricorda che al mondo esistono dei giocatori, l'Incazzato è perfettamente cosciente della loro presenza intorno a lui. E li odia.
Maledetti. Domande, richieste, che palle.
"Che bustine ci vogliono con questo gioco?", "ma in cinque scala bene?", "Mi mancano i puzzilli blu, rossi e gialli, chi vi inscatola i giochi, Bocelli?", "c'è un errore nelle regole, il manuale è tutto bianco", "quando esce? siete in ritardo di novantadue mesi", "piacerà ad Annalingua?"
Come si permettono, i giocatori, di avanzare critiche al suo lavoro, o anche solo di pensare che il loro tempo valga quanto il suo? L'Incazzato prova a stare sui forum ma poi ne accusa i membri di essere troll, litiga coi blogger e in fiera ha sempre la faccia tirata e lo sguardo di quello che rosica ma non si ricorda perché. Se un giocatore gli chiede qualcosa, parte prevenuto e risponde "In cosa posso aiutarla, stronzo?"



3. Il Devo Mettere A Catalogo

Il Devo Mettere A Catalogo, scusate ma non ho trovato un nome migliore, si chiama così perché Deve Mettere A Catalogo tutto il Mettibile A Catalogo. Non importa cosa, non importa quante copie, deve importare tutto l'importabile prima che lo importino i Concorrenti, mitiche creature che in un ambiente come quello italiano di solito sono praticamente colleghi.
Il Devo Mettere A Catalogo ha un criterio tutto suo, spesso un po' ampio, per importare i giochi: tutti quelli coi dadi a sei facce, tutti quelli usciti in America, tutti quelli con almeno una "A" nel titolo, tutti quelli con una scatola con degli spigoli.
Se un giocatore gli chiede qualcosa, risponde "l'abbiamo appena tradotto, se vuoi puoi provarlo allo standanche se il giocatore gli aveva chiesto dov'è il bagno.



4. Il Piacione

Il piacione è alla mano, simpatico. Non è proprio un giocatore come te, però sorride, fa le battute. I suoi giochi sono belli, non sa dirti di preciso perché ma la sua risata è contagiosa, lo sguardo rassicurante, le scatole colorate e lo stand decorato non dico in maniera decente ma sopra lo standard "due tavoli, quattro sedie, delle tovaglie marroncine e no, non siamo autoproduttori", il che lo differenzia dall'autoproduttore che è piacione uguale, ti venderebbe anche la mamma però lo stand non c'è e la tovaglia è quella del picnic.
Il piacione è divertente, fa giochi trendy, nel suo stand c'è una crew di dimostratori, sembrano giocatori, sono come te, ma non parlano con te, sono come te, ma si sentono meglio.
Se un giocatore gli chiede qualcosa, lui risponde, non ricordi bene cosa, però è stato carino e oh! che ci fa questo family molto in nella tua busta degli acquisti?




5. Il Peracottaro

Il Peracottaro ha l'aspetto di un editore, lo stand da editore, vende giochi come un editore, ma la sua fonte di reddito principale, e la sua sfera di competenza, è un'altra. Magari è un venditore di generi alimentari o di capi d'abbigliamento, o un consulente informatico o un cercatore di palline da golf. Un babysitter. Un pulitore di schermi IMAX. L'importante è che l'editore non è il suo primo lavoro, ed è importante per capire il perché di alcune sue scelte editoriali talvolta non azzeccate, che analizzeremo con degli esempi al contrario.
La caldaia fa un rumore strano. Chiami un idraulico. Ma quello è il suo hobby, di lavoro lui fa l'editore di giochi. Ti esplode la caldaia in una fiammata di fustella e cubetti. 
La macchina non funziona. Chiami un meccanico. Ma quello è il suo hobby, di lavoro lui fa l'editore di giochi. La macchina continua a non funzionare ma in compenso adesso è language indipendent
Ti fa male la pancia. Chiami un medico. Ma quello è il suo hobby, di lavoro lui fa l'editore di giochi. Ti caghi addosso per tutta la notte, ma hai un sacco di carte per pulirti. 

Scusate, esempio sbagliato: questo succede comunque.
E anche questo post è andato. Come sempre, congratulazioni agli esclusi. Se ce ne sono.


3 commenti:

  1. Il primo che indovina le esatte corrispondenze AGGETTIVO - CASA EDITRICE vince 1 set di pentole inox 18/10 e una mountain bike con il cambio shimano!

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  2. Temo di averle già indovinate, complete di combo, ma preferisco tacere e lasciare il beneficio del dubbio agli altri! :)

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