martedì 25 giugno 2013

Hemloch - avanti un altro

Benedetta e il suo stile.
Almeno ora in questo articolo qualcuno ne ha.
Titolo: Hemloch
Anno: 2011
Autore: John Clowdus
Editore: Small Box Games
Tipo: gioco di carte
Genere: maggioranze
Tema: steampunk (lol)
Meccanica: maggioranze
Giocatori: 2
Durata: 30'
Difficoltà: 2/5 (4/5 per carpire i segreti del regolamento)
Dipendenza dalla lingua: se non capisci una mazza lascia stare, ma conoscendo qualche parolina qua e là è possibile uscirne vivi.
Illustratori: J. Hernandez, che non saprei dire se sprecato o necessario per dare un senso al gioco.
Gallery

[Il Puzzillo]

Si tratta solo di prime impressioni, ma ne scrivo perché non credo che riuscirò a svilupparne altre.

Sono il primo a sostenere che l'originalità non sia un valore assoluto né necessario, ma... le grucciale un par di zebre! che poi sento esperti del settore (lol) parlare di saturazione del mercato.

Stiamo parlando del più classico dei giochi di carte da due giocatori, "sulla falsa riga" di Scarab Lords, Minotaur Lords, Blue Moon (sì lo so, anche Knizia non brilla per intraprendenza), etc.
Ovviamente Clowdus non è l'unico colpevole, nel frattempo sono arrivati altri giochi dello stesso tipo ancora da Fantasy Flight, White Goblin, e da una serie di case minori che, in somma, sono solo carte, si va sul sicuro, costa poco... e avete pure rotto "un par di zebre".

Un paio sono anche gli elementi per cui potremmo provare a distinguere... nah, non potremmo provare, anzi, non ci proviamo proprio. Non c'ha provato l'autore, perché dovremmo sforzarci noi? Mica siamo come certi altri che devono far apparire le cose fiche per forza (tranquilli prima o poi ne parleremo con più calma).
Mi limiterò a dire che la propria identità Hemloch la trova nell'essere un po' più vecchio degli altri, ad esempio dando a ciascun giocatore il medesimo mazzo di carte, una cosa che, dati gli effetti determinanti di certe carte rispetto a quelli circostanziali di altre, rende il fattore fortuna più determinante di una carabina in una disputa western, generando punteggi che nemmeno in una partita All Blacks - Bressanone Rugby.
Feriti compresi.

Carte di qua e di là degli obiettivi, conteggio dei valori più o meno casuale (ci mancava), e la maggioranza piazza una casina sulla carta, poi via la metà delle carte. Un paio di tipi di carte oggetto da utilizzare per avere delle azioni che scombinino un po' il gioco (uno per un'azione extra in un turno e uno per rubare una carta avversaria), e tre meccanismi di chiusura del gioco, che basta poco per far succedere un casino ed è comunque meglio che finisca il prima possibile.

Un vero elemento distintivo del gioco è invece il regolamento: due regole in croce. E un tizio inchiodato sopra. Probabilmente un embolo dell'editor (lol, chi ha visto un editor porti le foto) dalle sembianze umanoidi. Comunque, chiunque abbia scritto il regolamento è riuscito a rendere quasi inutilizzabile un gioco al limite del "pesca e piazza", e questo occupando un terzo del regolamento stesso per ripetere palesi ovvietà, facendosi sfuggire di chiarire un arzigogolo dell'autore per il quale, in molti paesi, sarebbe stato lapidato.Tipo a casa mia, per esempio.

No, niente spoiler, se mai vi dovesse capitare, capirete. Sarebbe come raccontare la fine del Sesto Senso.
Che poi alla fine era lui ad essere morto e non il bambino.

La pazienza necessaria a portare a termine una partita (o meglio a riuscire a farla iniziare), è giunta dalla parte artistica del gioco, uno stile illustrativo che lascia pensare che l'idea originale potesse essere piuttosto una versione vittoriana di Dixit. E invece no.
Non che sarebbe stato poi tanto meglio, giusto quanto sarebbe bastato per non farmici avvicinare nemmeno.

Resta il fatto che una mezz'ora, in due, la si può spendere decisamente meglio, e potrei fare l'elenco delle cose da preferire a una partita ad Hamloch partendo da "se trovate una carabina e un argomento di discussione..." e "se vi trovate dalle parti di Bressanone con un pallone da Rugby...", il tutto dando per scontato che non abbiate una ragazza, ovviamente, altrimenti non stareste nemmeno leggendo qui.
Ma si fa prima ad elencare le cose per cui preferireste mezz'ora di partita ad Hemloch in due, ossia: .




1 commento:

  1. boh... sarò forse fuori dal giro dei giochi intelliggenti da un po' però a me Hemlock piace. E le istruzioni le ho capite a sufficienza. Il contributo della parte di dietro di una persona è certamente determinante, ma per passarci mezz'ora coi bambini va benissimo per me.
    inoltre, a differenza della partita con gli all blacks non si finisce in traumatologia....

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