martedì 6 novembre 2012

Lucca Comics & Games 2012 - evitati incidenti "per un pelo"

Silvia Amico
Charme, uno dei momenti in cui ci siamo sentiti inadeguati.
So bene che ai nostri amati lettori, di quanto scriviamo, ne cale il giusto (ossia quanto a noi dei prodotti di Kickstarter), quindi ecco la galleria dei Puzzillati a Lucca Comics & Games 2012. Per le immagini non possiamo non ringraziare "la mano più fotografata di Lucca 2012", quella di Valerio, senza la quale, probabilmente, per i miei modi cortesi e distinti nei confronti del pubblico, ora vi starei scrivendo dalla biblioteca di un istituto di prevenzione criminale.

Conclusasi Lucca 2012, tiriamo le sottrazioni di un'edizione che si è certamente contraddistinta, come hanno sottolineato il presidente della manifestazione, il sindaco e il presidente della regione, per la scarsità di episodi di violenza nonostante la folla oceanica.
Ora, magari i restanti eventi Lucchesi saranno sul tenore de "La fiera dell'ultrà, tutto per la guerriglia urbana", "Sovversione per grandi e piccini" o "Lei, lui e l'attentato", ma gli unici crimini che è possibile immaginare durante Lucca Comics & Games hanno a che fare con il cosplay o con la presentazione di certi giochi.
Fondamentale anche la notizia data in diretta durante la serata di gala secondo la quale solo dieci bambini sono stati smarriti nei primi due giorni di manifestazione, purtroppo tutti ritrovati. Non è stato fatto il conteggio invece degli adulti smarriti, persi in padiglioni a ore di distanza dal cuore dell'evento, ormai sovraccaricato di un apparato circolatorio fatto di banchetti e tendoni sparsi in ogni buco della città.



Emanuele Vietina, ci piace ricordarlo così...
In realtà comprendiamo benissimo le preoccupazioni di organizzatori e autorità, essendo come loro conoscenza del teorema per il quale la somma delle intelligenze rimane costante a fronte delle variazioni di quantità del pubblico (grazie alle lezioni di Zerloon). Essendo giunti attorno alle 180000 presenze (secondo stime di stimate fonti locali), il problema comincia a farsi evidente: alcuni si abbeveravano dalle pozzanghere, altri seguivano file che portavano ad un cazzetto disegnato sul muro, altri ancora fotografavano tavolini complimentandosi per il costume, a qualcuno hanno sparato un colpo in testa, ma pare non sia rientrato nelle statistiche degli incidenti per la teoria del "niente danno, niente fallo".

Per ciò che riguarda il padiglione Games, nostro habitat nonché nostro secondo interesse fieristico, la situazione è stata di poco migliore, se alcuni dei maggiori espositori hanno iniziato a rendersi conto che durante una fiera un festival di questa portata un minimo di allestimento sensazionalistico può avere effetto sul pubblico, tanti altri continuano a vivere l'evento alla stregua di un banchetto abusivo di orecchini alla sagra della salsiccia. Il risultato è che nel capannone nella tensostruttura a farla da padrone sono stati Il Torno di Spade e Assasin's Creed, e nessuno dei due in versione "gioco da tavolo".
In somma, con i nostri amati (quanto il pane raffermo) attualmente più che all'evento sensazionale, siamo prossimi all'evento che fa senso. 

Assassino: "E sti cazzi?"
Come abbiamo già detto però, Lucca 2012 eredita qualche colore da Essen, un paio di spunti per fingere che qualcosa sia cambiato nel panorama del game design. Ovviamente una menzogna ma, per la fiera il festival, animato dalla popolazione del teorema di cui sopra, va bene di tutto, purché presentato a dovere. Così ecco che ognuno ci mette del proprio: Red Glove tiene nascosto il miglior gioco di carte, Giochix presenta un regolamento invece che miniature (non esattamente la parte migliore), Asterion riesuma Goa, Cranio simula Facebook e persino daVinci, per l'occasione, porta un nuovo Bang!. 
Alla fine dei conti le mazzate di Ugg-tect che si scambiavano i giocatori allo stand Giochi Unti per dimenticare di aver provato Allegri Pirati, potrebbero essere stata la parte più onorevole.

A proposito di giochi non possiamo che ripassare il pensiero sul premio Best of Show come si ripasserebbe della cicoria in padella: per cambiarne odore, sapore e aspetto. Dopo il divertente siparietto in cui la giuria promette piena libertà d'espressione premiando "sottobanco" con un "meglio tardi che mai" il Goa del 2004 importato da Asterion (fatto salvo poi mettere in nomination per il miglior gioco per famiglie Pinguin Pescatore del 2003, importato da Giochi Unti), i premi sono stati assegnati alla solita maniera, con la solita confusione di senso e la solita inutilità di fatto.
Miglior Cosplay
Qui mi è stato sottratto del lavoro, ebbene invertiamoci un attimo, facciamo i seri:
Come per l'evento stesso, quello che manca in maniera consistente è il punto di vista dalla parte dell'avventore. Un premio assegnato a metà festival (ma sì via, fingiamo che lo sia), durante una cerimonia tra addetti ai lavori, e il cui riconoscimento non è indicativo di alcuna caratteristica particolare (a meno che "di carte" non sia determinante), ha il medesimo valore di una pacca sulla spalla, data per giunta a seguito di notevoli considerazioni politico-organizzative. Un premio che fa gridare "e sti cazzi?" agli esperti e che farebbe altrettanto con il pubblico, se solo ne venisse a sapere qualcosa.
L'effetto di un premio assegnato ad un gioco presente in un evento di questa portata, che vede entrare persone che probabilmente hanno avuto come ultima esperienza ludica un sasso in un occhio, dovrebbe essere esattamente "questo". I modi ci sono e, a differenza di quanto potrei determinare io, non servono per forza chili e chili di marmoree tette.

Tra l'altro è stato assegnato il PLDA, una malattia più che un premio, che pare sia sulla strada giusta per essere debellata, vinto dal sindaco di Udine Furio Honsell, matematico, professore, scrittore, giocatore e probabile futuro Papa (o anticristo, a seconda delle divisioni interne). Ovviamente il superman della ludomatica civile e politica non ha potuto ritirare l'importante premio di persona, ma sicuramente, come da tradizione, si occuperà di presiedere la giuria per il prossimo anno.
Macaluso lavorato
Dunque, se abbiamo interpretato bene, oltre al BoS e al gioco inedito, dall'anno prossimo ci sarà una "rivoluzione" anche per il PLDA, magari iniziando da un acronimo meno ospedaliero.

Si sono dichiarati più o meno soddisfatti tutti i partecipanti, un po' come chiedere a Bugs Bunny come sia andata la stagione di caccia, m aognuno, nella solitudine delle proprie tasche e davanti al proprio specchio, saprà la verità.
A proposito di caccia invece, mera quella al Macaluso, ridotta ad una mattanza monopreda che ha visto però una ancora crescente affluenza, quasi sia il metro stesso di Lucca Games, questo, e i Sebach.


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