Sì, era necessario. |
[Il Puzzillo]
Scandalo nel mondo dei giochi.
Proprio nell'anno in cui Andrea Angiolino e Spartaco Albertarelli si esprimono nella conferenza sul diritto d'autore, una delle meccaniche più care all'Angelo nazionale viene barbaramente rapita da uno dei sedicenti maestri del gioco da tavolo internazionale Martin Wallace.
Ne Lo Hobbit gioco di carte infatti troviamo un particolare e riconoscibile meccanismo per il quale il primo giocatore cala una carta di un certo colore e valore, e i giocatori dopo di lui sono costretti a calare carte del medesimo colore se nelle proprie possibilità; una volta che ogni giocatore abbia calato la propria carta, il valore più alto tra le carte del colore giocato per primo prende tutte le carte giocate. Questo a meno che non sia stata giocata una carta di un colore speciale che ha sempre la precedenza su gli altri colori...
Vi ricorda qualcosa?
State pensando anche voi a Warangel Card Game?
Il trucco usato da Wallace per mascherare il furto di proprietà intellettuale è semplice, le carte prese, invece di essere considerate punti, devono essere assegnate ai giocatori secondo le modalità indicate sulla propria carta personaggio, così le carte con un piccolissimo segnetto nero sullo sfondo grigio piatto della grafica indicano ferite per i personaggi buoni o cure per i cattivi, stesso al contrario quelle con il segnettino bianco, mentre quelle con un segnetto marrone offriranno una carta da pescare in più al prossimo turno, ammesso che ci sia.
Furbo eh? Ma a noi non la fa, anche perché una tecnica di depistaggio simile era già stata usata ne I Pilastri della Terra gioco di carte.
La vera impronta originale di Wallace si riconosce nell'impianto grafico imbarazzante, anche intestinalmente.
Alla fine il bene vince se il male muore, il bene perde se il bene muore, il male guarda vincere o perdere, per stare nell'ambientazione.
Vorremmo dire che Lo Hobbit gioco di carte sembri uno dei prodotti più indegni con il quale il gioco da tavolo abbia mai visto deturparsi l'anima e il volto, ma non vorremmo offendere qualcuno (altro, che può certamente meritare parimenti tale definizione).
Scusa, ma la dinamica che hai postato puzza molto di...Marafone, il Gioco di Carte non Collezionabile Nazionale Romagnolo (chiamato anche Beccaccino, o Marafon-Beccaccino...ed il nome è tutto...).
RispondiEliminaMi sento anche scippato di un'idea (vincente...) dato che avrei tanto voluto pubblicare un gioco di carte con questa dinamica, soprattutto dopo aver scoperto che il tedesco 'Wizard' della Amigo Spiel altro non è che...Bestia....
Ma quale Warangel! Questa è la meccanica principale di Elemental Wars!!
RispondiElimina@Lupigi: ma come Elemental Wars?!? Quindi Wallace ha copiato per L'Hobbit Elemental Wars, Porazzi ha copiato per Warangel card Elemental Wars....OMIODDIO! Allora Wallace è Porazzi!
RispondiEliminaQuindi Wallace è stato il primo ad essere distribuito da HASBRO!
..ed io pensavo che fosse tutta colpa del Coccodentista, il primo gioco ad essere distribuito in Autoproduzione...
Qualunque quesito relativo a Wallace non può prescindere dal prendere in considerazione anche Gromit.
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