lunedì 3 settembre 2012

Libertalia - Libera nos a malo, soprattutto malo.

Modella: Giada Robin Pancaccini
Fotografo: Ivano Fusetti
Titolo: Libertalia
Anno: 2012
Autore: Paolo Mori
Editore: Asterion Press (ita)
Tipo: di carte
Genere: 'na robba
Tema: a caso, pirati
Meccanica: asta al buio, bluff, azzardo, memoria
Giocatori: 2-6
Durata: 40'/75'
Difficoltà: 2/5
Dipendenza dalla lingua: un bel po' di testo, anche se non sempre è d'aiuto.
Illustratori: Ben Carre, Stéphane Gantiez
Gallery

[scritto da il Puzzillo]


Ecco finalmente il gioco italiano che, a seguire l'entusiasmo degli addetti ai lavori, rivoluzionerà ed esploderà nel mercato.
In effetti le premesse ci sono tutte: giochino di carte, meccaniche stranote, numero di giocatori gonfiato di almeno un paio, ambientazione casuale,  etc etc... 
'sta volta si vola alti.

Libertalia venderà, ha una bella scatola, grafiche lodevoli, durata dichiarata ridotta ed è abbastanza semplice capire che si tratti di una cosa semplice. Dato il target, sarebbe potuta essere una cosa più semplice, ma vabbe', tanto ormai l'hanno comprato per la scatola.
Noi lo compriamo, al doppio del prezzo, cercando di raggiungere la quota per la quale il buon Paolo Mori smetta di fare game design e possa finalmente dedicarsi alla consulenza a tempo pieno: i suoi "fa cagare" di sostegno agli autori emergenti sono una delle cose migliori che il mondo ludico italiano abbia avuto negli ultimi dieci anni, soprattutto migliore dei suoi giochi.

Board Game Geek presenta Libertalia come un gioco di Simultaneous Action Selection e Variable Palayer Powers. Una roba veloce e fichissima. Lo comprerei solo per questo, se non l'avessi già comprato per la copertina o per i suddetti motivi.
Quello che BGG non dice è che le meccaniche, ossia quello che il giocatore deve fare per interagire con il gioco, sono in realtà Bluff e Memoria.
Un pochino meno fico.
Ma le illustrazioni sono molto belle!

Molti l'avranno pensato, noi ne abbiamo già parlato, certamente "Libertalia" suona più come la restaurazione di qualche nostalgico partito politico che come un gioco nuovo, ma ragionando su scala internazionale, ehi, è una parola sola e dal suono bizzarro! In fondo hanno avuto successo Agricola, Dominion, Grimoire...
Già Grimoire.
Be', ora, che ci siano somiglianze tra due giochi è tutt'altro che improbabile, ma quando un prodotto è migliore di un simile precedente non stiamo certo lì a formalizzarci sull'originalità.
Ruse and Bruise è forse un esempio ancor più calzante, e forse anche più divertente, ma diamine, qui si sta rivoluzionando il mercato e trattando probabilmente del prossimo vincitore di premi e riconoscimenti nella stagione ludica, quindi basta guardarsi alle spalle (sebbene, da giocatore, non smetterei di guardarmi le spalle).

La scatola è abbastanza grande da contenere una dozzina di copie del gioco ma, come per 7 Wonders, una grande illustrazione non ci sarebbe stata su di una scatoletta da Bang!. All'interno quindi carte, una plancia centrale per ordinare le carte giocate e il bottino, una plancetta di carta per ciascun giocatore, una plancia segna punti, monetine in cartone e tasselli bottino. Perfetto.
A parte, ecco, giusto la plancia centrale che non riesce a contenere i tasselli bottino per sei giocatori, le plancette dei giocatori dall'utilità proporzionale solo allo spessore e una plancia segnapunti ingiustificatamente enorme e di discutibile aspetto (discussione tra le posizioni "inquietante" e "malnato").

Ora che ne abbiamo lodato la parte migliore possiamo passare ad esaminare le minute imperfezioni del gioco.

Il setup, gradevole e immediato come un mutuo, intrattiene i giocatori per quella che potrebbe essere la durata di una partita ad un gioco del genere.
Per iniziare a giocare sul serio bisogna che un giocatore peschi dal proprio mazzo nove personaggi a caso, che saranno gli nove personaggi a disposizione di ciascun giocatore per quella manche.
Ciascuno quindi sceglie segrtamente il personaggio che vorrà giocare in quel turno per ottenere una parte del bottino, una volta scelti i personaggi si svelano e si ordinano sulla plancia centrale in ordine di rango (valore numerico). Ora, da buon gioco per il grande pubblico, la sua semplice complessità prevede che ogni personaggio possa avere effetto: all'inizio del round, durante la distribuzione dei tesori, alla fine del round, alla fine della manche, durante ogni round o una combinazione di questi.
Ma non spaventatevi, poiché per facilitare lo sviluppo degli effetti, i primi vengono ordinati per valore inverso a quanto necessario invece per raccogliere il bottino.
Adesso che avete chiara la situazione vorrete sapere cosa potrà portarvi il bottino, giusto. Be' ovviamente punti, direttamente o per collezione di set, oppure malus in punti o la morte del personaggio (per mano di un ufficiale catturato, ma dell'ambientazione parleremo più avanti), oppure ancora, in fine, la possibilità di eliminare un personaggio di un vicino di posto sopravvissuto ad un round precedente.
E se quest'ultimo bottino si presentasse al primo turno, in cui nessuno abbia personaggi precedentemente giocati?
- Ciccia. Specifica l'editor del gioco.

E nella malaugurata ipotesi che, avendo tutti le stesse carte in mano, giochiamo tutti la stessa carta?
Non siamo qui per fare F.A.Q., ma se proprio insistete (lo so, non state insistendo, ma me la sono beccata io, così ve la beccate voi) sappiate che tale opportunità, avendo tutti in mano le stesse carte, è tutt'altro che inconsueta, soprattutto nel momento in cui l'effetto di un personaggio sia qualcosa tipo "se lo giochi al primo round guadagni otto punti". Per risolvere le situazioni di parità dunque Paolo ha inserto un valore d'iniziativa che regola la precedenza tra i personaggi di pari rango (valore), ed è un valore fissato in base al colore della carta, ossia al giocatore. Così la serva del giocatore blu varrà sempre più della serva del giocatore giallo, e così per ciascun personaggio.
Qualcuno voleva farmelo passare per un giochetto veloce, e sebbene più di una volta le scelte sembrino apparire obbligate, un minimo di previsione sulle carte che verranno giocate e sullo sviluppo degli effetti aiuta senza dubbio nella vittoria. Pertanto ricapitoliamo: dovete scegliere una carta in base al bottino in palio, in base agli effetti e in base allo stesso ragionamento fatto dagli altri giocatori, possibilmente memorizzando i valori d'iniziativa per il confronto diretto tra carte del medesimo rango.
Praticamente lo stesso sforzo necessario per Caylus e Twilight Imperium, ma per giocare una serva.
A prova del livello raggiunto in tal senso c'è il grandissimo colpo di classe di quel po' d'interazione diretta in grado di evocare il famigerato "king making", mettendo talvolta i giocatori nella posizione di dover colpire qualcuno a vantaggio di "terzi".

Come se non bastassero i sei round di una manche, la partita si ripete tre volte, accumulando il punteggio e ricostituendo il setup iniziale, comprese le dotazioni di ciascun giocatore e la lettura del regolamento, ma solo dopo aver azzerato la situazione, eccezion fatta appunto per i punti ottenuti e per un paio di carte avanzate che vanno a completare la mano con le nuove sei.
In gergo tecnico: "agonia".

Però.
Però state facendo un tuffo a pie' pari nel mondo qualsiasi piratesco. Un mondo in cui una serva è di rango superiore al taverniere, come un ammutinato di un reclutatore. C'è da riconoscere lo sforzo d'inventare trenta personaggi a tema applicando a ciascuno effetti poco credibili, ma se come scritto nel nostro dizionario "tema a caso" è effettivamente un difetto, tanto sforzo ha generato giusto il rumore adeguato al prodotto.
Prot.

Come accennato il gioco è dichiarato per 2-6, con una stiracchiata tanto in voga nelle palestre d'editoria ludica degli ultimi anni. In sei l'incidenza delle medesime carte giocate è quasi imbarazzante e la partita è controllabile come una pulce idrofoba, senza contare che la contemporaneità della scelta non è affatto un calmiere per la durata, spesso anzi si vedono giocatori bivaccare attorno al mazzo, risultando la cosa più attinente al tema piratesco dell'intero tavolo.
In due le probabilità che accada qualcosa di sconvolgente, o anche semplicemente divertente, sono le stesse di vedervi arrivare Libertalia a casa sotto un braccio di Jessica Alba che propone una partitina... "dopo". Però, proprio come nello stesso caso di tale fantasia, la durata si riduce notevolmente il che, per i giochi di cui trattiamo qui, è sempre un pregio.
Sulle partite a 3 e a 5 ci sono pareri diversi che coincidono solo nel punto in cui a qualcuno non sta bene l'una o l'altra quantità, vuoi perché tutti i giocatori sono "vicini" tra loro in un caso, vuoi perché sono comunque troppi nell'altro, quasi sempre i giochi sono pensati come uno scambio di coppia: una cosa per quattro alla quale, se diversamente assortiti, eventualmente ci si adatta se si ha tanta voglia o poche alternative.

Libertalia è uno di quei giochi che devi provare almeno 5 o 6 volte prima di realizzare di averlo giocato 4 o 5  volte di troppo; ma a cinque o sei partite ciascuno, come dicono gli esperti (che non siamo noi), avrà fatto il botto.

Ancora un ringraziamento all'audace Giada e al suo fotografo Ivano Fusetti, forse il vero motivo per cui abbiamo cercato un gioco a tema pirati da recensire.

118 commenti:

  1. Già, il gioco è anche divertente, ma non amo affatto la gestione dell'iniziativa ed il potere di alcune carte (diciamo tutte quelle che ti permettono di togliere punti ad un solo giocatore).

    Giocandolo in 5 avevo fatto i conti di quanti punti ero riuscito a perdere in un singolo round per non aver previsto esattamente tutte le carte giocate dagli altri. Pietosamente, è un numero che non ricordo più, ma era piuttosto alto.

    Stando alla recensione, però, altre due-tre volte posso ancora giocarlo :D

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  2. Dai, non è andata neanche malissimo! :)

    (...e un ringraziamento a Giada anche da Asterion ;) )

    Massimo Bianchini
    Asterion Press s.r.l.

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    1. Non è andata malissimo? E che dovevo fare, andare a prendere Paolo sotto casa?

      Dai, andrà bene, quella scatola profumava di ottimismo come nemmeno Tonino Guerra!

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  3. Ma nella prossima edizione si può avere Giada in copertina invece di Barbossa? Sai che picco di vendite poi?

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  4. SLUUUUUUUUUUUUUUUUURRRRRRPPPPPPP !!!


    ,,, ,,,,
    ..ooo*"""**ooooo .oo*""*ooo..
    . oo*" "*o.oo*" "*o.
    . o" 'o" "o
    o o *o
    .o o 'o
    o o o.
    o o o
    o \o/ o
    o --0-- o
    o. /o\ .o
    "o o o
    oo o oo
    oo. oo oo
    'ooo. .oo. ooo
    "o ""oo,, ,,oO-'Oo, ,,,,,,..oo"o
    o. """""" oo """"" .o
    'o oo o'
    *o oo o
    'o o o
    o o o
    o o o
    o o o
    o o o
    o o o
    o o o

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  5. Ammappate...quindi per una volta recensite un gioco dopo averlo giocato più di una volta? Naaaaaaa!

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  6. Io l'ho provato un paio di volte sole, la seconda solo per dire 'non può fare così schifo'.
    Non capisco a chi dovrebbe piacere, troppo lungo per essere leggero, troppo a cazzo per essere anche solo vagamente strategico.

    Paolo Mori su Facebook scrive: "L'unica cosa più attesa di Libertalia era la recensione del Il Puzzillo di Libertalia. Tra le tante consuete menzogne, una grande verità: il vostro prototipo fa ca*are."

    Mi piacerebbe che Paolo Mori mi indicasse una per una le "falsità".

    Il gioco è una brodaglia inconsistente e ripetitiva, col tema appiccicato sopra, allungato tramite un sistema di tripla manche che ha la stessa eleganza stilistica di un nano da giardino scolpito nella merda.
    Non ci sono due cose che funzionano allo stesso modo, in ordine, in ordine inverso, di giorno e al tramonto, sulla sentina o nel cesso di bordo, tutto un giocare carte uguali per tutti al fine di prendere punti in mezzo al tavolo: è come giocare a scopone scientifico in braille, scervellarsi a ricordarsi chi ha giocato cosa per poi finire comunque in balia di catene di combinazioni casuali.

    Che sia un gioco furbo e con una grafica davvero ricca siamo tutti d'accordo, che sia 'bello da giocarsi' anche no. Vedremo fra qualche mese quanti se ne ricorderanno.

    (leccologo, che cazzo hai disegnato, il tuo buco di culo? bel diametro)

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    1. In effetti la rece del Puzzillo è stata fin troppo "morbida", ci sta.
      ;)
      Max

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    2. Beh, per farsi notare avrebbe dovuto fare un gioco spala-merda sugli altri. Ma mi sa che sarebbe un tema abusato.Comunque in effetti due partite sono più che sufficienti per valutarlo. Anche per valutare Twilight Imperium. Chapeau!

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    3. Sì ho messo un bucio di culo e l'idea era di mettere anche voi che lo leccavate...

      Accontentatevi della versione per diversamente abili

      http://www.geocities.ws/Colosseum/Midfield/8696/asscii.gif

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  7. mi sono innamorato...............................ma nn del gioco

    @_@

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  8. @BlackPawn - non prendertela, ho scritto così per dare risalto alla grande verità, più che alle consuete menzogne. Preferisci "consuete esagerazioni"? Ok, andata. Ma non cercare di farmi passare per permaloso su ste cose che è troppo anche per te

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    1. Non è colpa mia se pensi che "esagerazione" e "menzogna" siano sinonimi, e mi rendo conto che ci siano casi in cui il confine è labile, ('Paolo Mori conosce l'italiano', esagerazione o menzogna?).
      Ma le due parole vogliono dire due cose diverse. Quindi no, non è 'andata'.

      Hai voluto rispondere per le rime con una puntina di incazzo, ma 'non volevo dire elefante, volevo dire biliardo' è un po' una replica idiota.

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  9. Sinceramente, volevo solo condividere una recensione che mi ha fatto sorridere, e per niente incazzare. Scusami se ritieni che ho gettato discredito sul vostro sito: purtroppo il vostro "stile" spesso fa sì che non si colgano nemmeno i difetti che pure siete bravi a cogliere ed enfatizzare, anche in questo gioco. Ma difficilmente mi vedrai difendere a spada tratta un mio gioco, a maggior ragione in questo posto. Se invece vuoi discutere di aspetti di sviluppo, produzione o marketing altrove (per quanto è di mia competenza o conoscenza), io sono rintracciabile piuttosto facilmente.

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    1. E allora mettiamoci pure a rispondere seriamente al Black Pawn, come se non bastasse aver fatto Borneo.
      Quante ne vogliamo inanellare?

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    2. Potrei far peggio, potrei rispondere al puzzil.. ouch!

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    3. Però dai, non puoi dire che non ti rode il culo, dopo questo rant offesino...
      Non ti hanno insegnato, a scuola, a non dare da mangiare al troll?

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  10. Rosik Rosik Rosik...

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  11. Io ho giocato due partite a questo gioco .
    Mi sembra un giochino carino ,da farci un paio di partite all'anno , ma da li' a giudicarlo un giocone ne tantomeno a giustificare l hipe che ne ha anticipato la distribuzione ce ne vuole ..
    Ma del resto se lo spiel de jares l ha vinto quella cagata fotonica di Kingdom Builder , anche Paolo Mori ha buone speranze di vincere qualche premio !!

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    1. Le mosse di micro marketing, e lo dico senza sapere cosa stia dicendo, sono state evidentemente azzeccate, il che non è affatto un male. Certo se il prodotto non avesse deluso le aspettative così create sarebbe stato meglio, ma noi siamo pretenziosi, il mercato ha dimostrato invece di esserlo molto meno (Kingdom Builder).
      Quindi tutti gli auguri possibili per Paolo, tanto al momento, non è che la concorrenza sia feroce, e sicuramente non risuonano le grida di battaglia sul terreno della qualità!

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  12. Quindi: "Libertalia è un giochino carino, da farci un paio di partite all'anno, ma da li' a giudicarlo un giocone né tantomeno a giustificare l'hipe che ne ha anticipato la distribuzione ce ne vuole... ma del resto se lo spiel de jahres l'ha vinto quella cagata fotonica di Kingdom Builder, anche Paolo Mori ha buone speranze di vincere qualche premio".

    Dovresti fare il recensore.
    Meglio di tutto quello che ho letto su Libertalia finora, compresa la categorizzazione in "giochino carino" (al posto tipo di "capolavoro").

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  13. Quadra. Gente superficiale che giudica superficiali i giochi dopo due superficiali partitine. Glorioso.

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    1. Il tema della superficialità ricorre nei commenti anonimi, è il caso quindi di approfondire.

      Come si è già scritto, e in particolar modo ne ha trattato il Black Pawn nell'occasione della sfida di Puerto Rico, i giochi che passano più facilmente sui nostri tavoli, e quindi quelli che più probabilmente recensiamo, non hanno una profondità tale da giustificare tediose disamine strategiche, le loro variabili sono limitate e certamente molto limitati sono gli effetti di tali variabili.
      Questo discorso vale a maggior ragione se consideriamo i livelli di profondità del gioco, gli strati, pochissimi ne posseggono uno sotto le meccaniche principali.

      Libertalia ad esempio potrebbe, da un esperto, essere esaminato già solo dal regolamento. Al di là delle combinazioni con cui escono le carte, il gioco non offre possibilità di sconvolgerlo. Non è un gioco profondo, non richiede un pubblico profondo.

      Se in questo si trova superficialità non è un difetto, ma un dato di fatto.

      Spero che quanto scritto possa risolvere il dubbio riguardo la superficialità dei giudizi.

      Per quanto riguarda il giudizio delle persone, come abbiamo già scritto proprio nelle ultime ore ad un "anonimo dal tuo stesso stile", non è gradito, siano esse autori, recensori o lettori.

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  14. Sarà. Io però non conosco un solo esperto che si permetterebbe di giudicare un gioco in modo tranciante dopo una partita. Figuriamoci dopo la sola lettura di un regolamento. La blasonata ILSA, giusto per fare nomi e cognomi, di cui io non faccio certo parte suddivide gli articoli in recensioni e "prime impressioni".
    Attendo con ansia l' elenco degli "espertoni" in grado di fornire giudizi definitivi alla sola lettura del regolamento.

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    1. Non sarà, è.

      So che la pazienza del lettore medio, la mia per prima, è molto limitata rispetto alle numerose offerte della rete, ma avendone abbastanza da leggere le pagine di riferimento, si trovano le risposte a quasi tutti i quesiti.

      Leggendo la pagina "recensioni" si trovano recensioni e prime impressioni, queste ultime distinguibili per la dicitura allegata.

      Una recensione è una recensione, "giudizi definitivi" è un dicitura tendenziosa che sottointende malizia ma significa null'altro.
      Se si fa riferimento invece agli esperti in grado di esaminare un gioco semplice dalla sola lettura del regolamento, puoi pescare liberamente tra gli autori, tanto per dirne alcuni. Il fatto che ne siano in grado poi esula completamente dal fatto che lo esprimano pubblicamente o ne scrivano.

      D'altra parte, almeno nel territorio nazionale, nessuno alza le stesse obiezioni quando di un gioco appena uscito si scriva un gran bene. Questo, ancora una volta, propone grandi riserve riguardo l'obiettività dei commenti e delle recensioni "serie".

      Noi, d'altra parte, come è possibile leggere snella pagina "chi siamo" e nelle pagina "f.u.c.k.", scriviamo trascurando i pregi ed esaltando i difetti, in modo ironico.
      Dobbiamo, scrivendo, dare questo concetto per assunto da parte del lettore ed ancor più del commentatore.

      La blasonata, dai suoi numerosissimi lettori, sostenitori ed estimatori, ILSA ha facoltà di scrivere quel che vuole e dividere liberamente i propri contenuti. A ILSA, così blasonata e degna di tanta credenziale, si posso obiettare eventuali sbilanciamenti nel giudizio recensivo. Al Puzzillo - recensioni fuorilegge, obiettare l'eccessiva verve nell'enunciazione dei difetti dei giochi è come obiettare i troppi denti dello squalo.

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    2. PS che ha scritto ILSA riguardo Libertalia?

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  15. Non che abbiano bisognodi difensori... ma stai leggendo un blog che si Chiama il "Puzzillo - recensioni fuorilegge", se ti aspetti la correttezza che trovi su ILSA (che neanche si riesche a pronunciare e di cui l'acronimo fa più cagare del suo significato esteso) allora leggi solo ILSA. Io seguo entrambi ;-)
    E se proprio devo dirlo, io che non sono un espertone blasonato riesco a volte a dire che un gioco fa cagare guardando solo la preview video ;-)

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  16. Chiunque dice "fa cagare" anche solo dalla copertina. Un altro conto però è farlo pubblicamente cercando di spacciarsi come informati. Io un espertone che si sbilanci così non lo conosco. Se riesci a farmi un elenco...ascolto volentieri.
    Il punto è che IlPuzzillo si presenta come satira, ma ci mescola della (presunta?) sapienza. Poi io posso anche leggermi dell' altro eh?

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    1. Troviamo che la presunzione stia nell'affermare che chiunque non la pensi come noi non ne capisca affatto, sia saccente e presuntuoso.

      Ci sono criteri oggettivi, e quelli sono il terreno comune su cui costruire un dialogo, e poi ci sono le opinioni, che il dialogo lo costituiscono.
      Così dovrebbe essere.

      Sottolineo poi ancora una volta che questo è un blog e non un forum, il che cambia decisamente l'approccio alla lettura degli articoli.

      E' ovvio che per scrivere di giochi, al di là della satira, ci siano una minimo di conoscenza ed esperienza. Non è nostro interesse però mettere a confronto queste con quelle di un anonimo, non per presunzione, quanto per opportunità: non è questo il luogo né il modo confrontare ed eventualmente rivede o sviluppare l'argomento.

      Per fare ciò ci confrontiamo più spesso con autori, editori, sviluppatori, etc, ed è tutt'altro che scrivere battute riguardo i difetti dei giochi che, invece, è quello che facciamo qui.

      Ancora una volta, non apprezziamo gli attacchi personali, quindi no, non ci "spacciamo per informati", lo siamo, e usiamo tali informazioni (che sono qualcosa di più che i commenti degli utenti su BGG) così come è possibile leggere qui.

      Riguardo gli esperti abbiamo già risposto poco sopra. Ammeso, come si dice di seguito, che non basti l'esperienza di acquirente e giocatore per capire quale titoli evitare e quali approfondire.

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    2. Francamente non basta dire di essere informati per diventarlo. Fare due partite ad un gioco non lo trovo equiparabile ad "essere informati". Sarà strano ma ci vuole ben poco per conoscere degli autori di giochi e, bizzarro a dirsi e a credersi, non siete i soli. Orbene se davvero fosse possibile valutare un gioco dalla sola base del regolamento a ben poco servirebbero montagne di ore di playtesting, ma vabbè...io gli autori non li conosco tutti. Però sarei lieto di sapere quali di questi volesse sputt... ehm sbilanciarsi pubblicamente affermando di essere in grado di valutare "pienamente" (visto che ci diamo alla grammar nazi) un gioco dalla sola lettura del regolamento.

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    3. Puoi centrare il punto del discorso?

      Non è mia intenzione trasformare il blog in un forum sulle nostra cultura in campo ludico, ma giacché sei anonimo, per rispetto nei confronti della fierezza che nutri nei confronti delle tue stesse affermazioni, mi prendo la premura di cercare di comprendere per poter rispondere in maniera soddisfacente.

      Siamo informati, proviamo i giochi e li recensiamo ironicamente trascurando i pregi ed esaltando i difetti. Questo punto sembra davvero essere sfuggito, leggendo le tue affermazioni.
      Francamente, non basta dire che siamo in torto per avere ragione.

      Quello che tu trovi "equiparabile ad essere informati" non ha né senso nella discussione, né valore. Non c'è una cosa che sia "equiparabile ad essere informati", c'è essere informati.
      C'è la cultura, la conoscenza, l'esperienza, e poi c'è l'intelligenza, quella cioè che permettere di applicare le conoscenze. In questo caso alla recensione di un gioco.
      Qual'è il senso di questa affermazione?

      Ancora, direi che è abbastanza ovvio per chiunque che non siamo gli unici a conoscere gli autori di giochi, non sono eremiti. E ancora non è possibile afferrare il punto del tuo discorso

      Mi chiedi a che servono ore di playtesting. Servono s scriverlo, il regolamento, non a capirlo.
      Il playtesting è un'attività degli sviluppatore e dei playtester, appunto, che si fa in fase di sviluppo di un gioco, non viene fatto dai recensori per recensire, né dagli esperti per capire come sia un nuovo gioco.
      Sapere questo è già alla base dell'essere informati, dovresti provare, prima di scrivere, ad esempio.

      E ancora, ripeto, come non l'avessi fatto abbastanza fin'ora, ma forse era un altro anonimo, il fatto che una persona esperta di giochi e dotata di una certa intelligenza sia in grado di fare una valutazione di un gioco semplice non ha nulla a che vedere con l'esprimerlo pubblicamente, soprattutto non ha nulla a che vedere con un anonimo che per primo avrebbe tutto da dimostrare nelle sue affermazioni inconsistenti e tendenziose.

      Ora, se vuoi e sei in grado di centrare il punto delle tue parole con un concetto comprensibile, possibilmente fondato, e a cui sia possibile rispondere civilmente, possiamo soddisfare la tua curiosità, assecondare la tua affermazione o rimanere sul punto.

      Ovviamente se invece che di opinioni si trattasse di offese personali, capirai bene che non sarebbero bene accette. Se invece ancora si trattasse di disquisizioni tecniche, potremmo parlarne in privato, i contatti li trovi nelle pagine che ti sei ostinato a non leggere o a fingere di non aver letto.
      Certo, in quel caso almeno, sarebbe buona educazione che abbandonassi l'anonimato.

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    4. A casa mia il playtesting si fa DOPO avere scritto una bozza del regolamento. Poi si verifica (si prova) sul campo il regolamento. Quindi si modifica il regolamento sulla base del feedback. Il che è ben diverso da quanto sostieni tu. Senza ripararmi in un muro, continuo a sostenere che fare due partite ad un gioco è troppo poco per poterne parlare (bene o male) in una recensione pubblica, perchè si rischiano cantonate clamorose. Poi è un blog potete scrivere quel che vi pare...

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    5. Ti stupiresti di quanti regolamenti vengano redatti oltre le prime fasi di sviluppo.
      Che son le cose che si scoprono seguendo lo sviluppo dei giochi, quelle cose che poi ti fanno essere informato anche senza leggere i commenti su BGG.

      Nessuno sostiene che anonimo si stia riparando dietro un muro. A meno che non consideriamo l'anonimato un muro. Ma sono considerazioni da gente in malafede, e noi non lo siamo.

      Il rischio di sbagliare c'è sempre, è il motivo per il quale è possibile scrivere tra i commenti "non ho trovato i missili così sbilancianti il gioco", e per cui su altri blasonati siti di recensioni Eclipse ha giusto "apparente complessità iniziale", ma per il resto è praticamente perfetto.

      Certo noi si cerca di non sbagliare, e devo dire che dati gli scarsi appigli dei detrattori anonimi in agguato, facciamo un egregio lavoro.

      Questo particolare di Eclipse ha una rilevanza oggettiva, è un argomento che valeva la pena di essere evidenziato, una cosa alla quale superficialmente si sarebbe soprasseduto e che noi, approfondendo, abbiamo dato risalto, poiché questo è quello che facciamo, dichiaratamente (evito di ripetere per l'ennesima volta il concetto, ma leggendo dovresti ritrovarlo facilmente).

      Quanto peso abbia poi questo elemento il gruppo di gioco è decisamente opinione personale.

      Ora, puoi dire che abbiamo opinioni diverse, ma non puoi dire che abbiamo preso una cantonata nell'evidenziare questo particolare.

      O meglio, puoi farlo, ma prenderesti una cantonata.
      Soprattutto se facendolo tentassi di rafforzare il discorso accusandoci più o meno di ogni male letterario e giornalistico, oltre che malafede personale.
      E' una cosa che una brava persona, quale sono convinto tu sia, non farebbe.

      Ma scrivendo accade, non fa niente, l'importante è esserci capiti.

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    6. Non ci siamo capiti, infatti. Quello che intendo dire è che prima si fanno le regole e poi si playtestano (e poi si modificano e si ritestano e via). Questo a meno che gli autori non siano svariati e si faccia brainstorming costruendo un gioco di brand su licenza. Ma allora è brainstorming e non playtesting. Ad ogni modo dopo questa fase segue (ma va?) il playtesting. E questo per collaudare su strada il gioco. Poi uno è libero di prendere le cantonate che vuole. Io le mie e voi le vostre. Sarà un caso che i blasonati recensori professionisti ben si guardano dall' esprimere giudizi o recensioni alla lettura del regolamento o dopo due partite? Ai posteri l'ardua sentenza.

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    7. Intendo diversamente ideare le regole e scrivere un manuale, sono decisamente due fasi diverse.

      Una volta che ci accordiamo sull'italiano, possiamo discutere di quali siano i processi di creazione di un gioco. Ma non qui.

      Ma quali sono i blasonati (e da chi) recensori professionisti di giochi?
      In un mondo in cui già gli autori professionisti sono una rarità, trovare recensori di professione, tanti da fare statistica, per giunta tanti blasonati da fare statistica, sembra (è) improbabile.
      Ecco, qui possiamo parlare di cantonata, per la precisione una cantonata nel tentativo di rafforzare una cantonata.
      Se vuoi semplicemente dire che ci sono persone più accurate di noi che, in quanto tali, sorvolano su gran quantità di difetti dei giochi, puoi farlo, senza inserire falsità del genere.

      Vedi, forzare un argomento inconsistente non crea dialogo, crea diatriba, se continui a insinuare che scriviamo recensioni solo leggendo il regolamento, non stai dialogando costruttivamente, stai calunniando e, se volontariamente, istigando, il che non rappresenta nulla di costruttivo.

      Se invece si tratta di un dubbio, ti ripeto, e pare che non stia facendo altro che ripetere, che no, giochiamo i giochi prima di recensirli, quanto basta per non scrivere falsità.

      Come ha scritto il buon Paolo Mori, esagerazioni, sì, è l'intento dichiarato, ma non falsità.

      Nel blog si trovano diversi articoli che fanno riferimento al modo di recensire che prevale sulla rete italiana, con prove annesse, con tanto di gioco "trova la recessione", così è possibile farsi un'idea dell'attendibilità dei "recensori blasonati" sto leggendo. Ne abbiamo parlato di "quel modo di approfondire", lo stai cercando nel posto sbagliato.

      Inoltre, che il recensore abbia solo ricevuto il gioco in regalo dall'editore, che l'abbia studiato, che abbia partecipato al playtest, che l'abbia solo giocato, non fa alcuna differenza nel momento in cui confronto la recensione con il gioco.

      Nel criticare il critico ci vuole almeno la capacità di distinguere il dato dall'opinione, oltre che conoscere l'argomento e capire la finalità dello scritto che si sta criticando.

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  17. Prima dovrebbero pubblicare un elenco di espertoni :-)
    Comunque ti faccio un esempio pratico: "Elder Sign", il titolo mi attirava molto e volevo comprarlo anche solo per l'ambientazione e i materiali, poi ho visto qualche review e qualche dubbio mi è venuto su vari aspetti del gioco. Poi un mio amico lo ha comprato e si è maledetto per non avermi ascoltato.
    Io non sono un espertone blasonato come ti ho detto, ma gioco da svariati anni e certe meccaniche, ALMENO PER I GIOCHI NON COMPLESSI, mi risultano chiare ad una prima occhiata come penso succeda anche a te.

    Poi il puzzillo può metterci tutta la Presunta che vuole, mica detta legge ;-)

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    1. Ehm...sì. Allora, uno io chiarisco sempre con i miei interlucotori il livello di approfondimento che ho. Da un sito di recensioni (che si dichiara peraltro informato) mi aspetto notizie più fondate e provate che due lette ad un paio di review in giro (che poi è ben altra cosa dall' aver semplicemente letto il regolamento).

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    2. Questa è un'accusa d'infondatezza, e come ogni accusa va dimostrata.

      Capisco che spesso nelle difficoltà del mezzo telematico questo aspetto possa svanire, ma stai facendo esattamente ciò di cui ci accusi, ossia scrivere senza argomentare, accusare senza provare, parlare senza essere informato.

      Normalmente questo tipo di errore ha origine dall'ignoranza o dalla malafede, ma capisco che lunghi dialoghi possano estenuare e ad esprimersi insensatamente nel lungo periodo. Il consiglio è di fare un pausa e riflettere sul punto chiave del concetto alla base della discussione: cosa volevi dirci?
      Prendi il tuo tempo, rispondi con calma e in maniera chiara.

      Siamo qui.

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    3. E' semplice. Non è possibile valutare correttamente un gioco, per quanto semplice, dopo un paio di partite. E la valutazione corretta di un gioco è un elemento a mio avviso necessario per satireggiarlo. Viceversa si appare forzati o finti (stile bagaglino per intenderci). Ma ognuno scrive ciò che vuole e fa del proprio blog quello che gli pare.
      [Breve inciso, io non ho scritto che voi non argomentate, vorrei capire se i toni pacati sono retorica fine al convincimento o una mano tesa al dialogo costruttivo]

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    4. Dialogo costruttivo.

      Affermi che non abbiamo giocato Libertalia abbastanza da poterlo valutare correttamente.

      A parte la falsa dichiarazione dell'averlo giocato due volte, quali sono le parti in cui non lo trovi valutato accuratamente?

      Premesso che, per voce stessa dell'autore, non vi sono falsità.

      Questo

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    5. Scusami, ma qui ci deve essere un grosso problema di comunicazione. Io ho scritto che per valutare un gioco bisogna giocarlo e rigiocarlo ma rispondevo al commento di Indastria e del BP(ora dubito che lo abbiate stragiocato dato che è uscito da molto poco, ma vabbè). Ad ogni modo abbiamo perso svariati post e contropost dove ti sperticavi a ribadire che un gioco "semplice" può addirittura essere valutato dal regolamento (è bianco su nero), più o meno dando l'impressione che sia lo stesso numero di partite che ci avete fatto voi. Ora si scopre che invece ci avete giocato "abbastanza da poterlo valutare" (ma si può sapere quante partite o è un segreto?) . Ma non bastava dire "Ci abbiamo fatto 30 partite e tu quante?". Mah...

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    6. Ti cito "rispondevo al commento di Indastria e del BP" quindi sono cinque ore che non avevi capito di stare parlando con me? E va che l'anonimo sei tu.

      Ti cito ancora, così non abbiamo problemi di comunicazione "un gioco "semplice" può addirittura essere valutato dal regolamento (è bianco su nero), più o meno dando l'impressione che sia lo stesso numero di partite che ci avete fatto voi."
      Dove? In quale esatto momento ho scritto o lasciato intendere che non avessimo provato il gioco?
      E tu dai tanto per scontato una cosa nemmeno lasciata intendere da renderla la base della tua critica?
      Adesso vorrei che ripetessi le accuse di superficialità, te la cavi cambiando solo il bersaglio.

      Ti cito per un'ultima volta perché stai scrivendo un'enormità "Ora si scopre che invece ci avete giocato "abbastanza da poterlo valutare"".
      Non si scopre, è sempre stato così, c'è una recensione, ironica, ma esatta. l'ho anche scritto: "siamo informati", proviamo i giochi abbastanza da valutarli, com'è ovvio che sia, per noi che cerchiamo di fare le cose per bene.
      Evidentemente non è così per i recensori che blasoni, non è così per te.

      Te lo richiedo perché tentando di tornare a miti consigli hai svicolato: se la tua era una critica, in quale punto hai trovato errore nella recensione di Libertalia, qui presente, che staresti "criticando"?

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    7. Svicolare comprende anche non rispondere alla domanda "quante partite ci avete fatto?".

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  18. PS per la cronaca le "accuse di infondatezza" non ci sono. Stavo rispondendo al "caso" proposto dall'altro anonimo.

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    1. Sì.

      Un altro passetto in dietro e andiamo ancor più d'accordo.

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  19. Vi prego...togliete 'sto sfondo nero...nun se po' legge senza farsi andare gli occhi in pappa....
    Anonimo Cecato

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    1. E' in lavorazione la nuova versione, un po' di pazienza.

      Intanto ci sono le foto.

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    2. Ma scusate, ma io per definire un film una minkiata devo vederlo quante volte? Per definire una serie televisiva una porkeria, quante puntate mi devo vedere? Se gioco e mi diverto, rigioco. Se gioco e non mi diverto e anzi, mi rompo... Gioco a qualcosa d'altro. Dove sta scritto che mi devo martoriare gli zebedei per criticare "a ragion veduta" qualcosa... e dai!!!
      E questo si applica a critiche di ristoranti, alberghi, vini, film, fumetti, libri, etc.
      Sono d'accordo con lo sfondo nero. Fa cagare.

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    3. @Minkione l'idea che ogni media sia parimenti criticabile con la stessa esperienza è assurdo. Ma ci sta che un fanboy "minkione" difenda con argomenti di pari livello. Per chiarire un libro o un film esauriscono normalmente la propria offerta alla prima visione/lettura. Un gioco no. Anche un disco viene recensito dopo ben più di un ascolto. Se poi dopo sta andando di moda l'argomentare tanto per farlo e senza cognizione di causa, vabbè...tanto oramai dopo che BlackPawn ha cassato Eclipse alla seconda partita si è visto tutto. Ma si sa i geni possono questo ed altro! :-)

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    4. Perche' tu hai la cognizione di causa? Senti se una cosa fa schifo, non piace o non funziona non devo farmela piacere imponendomela... Un film se mi piace lo vedo anche 50 volte, lo stesso dicasi della lettura di un libro... Tu puoi argomentare e io no? ma fammi il piacere... Chi sei l'unto del signore? Allora guarda che questo non e' il luogo da frequentare... Vai a rintanarti in altri siti...
      A me non me ne frega una pippa di difendere Mr Black Pawn di cui condivido ben poche critiche, inclusa quella su Libertalia che a me, scusatemi, piace e diverte.
      Difendo il diritto di esprimere liberamente una critica senza che nessuno mi venga a dire come lo devo fare e che regole devo seguire... Ah e' fanboy e' tua sorella. Pirla di un Anonimo.

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  20. Divertente che uno/a che si firma con uno pseudonimo rimproveri altri di scrivere o commentare in maniera anonima. Detto questo, quando rispondete seriamente siete di una noia mortale. Più noiosi di quelli che vi commentano. Diversamente siete bravi.

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    1. Firmarsi con uno pseudonimo è già rendersi riconoscibili sul web, se quello pseudonimo è lo stesso che si usa in vari siti o blog. Il mio, ad esempio, è lo stesso in qualsiasi sito, anche sulla tana dei goblins.
      Gli anonimi invece si cagano sotto ad usare lo stesso pseudonimo, sarà per le figure di merda che fanno quando postano qua...
      In ogni caso il Puzzillo firma anche con nome e cognome, basta andare sul sito dei paperi per scoprirlo..

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  21. Ecco arrivato il solito pontificatore de sta cippa...

    P.s.: lo sfondo nero fa consumare e inquinare meno... lasciatelo!!! ;-)

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    1. Ecco si si bravo... pontificami sta cippa, ma almeno quattro o cinque volte... cosi' potrai esprimere un giudizio espresso a ragion veduta...

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    2. Hai sbagliato Anonimo Minkione della gran fava (cippa ormai è un termine inflazionato)...mai pseudonimo fu scelto meglio...

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  22. Premesso che parlo in generale perché Libertalia non l'ho mai giocato, e premesso che non mi aspettavo di poter dire una frase del genere, ma... sono d'accordo col Minkione! :)

    Nello specifico, quando dice:
    "Ma scusate, ma io per definire un film una minkiata devo vederlo quante volte? Per definire una serie televisiva una porkeria, quante puntate mi devo vedere? Se gioco e mi diverto, rigioco. Se gioco e non mi diverto e anzi, mi rompo... Gioco a qualcosa d'altro. Dove sta scritto che mi devo martoriare gli zebedei per criticare "a ragion veduta" qualcosa... e dai!!!"

    ..secondo me ha ragione: un vero "critico ludico", uno che ha giocato molto, letto recensioni, acceso il cervello, secondo me è in grado di capire se un gioco "gira" bene o no anche alla prima partita, soprattutto se il gioco non ha una complessità enorme.
    Alzi la mano chi di voi non inizia a scremare la lista dei giochi da comprare a Essen dalla sola lettura del regolamento, prevedendo inghippi (non voglio dire "difetti") che poi all'atto pratico si rivelano reali.



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  23. Quoto il Minkione anche io!!!!

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  24. Certo, il Minkio*e e Il Silvano hanno perfettamente ragione.
    Se uno ha giocato tanto tanto tanto tanto come ho fatto io (e solo io, mi permetto di aggiungere), allora può anche distribuire voti a caso, purché alti.

    Non è un caso se il mio collega un po' meno famoso nelle sue ultime recensioni ha sparato una mole incommensurabile di 8 a giochi davvero unici.

    Come Pax, il cui unico difetto indicato è giustamente l'essere un po' astratto, mentre si indica l'eccezionale adeguatezza della dimensione della scatola, mica quisquilie, altroché.

    O come Micro Monsters, già Micro Mutants, già X-Bugs, "Immediato e semplice. Divertente e veloce." bravissimo! Io forse non avrei indicato fra i difetti il fatto che è un gioco di destrezza, trattandosi perlopiù di un gioco di destrezza, ma rispetto il fatto che un difetto doveva mettercelo. Certo, suona stranissimo che il collega dica "Gioco puramente di destrezza" e "Fortemente influenzato dalla fortuna", quand'anche i sassi sanno che se è di pura destrezza, è difficile che sia di fortuna. Misteri della ludologia che voi, miseri giocatori dalla vita a termine, non potete arrivare a comprendere.

    Si merita 8 anche The Manhattan Project gioco che però "In 2 giocatori perde molto dell'originalità legata al turno destrutturato", così come fosse antani, ma quando uno è ludologo questo e altro: avrei sinceramente premuto di più sull'eccellente pregio " regole scritte in maniera eccellente con un'eccellente scalabilità da 3 a 5", anche se poi il collega probabilmente confuso dalla rarefazione dell'aria che respira nell'alto dei cieli si fa scappare negli eccellenti difetti che in 5 il gioco ha qualche problema.

    Solo 6 invece per un gioco Lego, a causa delle poche scelte e della grande influenza della fortuna. Un voto secondo me immeritato, io avrei dato 8, anche perché "oche scelte e grande influenza della fortuna" è un tratto comune a tutti i giochi Lego. Forse però il collega aveva qualche motivo per non esporsi troppo...

    Insomma, state discutendo senza sapere.
    Si può giudicare dalla copertina, signorsì, e solo dalle regole, quando uno è un espertone che scrive anche su BGG. Voi invece, che perdete tempo in questo blog di scapestrati invece di leggere le recensioni belle e fatte bene che vanno dall'8 in su, state sbagliando alla grande. Andate a Essen, comprate tutto, flammate dopo.

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    1. Bella l'idea che due torti fanno una ragione. Siccome uno si comporta da cazzone nel recensire positivamente è assolutamente corretto essere cazzoni nel recensire negativamente. Chapeau!

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    2. Continua a sfuggirti la differenza fra il Puzzillo e tutti gli altri siti di recensioni, ossia l'intento: da un lato irridere, dall'altra informare. La cosa strana è che i risultati sono analoghi.

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    3. Alla fine sono entrambe prese in giro. L'uno prende in giro i giochi, gli altri i giocatori.

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  25. @Silvano. Non ci siamo. C'è una bella differenza tra "farsi un' idea" e spararla assolutisticamente in pubblico. Tutti noi operiamo delle scelte, più o meno con cognizione di causa. Quando compriamo un libro o dobbiamo decidere se vedere un film ci basiamo sul trailer, o leggiamo l'incipit, e magari sleggiucchiamo qua e la qualche recensione. Ma questo è quello che facciamo per farci un'idea in previsione di un acquisto. Non ci proponiamo di fornire opinioni e giudizi informati (cosa sostenuta da IlPuzzillo). Un gioco, spiace ribadirlo qui, non esaurisce la propria esperienza alla prima giocata. Persino per un gioco apparentemente banale come "Can't Stop" o "Saxum" le conseguenze non sono immediatamente o facilmente intuibili. E questo a prescindere dal curriculum ludico che uno ha. Anzi, a maggior ragione si dovrebbe capire che un' esperienza ludica non si palesa mai dopo le prime due/tre partite. E questo lo sanno bene sia i giocatori di lungo corso, che chi fa giochi (da qui le montagne di ore e gli svariati gruppi diversificati di playtest). Il che non significa che uno non possa farsi un' idea già dalle prime lette di reviews o dalla lettura dal regolamento o dopo una o due partite. Ben altro scrivere una recensione "informata"...
    Per inciso anche io parlo in generale. Traspare da diverse recensioni che il gioco non è stato approfondito sufficientemente secondo i miei personali parametri. Poi ognuno pensa e scrive ciò che vuole, o da a "informato" la definizione che vuole.

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    1. Da Anonimo ad Anonimo... Te vojo bene.. ma de che stai a parlà????
      "Esperienza ludica che non si palesa subito, le conseguenze non sono intuibili facilmente, il gioco non approfondito sufficientemente...."
      Me stai a di che prima di parlare male di un gioco mi ci devo rompere i co@@@ni sopra svariate volte???? Ma parliamo di giochi o di torture cinesi???

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    2. Parliamo di opinioni informate. ;-)

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    3. Allora definisci "Opinioni Informate" e indica i criteri che tale caratteristica deve rispettare per essere considerata tale.
      Così capiamo quali sono i requisiti e capiamo chi li ha e chi no... :-)

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  26. Io non ho capito il succo dei discorsi. Se non sbaglio il 'trucco' del Puzzillo funziona così: si cerca un gioco con hype ritenuta smodata, si fa un giro in internet e un paio di partite focalizzandosi su difetti più o meno oggettivi, e si cercano figure retoriche volutamente eccessive per raccontarli, ignorando ogni aspetto gradevole. Credo anche che - oddio, poi magari non è il caso di Libertalia - siano in grado di parlare così anche di giochi che in realtà sono piaciuti. Puzzillo.. dico castronerie?
    Chi legge queste recensioni come recensioni esaustive naturalmente prende una cantonata. Così come la prenderebbe chi leggesse una delle vituperate recensioni 'marchettare' su altri blog o community. Per ogni recensione o anteprima che grida al capolavoro, ce ne sarà una del Puzzillo che ci butta sopra una palata di merda. Insomma, più che un blog, è una missione.

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    1. Paolo espone esattamente il mio punto di vista. La critica pone l'accento sulle recensioni "informate" e sul fatto che alla fin fine fa quello che fanno gli entusiasti ma a rovescio. Peccato. Se le critiche e le ironie partissero da basi più concrete sarebbero, a mio parere, più divertenti e meno stiracchiate. Poi ognuno si diverte come può.

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    2. Paolo, grosso modo ci siamo, solo che "il trucco" è il blog.
      La scelta dei giochi ricade semplicemente su quel che ci capita per le mani, che ovviamente più spesso sono i giochi più interessanti, perché a noi i giochi li regalano solo al compleanno, non ad ogni "buona" recensione.
      Con "missione" mi sei piaciuto, in termini leggeri come si deve all'argomento è proprio così.


      Anonimo, in quali punti, esattamente, hai trovato disinformazione?

      Il fatto di fare "quello che fanno gli entusiasti ma al rovescio" non è un "difetto" del blog, è l'intento del blog. Perché rimane così difficile capirlo? Se così non fosse sarebbe un normalissimo blog di recensioni.
      Quali sono, nello specifico, le basi "più concrete" da cui dovrebbero partire le critiche?
      Lo ripeto, qui si è scritto di Libertalia, nemmeno l'autore o l'editore hanno avuto da ridire sui contenuti, eppure continui ad affermare che "non siamo informati", e ti chiedo "di che?" e che non partiamo da basi concrete e ti chiedo "esattamente in quali affermazioni".

      Te lo chiedo per capire di cosa tu stia parlando, che fino a questo momento, a parte l'esempio dei missili di Eclipse (con il quale hai dimostrato che la tua "informazione" corrispondeva a quanto da noi indicato), non hai espresso un concetto concreto al quale rispondere.

      L'idea è che tu abbia confuso i dati oggettivi con le opinioni, ti faccio un esempio così capisci cosa stai dicendo:
      Quanto pesa la presenza dei missili in Eclipse è un'opinione.
      Che i missili in Eclipse siano un elemento incisivo è un dato.

      E ripeto, l'esagerazione degli elementi incisivi è un intento del blog, non un errore.

      Ma soprattutto, non avevi detto che ti saresti ritirato in buon ordine alla luce delle affermazioni errate scritte nei giorni passati? O eri "un altro anonimo" dalle stesse tematiche?
      Lo chiedo perché riproporle pari pari porterà al medesimo esito, magari si evita.
      (o magari si continua e guadagniamo "facili accessi", che poi sei sempre tu, e ci arricchiamo della pubblicità che non c'è).

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    3. Non ci siamo. Qui si cambia troppe volte le carte sul tavolo. A volte si dice di essere informati, a volte no. Si rigirano le frasi e si spacciano per "esagerazioni" delle profonde inesattezze frutto di mancato approfondimento (cfr missili). Ho ribadito più volte che una maggiore conoscenza del prodotto conferirebbe maggiore divertimento nella lettura e che le stiracchiate e posticce esagerazioni frutto di una visione superficiale non mi piacciono (poi mica mi deve piacere o dovete per forza accontentarmi eh?). E ancora ho ribadito più volte che in questo modo vi ponete sullo stesso piano dei recensori superficiali che tanto amate satireggiare. Questo è il punto. Se poi non vi importa e va bene così, amen. Ma va in direzione contraria alle asserzioni iniziali da te fatte come "siamo persone informate".

      Vedo che comunque non c'è margine per la critica. Le risposte sono finalizzate a vincere la pugna polemica e non a comprendere l'interlocutore. Come gà preannunciato me ne vò (anche se in ritardo).

      PS Quando le esagerazioni si allungano troppo diventano iperboli o menzogne. Se l'iperbole è una chiara mossa stilistica, dichiarare che un gioco è bacato perchè ci sono i missili (per esempio) non mi sembra comico. Ma la cosa sconcertante è che tu stesso hai cercato di difendere quella posizione (cfr i commenti al post) in maniera seria mentre solo adesso dai una chiave di lettura "esageratoria"...insomma polemica molta, sostanza poca. Arrivederci e grazie per tutto il pesce.

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    4. ...ASPETTAAAAAAAA!!!!! non hai ancora esposto i fatti su cui ti basi per dire che sono superficiali!!! ;-)

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    5. Ti leggi le recensioni di Eclipse e di Hawaii...poi ci giochi una decina di partite a ciascun gioco, e vedrai come alcune cose tornano.
      Cito:

      "Per dare un'idea del "bilanciato col culo" che attribuiamo ad Hawaii, confrontiamo delle costruzioni: ce ne sono che permettono di usare uno (e uno solo) frutto come un'altra risorsa qualsiasi, nel caso in cui tu abbia la costruzione in oggetto, la costruzione che dà frutti, i frutti, un pagamento da effettuare per il quale ti manchi un'unica risorsa da poter rimpiazzare con un frutto."
      Se hai giocato ad Hawaii sai di cosa parlo.

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    6. Ok! Non conosco Hawaii...
      Questo però almeno è un fatto!!! ;-)
      Ora vediamo cosa rispondono...

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    7. Se fossero onesti ammetterebbo la cazzata. Altrimenti non ammetteranno una cippa e si aggrapperanno a qualche cagata del tipo "eh ma sono esagerazioni, si scherza." Quando invece per chi ci ha fatto qualche partita è palese che non hanno nemmeno chiare le regole (non parlo di metagioco).

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  27. Mah... sfugge anche a me il senso di tutto ciò, ma forse non è ben chiaro a chi vien qui pensando di trovare "recensioni accurate" che si tratta di un blog di satira.

    Per far satira, e farla bene strappando sorrisi o incazzature a seconda di chi legge, DEVI essere informato e sapere di cosa stai parlando, altrimenti è solo un elenco di esagerazioni banali e gratuite che hanno poco senso, cosa che finora (ma forse sbaglio io) non mi pare di aver visto qui.

    Come non mi pare di aver mai visto qualcuno accusare Forattini di essere poco informato o seguire troppa poca politica per permettersi di disegnare quelle vignette. Semmai ho visto molta gente incazzarsi e ancor più gente ridere pensando "E' proprio vero..."

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    1. Boh, infatti io non è che mi incazzo. Mi sembrano poco informati e lo dico. E mi sembrano poco informati quando vedo rimbalzare nelle recensioni le critichette di chi ci ha fatto due partitine (cfr Hawaii o Eclipse), smentite dalla mia esperienza personale (e corroborate da letture e da giudizi di altri). Poi qualche volta IlPuzzillo mi ha pure fatto sorridere, perchè il mondo non è bianco o nero e ogni tanto, dal mio punto di vista sia chiaro, ci prendono. Ciò detto mi pare scontato che se mi fanno ridere i recensori infoiati dopo due partitine (ma rido di loro), parimenti mi fanno cadere i balocchi quelli che criticano ad ogni costo (e non mi fanno ridere). Poi il senso dell' umorismo è personale e soggettivo e ciascuno ride di quello che vuole. Però ancora non ho capito se IlPuzzillo è o non è informato (c'è chi dice di sì e chi di no). E quante partite fa mediamente ai giochi che recensisce. Sempre che non voglia nascondersi dietro ad un dito (vero Ludologo?).

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    2. Tu riusciresti a fare satira di qualcosa di cui non sei informato? Io no. Se ne so poco o niente come faccio a cogliere quegli aspetti cruciali da enfatizzare, esagerare e rendere comici? Sarebbe un po' come fare una caricatura senza aver ben osservato l'originale, no? ;-)

      Nel caso specifico non ne ho idea perché non ho mai giocato il gioco, ma rispetto ad altre "recensioni" di cui invece conosco il titolo ti posso dire che hanno trovato i giusti aspetti strani/caratteristici/difettati/altro e li hanno ben inseriti nella satira.
      ... e lo dico soprattutto per quei titoli che mi piacciono e che hanno massacrato! ;-)

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    3. Ma infatti...ribadisco che quando mi accorgo di recensioni superficiali mi sembrano forzati come la satira del bagaglino. Per questo preferisco critiche e satire meglio informate. Poi ti ripeto, non succede sempre, talvolta ci prendono, ma altre volte no.

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    4. Ma infatti, ribadisco che se vuoi sostenere un'opinione d'accusa, devi dimostrarla.
      Citami le affermazioni in cui hai trovato disinformazione, superficialità.

      Dovresti anche definire "informazione", perché continui a ripeterlo senza accezione alcuna.

      Illustro come si trova facilmente la differenza tra le recensioni in cui ci prendiamo e quelle in cui no:
      I giochi che non piacciano al fanboy di turno li abbiamo ridicolizzati per bene.
      Quelli che piacciono al fanboy di turno li abbiamo ridicolizzati a torto. Generalmente grave, talvolta insanabile.

      Applicando lo stesso criterio ai due giochi in un caso siamo stati "bravini e abbiamo strappato anche una risata", nel secondo "siamo dei giullari che sparano mer*a su tutto senza sapere di cosa stiano parlando".

      Suona familiare. Non sei il primo a parlare a sproposito o sull'onda delle emozioni del momento, capita. Magari dopo un po' ci si rende conto dell'errore di valutazione e si smette di insistere, come fanno le persone mature. Noi non ce la prendiamo.
      C'infastidiscono solo gli attacchi personali e le offese all'intelligenza, in generale.

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    5. Si. Sono sempre gli altri in torto, in malafede, e chiaramente si inalberano per i giochini di cui sono fanboy...Non è che avete sparato castronate su Eclipse e Hawaii (per dirne due)...ma l'importante è chiedere il nome e le credenziali all' interlocutore, sempre nascosti dietro un dito, uno pseudonimo, e senza rivelare il numero di partite che fate ai giochi. Bravi!

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    6. Comunque, il Puzzillo (cioè il "responsabile") ha un nome e cognome noti a tutto l'ambiente (tranne te, forse). E comunque hai rotto 'r cazzo.

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    7. Non tutti gli altri sono in torto, solo quelli che lo sono.

      Hai ragione, le critiche infondate non c'interessano.

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    8. in verità dopo tonnellate di supercazzole... un "fatto" lo ha messo sul piatto poco sopra...

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    9. Vedi sopra, ma anche no, che non vi piacciono le critiche tout court.

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    10. Veramente a differenza di chi alla domanda "quante partite ci avete fatto?" risponde "abbastanza" io ho sempre indicato come eclatanti le recensioni faloppe di Eclipse e di Hawai...Poi è chiaro che IlPuzzillo esperto nel dare fastidio non è uso accettare la stessa cortesia che opera.

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    11. Si ma tu non ricominciare con la supercazzola del numero di partite.. :-)
      Quello non è un fatto indicativo di una cippa; io posso capire le meccanica in mezza partita come invece in 15, non è un dato oggettivo per cui criticare.

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    12. Quella è la tua opinione. La mia è che se giochi TANTO e a TANTI giochi diversi sai bene come una partita non basta perchè potresti avere cannato le regole, o il metagioco, o non avere sufficientemente esplorato le dinamiche che il gioco propone. Ma se poi non è un problema, perchè non lo dicono quante partite ci fanno? Mica verrebbero accusati di cialtronaggine...No?

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    13. Interessanti, 'ste critiche.
      "puzzate", sarebbe stato più discutibile.

      Alla critica sul "frutto" invece che "risorsa" in Hawaii è stata data risposta tra i commenti dello stesso, dove avevi già fatto notare l'imprecisione.
      Un particolare che non cambia in alcun modo il concetto espresso nella frase che lo contiene, come hai sottolineato esplicitando il funzionamento di quella singolare azione, il giudizio sulla cui utilità, per quanto da te specificato, si conferma.
      Fingere di non aver capito questo concetto, come ritenere l'esagerazione una "difesa" piuttosto che l'intento del sito, è un'offesa all'intelligenza.

      Ora se hai qualcosa di "più solide basi" per "criticare" ci piace discuterne e come, magari cercando tra il centinaio di giochi che abbiamo trattato.
      O è tutto qui?

      Mi hanno insegnato che la discussione con "anonimo" non porta a nulla di buono. Ci ho provato.

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    14. No my dear. E' palese a chiunque abbia fatto almeno due-tre partite ad Hawaii (su boardgamearena così siamo sicuri che ha usato le regole giuste) che tu non ci hai mai fatto una partita con le regole giuste. Non solo perchè c'è una bella differenza tra frutto e risorsa o perchè confondi la capanna degli scambi con quella che da frutti, o che non sai che la capanna degli scambi permette lo scambio di uno o due frutti (mentre tu scrivi UNO SOLO bello tondo), ma perchè scazzi completamente il metagioco.
      Le accuse di sbilanciamento sono ridicole, idem per il discorso monostrategico (ma non ridicole come farebbe piacere a chi legge).
      La risposta esaustiva poi quale sarebbe "è un' esagerazione"? Ammappate... Sono stordito da tanta onestà intellettuale.

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    15. Immagino che non avrai problemi a dirci quante partite hai fatto ad Hawaii, magari ce la puoi raccontare...(ma ho come il sospetto che svicolerai ancora una volta).

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    16. Ah, e per inciso, tra le varie “esagerazioni” che fanno tanto ridere nella recensione di Hawaii si parla di carte (uhahaha! Che umorismo!) quando non ce ne sono e si parla di “piazzamento omini” quando non si piazzano omini ma ce n’è uno solo che si sposta sull’ isola. Ma qui parliamo di fine satira informata, eh? Mica di gente che parla di cose che non conosce…O.o

      Poi chissà come mai partono tutti incendiari e fieri, ma quando sono in torto diventano pompieri.

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    17. Blablabla...e quando poi metto sul piatto le cose reali evapori in un puff? Ammappate che coraggio!

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    18. Vabbé, tagli tempo, non tutti vivono connessi 24 ore su 24.
      Magari risponde

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    19. "my dear", la tua ironia mi colpisce quanto le tue note.

      Il "pompiere scivolato" qui, ti ha risposto.

      Certo, mi ostino ha considerare il senso di quanto scritto mentre da bravo flamer tu questioni con annotazioni da "component nazi" che poco prima disprezzavi.
      Tutti in rete conoscono il tipo, non v'è molto da aggiungere.

      Volendo però rispondere abbastanza da dare soddisfazione all'unica domanda comprensibile e non completamente offensiva che hai posto: ad Hawaii si è giocata la canonica decina di partite che si fanno prima di recensire un gioco, partita più partita meno.

      L'unica confusione che c'è nel discorso è quella che non ti permette di comprendere, ad esempio, che piazzare un omino è "piazzare omini", ebbene sì, anche se è uno solo e se le restrizioni per piazzarlo dipendono dal tabellone.
      A informarsi, talvolta, prima di andare ad accusare qualcuno...

      La confusione anche di non capire che "1X" indica che puoi fare un'azione una sola volta. A meno che tu non prenda... ma dovresti saperlo, sei superficiale o tendenzioso?
      Metagioco, Hawaii: rispetto, anonimo.
      Abbiamo scoperto un altro gioco dalle grandi profondità strategiche, dunque. Dovresti scrivere recensioni, se già non lo fai.

      Carte e tessere, incomprensibile, d'altra parte abbiamo scritto anche "omino" invece di "indigeno", t'è sfuggito. Colpa nostra.

      Ti avrà fatto un cattivo effetto che non abbiamo usato il "trucco" di prendere un gioco sotto Hype.

      Anonimo [blablabla] ... [coraggio], direi che la "critica costruttiva" e il dialogo non sono nel tuo interesse.

      Nonostante abbia sprecato un paio di giorni nel darti retta non significa che possa da oggi sopperire alle carenti attenzioni dei tuoi genitori, soprattutto da queste parti si è passati oltre un certo tipo di "interazione" infantile.

      Vogliamo divertirci educatamente e vogliamo passare il tempo con persone che educatamente si divertono. Questo, come ti abbiamo dato opportunità di dimostrare oltre ogni dubbio, non riguarda te.

      Certamente sarai una bravissima persona, ma altrettanto certamente non sei in grado di gestire questa tua dote attraverso il mezzo telematico, che spesso tira fuori il peggio di ciascun individuo.

      Buon divertimento, Anonimo.

      Da questo momento inoltre ci farà piacere che tutti gli amici commentatori facciano utilizzo di un qualsiasi nickname, affinché si possano distinguere e riconoscere, instaurando un rapporto diretto.

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    20. Troppo morbido, Puzzillo.

      Io non ho scritto quella recensione, ma rispondo lo stesso.
      Non importa quante volte ho giocato i giochi che ho recensito, li ho giocati abbastanza per farmi un'idea e scrivere una recensione tesa a ridicolizzare gli errori più gravi o comuni del gioco o del genere. Vale per me, vale per il Puzzillo, vale per cula e rompi (gli altri due che scrivono qui).

      Se non ti va bene, prendi quella corazzata che ti fa da culo e torna sui siti buoni, puoi anche sbattere la porta e puoi anche andare in giro a dire che siamo stronzi e disinformati, conto che chi ha un filo di cervello sia in grado di capire se quello che dice cazzate sei te o se siamo noi.
      Certo, rimane che noi spariamo cazzate "di mestiere", ma d'altra parte, mesdames et messieurs, chissà, nel qual caso in cui, puppastocazzo.

      Si viene a sindacare sul numero di partite qui, e nessuno si chiede quante partite abbiano fatto il ludologo di staceppa, pinco pallino, gioconaufrago e il gobli di turno, perché tanto loro dicono solo del bene. Ma perché andate a cercare il pelo nell'uovo nelle nostre esagerazioni, e non lo cercate nelle più o meno frequenti STRONZATE GALATTICHE che scrivono altrove?
      No, non ve le segnalo.
      Prendete la corazzata-culo e andate a leggervele per cazzi vostri.

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  28. secondo me è meglio investire il tempo libero guardando le foto della Sig.na Pancaccini invece di leggere buona parte dei commenti, almeno stavolta!

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  29. Salve, a chi indovina quale anonimo sono (ho scritto UN solo commento) regalo 1000 euro.

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    1. Se hai scritto un solo commento, allora sei tu! ;-)
      Ho vinto qualche cosa?

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    2. Si sono io. E no uomo, era solo una presa per il culo, gratuita.

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    3. Te pareva... questo mondo e in particol modo questo blog è frequentato da gente Malvagia... e la cosa che più mi addolora è che ne siete contenti...
      ...ma verrà il giorno in cui sarete costretti a giocare ininterrottamente al gioco dell'oca dei barbapapà finche non vi sanguineranno i neuroni!!!

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    4. Purtroppo è già venuto il giorno in cui ho giocato takenoko ininterrottamente con mia figlia. Mi sanguinavano, ma non i neuroni. Io non sono malvagio, almeno non con la m maiuscola, però a pensarci bene, a chi gliene frega di un anonimo buono o malvagio? La rece su Libertalia mi ha convinto a non prenderlo, lo ripeto per correttezza e per dare un senso.

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    5. Ok, hai già avuto la tua giust punizione allora... ;-)

      Concordo con te, e aggiungo che oltre alla rece la video review di Alkyla o come si chiama ha chiuso il cerchio!

      E che non ce ne volgia Paolo :-)

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    6. Anche volendo, non saprei come, siete tutti anonimi.

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    7. I Barbapapà mi mancano, ma se volete, posso procurarvi il gioco dell'oca classico, Disney, Cars ed Hello Kitty ;)

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  30. Uno che lavora davvero6 settembre 2012 alle ore 21:48

    Qualcuno ha un po' troppo tempo libero.
    Beati voi che tutto il giorno non avete un cazzo di altro da fare che chattare sul nulla.

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  31. Uno che lavora davvero e vuole aggiungere6 settembre 2012 alle ore 21:50

    ...e se non è la chat del blog, è facebook, visto che tutte le foto di cosplayer le pigliate da là.

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    1. e tu che lavori sprechi il poco tempo che hai a leggere stè minchiate sul nulla? Non t'incazzare, che alla fine sono daccordo con te. Tranne sui beati. Però questo sito di rece mi piace davvero, dovrebbero impedire i commenti, compreso il mio. E il tuo. Comunque il gioco Libertalia non lo compro.

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    2. Uno che ora sta lavorando7 settembre 2012 alle ore 09:24

      Ma figurati se mi metto a leggere 101 commenti, ne avrò letti in totale 3 o 4

      I commenti vanno anche bene

      L'unica cosa che rattrista è che il 90% di questi siano fatti da gente che "lavora" nel settore

      Che evidentemente NON lavora (e si spiega anche il perché facciano uscire tali merdate oppure non riescano a sollevare il GdT ai livelli tedeschi)

      Au revoir

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    3. per "lavora" cosa intendi? noi non lavoriamo nel settore, nessuno ci paga.
      e mi sembra che la stragrande maggioranza dei commenti sia di giocatori, grazie al cielo.
      Inoltre, quasi nessuno "lavora" nel settore a tempo pieno, anche chi ci "lavora" tiene i giochini come seconda attività (il che è all'origine del 75% dei mali del settore, ma qua si va nel complicato), e passa comunque la vita in giro per forum e facebook.
      come te, del resto, che "ora stai lavorando" ma intanto posti. multitaski?

      Au revoir (ma davvero? oppure rispondi di nuovo? vediamo!)

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    4. Uno che lavora ma trolla per hobby7 settembre 2012 alle ore 10:27

      No, la stragrande maggioranza di commenti è di autori e di editori che non hanno le palle per postare a loro nome.

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  32. Altro che Libertalia dovrebbero fare un gdr sui pirati a quello si che ci giocherei ... un momento ma io già gioco a gdr sui pirati.

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  33. Risposte
    1. Anche Walter Obert chiese la stessa cosa riguardo al post su IDG.
      Siete ossessionati dai numeri, voi autori.
      Comunque, 216 commenti è l'attuale record. col prossimo gioco, se continui così, secondo me ce la fai.

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    2. Ok, urge un'espansione. Pensavo qualcosa per allargare la scatola, allungare il setup, ed aggiungere un quarto round uguale ai precedenti.

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    3. Aggiungo un commento solo per contribuire al tentativo di raggiungimento del record.

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    4. AndreA, apprezzo. Inoltre se posso permettermi, alza pure il livello della discussione :-)

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