E' finita anche questa Play 2011, senza grandi picchi e senza lo slancio dello scorso anno, ma comunque con un discreto richiamo di pubblico e molto spazio dedicato al gioco. Pochi i mercanti e, mentre alcuni titoli risultano introvabili persino presso editori e distributori, ancora una volta Play si dimostra il posto sbagliato in cui portare la vostra compagna a fare shopping di gadget e fesserie varie. Offerte ai banchi quante se ne vedono generalmente in sinagoga, ma il bacino d'utenza ancora non consente i fasti di una mostra mercato come quella di Essen, quindi ci godiamo i risultati di una Modena che, anche mancando di novità di rilievo e ospiti internazionali, rimane comunque la fiera che più di ogni altra pone il giocatore al centro del mondo ludico, un mondo che da queste parti è sempre ben organizzato.
E poi ora c'è il banchetto delle tigelle calde.
Da questa settimana riprendono le recensioni, peggiori che mai.
7 - ai ragazzi che sono ripartiti da Modena con il miglior acquisto della fiera.
6 - di fiducia per noi, che cerchiamo di raccontarvi meno balle possibile.
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