mercoledì 31 agosto 2011

Sfide Live - Celebrity Death Match in GiocAosta 2011

La Sfida di questa settimana dà principio ad una categoria di lotta completamente nuova: Sfide Live, ossia lo scontro senza esclusione di errori non più dietro lo scudo di cartonate scatole, bensì direttamente tra i cartoni degli autori stessi. Come sia andata ce lo racconta come sempre l'impietoso Mr Black Pawn, i risultati invece li vediamo nelle immagini dell'evento.

Il Puzzillo



Sono reduce da una toccata e fuga nella domenica di GiocAosta, simpatica manifestazione inchiodata in mezzo ai monti, celebre per gli irrisori costi autostradali necessari a raggiungerla.
Si tratta di un evento di gioco per famiglie, che tanto lì mica possono andare al mare, no?
Il tutto si svolge sotto un tendone, ci sono un bel po’ di tavoli per giocare – a spanna direi un centinaio – e moltissimi volontari, alcuni provenienti dal vicino Piemonte e dalle associazioni di Torino e dintorni.
Ma diciamoci la verità: se i ragazzi di Aosta hanno fatto un buon lavoro, ce ne frega davvero qualcosa?
Tanto chi non c’era non può sapere cosa si è perso. Gné gné gné, io c’ero.
“E che ci facevi lì?” chiederanno come sempre i miei inopportuni lettori.
“Ma saranno fatti miei?” rispondo io dando nuovamente vita a questo inutile teatrino.

Vedete che mi fate perdere tempo? Dunque, che ci facevo lì?
Ebbene: nonostante quel che si mormora sulla mia vita sociale, mi capita anche di vedere gente.
Tempo fa ho conosciuto la cricca di Giochi con l’Autore, quella roba spocchiosa che si occupa di trovare posti letto a quei fannulloni degli autori, come se inventare giochi fosse un lavoro vero.
Mi era stato proposto di collaborare a una roba smorta, una sfida di calcio balilla e domande imbarazzanti fra autori italiani e francesi in questa fiera valdostana, organizzata da un gruppo di appassionati famosi per aver creato versioni giganti di giochi sopravvalutati come Forza 4, Carcassonne e il Gioco della Bottiglia (di grappa, credo).
Ora, perdonatemi, ma per me ‘sta cosa aveva un vago sapore ermafrodito, per cui ho risposto: o sangue o nulla.
E niente francesi. Puzzano. Se vedono un bidé (in ampio sprezzo linguistico n.d.P.) pensano che sia un cesso fallato.
Volevo una ventata di violenza, una sfida in cui gli autori perdessero contemporaneamente denti e dignità. Pensavo mi mandassero a cagare, e invece eccolo lì, sotto un tendone in piazza Chanoux… Il Celebrity Deathmatch degli autori, il "live" delle Sfide del Puzzillo, nell'area autori di GiocAosta.

La sfida, arbitrata da Marco Valtriani (l’anello di congiunzione fra un autore di giochi e la logorrea), ha lo scopo di eleggere il Miglior Autore di Giochi dell’Universo Tutto in Un Arco di Tempo Ragguardevole, e ha coinvolto sei baldi inventori:
Emanuele Ornella, l’autore italiano meno italiano che c’è;
Walter Obert, quello che fa i giochi che l’importante è non capirsi fra
giocatori e usare parole strane (o urlare, o smanazzare);
Davide Losito, che vi starete chiedendo chi diavolo sia… vi dice niente Elar? Ecco, neanche a me;
Lorenzo Tucci Sorrentino, un eroe, uno che ha deciso di autoprodurre Horse Fever dopo solo sei pinte di Guinness;
Andrea Chiarvesio, l’autore pacato, che se bruci un suo gioco in piazza ti chiede scusa;
Pierluca Zizzi, il designer di Caligula (e qui davvero non me la sento di aggiungere altro).

I sei partecipanti hanno dovuto affrontare una serie di prove, alcune verbali, altre fisiche, tutte accomunate dal fatto che ogni errore si traduceva nella comparsa di ecchimosi, tagli e contusioni.
Alcune erano prove di destrezza, come tirare dei cubetti il più possibile vicino a una scatola senza toccarla, o fare canestro con un dado nella scatola stessa (l’organizzazione si è riservata il diritto di infilare questi giochi in una busta di plastica per venderli in fiera).

[Lorenzo Tucci Sorrentino recrimina: “Arbitro! Il mio cubetto è più vicino del suo!”]







Ma soprattutto c’erano i quiz: domande bastardelle atte a screditare il buon nome degli autori (e qui sì che c’era il mio violento zampino).
Il primo giro di domande fa subito vittime celebri, con Zizzi che alla domanda “chi è l’autore di King of Tokyo?” risponde “Reiner Knizia”, e Chiarvesio che si rifiuta di attribuire al povero William Attia la paternità di Caylus.
E’ bello sapere che i nostri autori migliori sono così preparati.


[Zizzi scopre che gli sbagli fanno male]











Partono le prove, con una sorta di Yahtzee for Dummies, e fra i vari poker e full spicca Ornella che in tre tiri riesce a fare solo una coppia grazie a una gestione accorta dei reroll. Una mazza di legno lo raggiunge in faccia per punizione.


[Emanuele Ornella paga caro il suo errore]











Il secondo giro di domande riguarda i “numeri” nei giochi degli autori, per vedere quanto questi conoscano le loro creazioni.
“Tucci Sorrentino, quante carte movimento ci sono in Horse Fever?”
“Trentadue!”
No, sono 23, ahiahiahi signora Longari, mi cade sul cavallo.

Anche questo giro fa parecchi danni, il sangue scorre copioso e ormai tutti gli autori hanno almeno un livido evidente. I partecipanti proseguono la loro corsa: si alternano prove in cui i concorrenti vanno male, con altre in cui vanno peggio.


[La sfida si fa accesa!]








L’ultimo quiz è di “storia del gioco”: date di uscita di grandi capolavori.
Molti riescono a sbagliare anche qui, e dopo essere stati gonfiati di botte sono stramazzano al suolo uno dopo l’altro.
Dopo l’ultima prova, ne rimangono solo due, a parimerito.
Tucci Sorrentino e Obert.
La nouvelle vague contro la tradizione.
Il cappello a cilindro contro la clava di gomma.
Ma le mie sfide, lo sapete, sono spietate: ne deve restare soltanto uno.


[I due pretendenti al titolo si scambiano gli ultimi colpi]







A decidere sarà la prova più antica del mondo, il gioco dei giochi, la tenzone ludica per eccellenza: chi fa di più su un tiro di dado secco.
Il lancio è contemporaneo. I dadi si scontrano come due trottole in un polveroso cerchio di terra, cozzano e si scheggiano. Il dado di Obert barcolla e si ferma su un misero due.
Il destino allunga una mano, e il dado di Tucci Sorrentino si ferma.
5, e vittoria.

Lorenzo Tucci Sorrentino esulta come se l’Italia avesse vinto il mondiale, anzi no, come un quindicenne dopo la prima esperienza amorosa. Non da solo, intendo.
Il Miglior Autore di Giochi dell’Universo Tutto in Un Arco di Tempo Ragguardevole, dunque, è Lorenzo Tucci Sorrentino, che si è conquistato il titolo in un contest in cui, una volta tanto, nessuno ha votato più di una volta.



[Losito scornato per l’ultimo posto viene deriso a morte dal vincitore.]










Applausi per Tucci, tarallucci e vino per tutti, e che qualcuno porti via i corpi che iniziano a puzzare.

Un grosso grazie a GiocAosta e a Giochi con l’Autore per aver ospitato una sfida che, pare, tornerà ad allietarci in quel di FirenzeGioca, sabato primo ottobre, io me ne vado a dormire che sono davvero stanco, a furia di spingere tasti.

Tutte le foto sono di Maurizio Agazzini, gentilmente fornite da GiocAosta, tranne l’ultima che è di Rossella Zanetti, gentilmente fornita da Giochi con l’Autore.


Mr Black Pawn




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