Essen 2011 - forse non tutti sanno che...

Quando si parte per una fiera, soprattutto così distante da casa, è importante sapere cosa aspettarsi da questa.
Bene, nel caso della fiera di Essen, Spiel, è bene che sappiate che ad attendervi non solo non troverete cose come quella che vedete qui accanto ma probabilmente non ne vedrete nemmeno rinunciando alla fiera e aggirandovi per la città.

Quello che invece trovate ad Essen è una cittadina il cui ufficio turistico è in grado di partorire colpi di genio del genere:
"Here we have Charlemagne's throne. actually he was not crowned in it. nor did he built it. we don't think he ever sat in it. actually he never owned it and probably has never seen it. but we presume that he was alive in the time it was made so we called it Charlemagne's throne. and look, it has a secret door, yay".
(grazie a Mr Procacci per la chicca).

La fiera diventa quindi chiaramente un rifugio dai facili entusiasmi degli autoctoni.

La prima cosa che notate all'interno della fiera è la sua vastità, la ricchezza e l'abbondanza di editori e di giochi che sembrano essere la risposta ludica alla domanda che nessuno ha mai posto.


Il fermarsi ad uno stand è una sorta di lotteria, in effetti tra la milionata di questi generalmente uno solo è il vincitore del premio personale "gioco per cui sia valsa la pensa di arrivare fin qui", mentre altri due premi di consolazione vanno agli stand "ormai ero arrivato fin qui, quindi ho preso 'sto gioco" e "non lo giocherò mai, ma a 'sto prezzo...".

Ovviamente comunque stiamo parlando di un evento che va oltre quelli che siamo normalmente abituati a incontrare tra le patrie ludiche festività, sia per dimensioni, per cura o per interesse. Per tanto cercheremo di buttare un occhio per quelli che ora stanno a casina in attesa di scoprire se anche quest'anno dovranno vivere il festival di Lucca rinchiusi nel sovraffollato padiglione Games...

Un'ultima curiosità: Essen in tedesco significa mangiare, ed è un'attività che in effetti da quelle parti va molto, per varietà e quantità. Fortunatamente in aeroporto continuano a pesare le valigie piuttosto che i passeggeri.


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