lunedì 21 maggio 2012

Le Havre - non è un porto per vecchi


Titolo: Le Havre
Anno: 2008
Autore: Uwe Rosenberg
Editore:  Lookout - Stratelibri (ita)
Tipo: gioco da tavolo
Genere: gestionale
Tema: portuale
Meccanica: cubetti, piazzamento omino
Numero Giocatori: 1-5
Durata: 180'- abbastanza da chiedere per l'ennesima volta "ma chi è che l'ha proposto?"
Difficoltà: 4/5
Dipendenza dalla lingua: soffrireste una totale ignoranza.
Illustratore: Klemens Franz e Uwe Rosenbrg, che fare la doccia insieme non era un legame abbastanza forte.
[del Puzzillo]

Devo ammettere che sono sempre tre ore, tre ore e mezza, di grandissima soddisfazione, qualcosa che vale la pena di fare da solo quanto con amici o semplici conoscenti; ciò nonostante anche la versione estesa del Ritorno del Re non può essere sempre l'avvenimento della domenica pomeriggio, quindi, qualche volta, abbiamo giocato a Le Havre, conquistando un angolo di paradiso secondo i crismi di qualsiasi credo.

Nel 2007 Uwe se ne usciva con il fortunato Agricola, con il quale, per la prima volta, riusciva a dare sfogo alle sue polluzioni matematiche senza produrre aborti come già accaduto in precedenza. Visto il successo di un prodotto che finalmente la gente non usava per asciugarsi il vomito causato dal prodotto stesso, il nostro eroe decise, ad un solo anno di distanza, di dare alle stampe un gioco che accontentasse un po' più il suo ego e un po' meno i giocatori. In somma l'idea che tutte quelle mani toccassero, magari riuscendo a gestire, il suo lavoro, lo doveva aver reso davvero furibondo. Così ecco Le Havre, il gioco che se fosse uscito prima di Agricola, avrebbe chiuso la porta a chiave.

Siamo comunque ai top della gamma, come per le moto da corsa, senza limiti, senza diaframmi, senza regole... senza motorino di avviamento. Ossia qualcosa che non siete pronti a guidare.
Tanto per mettere subito a proprio agio i giocatori, durante il set up, vi passano per le mani i prestiti. Ora, non so a voi, ma a me, mentre preparo un gioco, vedere una pila di carte "prestito" fa pensare che ci sia qualcosa che non va. O che non andrà presto.

L'avversione di Rosenberg per le costosissime plance è il filo conduttore componentistico delle sue opere, anche qui infatti abbiamo tre cartoncini separati da accostare e rispettare con leggiadra manualità, aggiungendo l'accortezza di non estrarli in località marittime e fortemente umide come, ad esempio, Le Havre.
Sempre nell'intento di togliere quel po' di buon feeling che poteva esser trasparito da Agricola poi, Le Havre mostra una sconsiderata quantità di risorse su tasselli di cartoncino eleganti come sottovasi di plastica arricchiti da illustrazioni degne del miglior sottovaso di plastica, roba che a confronto un'etichetta di maglione sembra un Caravaggio. Considerato l'appeal di questi elementi quindi Uwe ha rilanciato "facciamoli bifrontali!", e vai, due brutture diverse sullo stesso tassello, nessuno scampo per i vostri occhi.
Occhi che, anche avendo gusti estetici estremamente generosi (più o meno pari a quelli della ragazza che ha il coraggio di starvi accanto), hanno il destino segnato per la dimensione delle risorse e principi di gioco come "guarda sempre tutte le carte di tutti i giocatori perché potresti doverle (anzi dovrai) usarle", oltre a guardare quali risorse abbiano e da che lato le abbiano voltate (sì è doloroso, ma va fatto se volete giocarlo davvero). Roba che sarebbe meglio fissare per ore il volto di Michael Jackson. Adesso.

Nel preparare il gioco dovete avere alcune accortezze come l'esposizione del fondo delle carte costruzione, ovviamente sul pezzo di plancia non c'è lo spazio per farlo, ma se questo è il solo prezzo per vedere quella righina excel in cui è riassunta ogni carta... non vorrete mica togliervi il gusto di alzare il sedere dalla sedia ogni trenta secondi per leggerci qualcosa no? Anche perché quello è forse l'unico elemento in grado di tenere bassi i tempi morti, altrimenti utili per rilassare gli occhi. Generalmente russando.

Passando all'attività ludica, ammesso che abbiate superata quella fisica, potete serenamente cimentarvi nella meccanica che nel dizionario abbiamo (in questo caso erroneamente) definito "cubetti", ossia:
"Ogni giocatore ha dei cubetti che fanno altri cubetti che fanno punti vittoria o soldi con cui comprare punti vittoria.
O altri cubetti.
Tranquilli, prima o poi finisce."
Solo che qui sono tasselli che si sviluppano sull'altra faccia e i soldi sono punti vittoria.
Uwe, sa sempre sorprenderci.

Per accompagnare "cubetti" però serve "piazzamento omini" che nell'occasione è uno solo, e infatti, data la ristrettezza del turno, spesso farà una sola azione prima che dobbiate sfamarlo, facendo sì che per una buona metà di partita vi troviate a giocare in affanno, che è sempre un piacere.
Ovviamente il tizio, non lavorando in Italia, ha diritto ad una retribuzione (in cibo) sempre maggiore, turno dopo turno, sebbene dopo circa mezza partita è probabile che ve ne dimentichiate completamente, considerando la possibilità di costruire navi che copriranno abbondantemente il fabbisogno di cibo ("la mia non è proprio fame, è più... voglia di veder passare le navi").
Davvero una gestione oculata della tensione ludica, manco fosse una puntata di Scooby Doo.

Come per la tensione così per le risorse, per qualcuna soffrirete all'inizio ma non saprete più dove infilarvela alla fine, altre saranno meteore di fine partita, come se, come dire, ce ne fossero troppe.
Evidentemente non è importante, magari solo un po' se lo consideriamo uno dei pochi elementi che potrebbero avere una qualche attinenza con il tema. Certo non siamo ai livelli di costruire templi con il pesce, ma la meccanicità delle azioni, la matematica prominente e la grafica raccapricciante sicuramente non restituiscono nulla dell'atmosfera portuale di Le Havre se non la puzza.

Al conteggio finale vuoi perché quella costruzione non usciva mai, vuoi perché ogni volta che toccava a te avevano appena svuotate le risorse delle materie utili, vuoi perché Marco non toglieva mai quel caz*o di omino dall'unica azione utile per fare l'acciaio, etc ... ti ritrovi punteggi con una forbice da tagliarci in due la scatola del gioco. Cosa che probabilmente farai.

Date le caratteristiche fisiche e i livelli d'attenzione necessari, si consigliano partite tra pari età, e comunque con un numero di partecipanti non superiori a quello dei film belli tratti dal Signore degli Anelli.





26 commenti:

  1. Grazie per alcune conferme su dubbi che avevo..
    ...guardando una review di 40 min non sono riuscito ad andare oltre all'8° che le mie @@ ne erano già piene...
    Eccitante come il rantolo di un cane..

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  2. Questo gioco è veramente pessimo, l'ho sempre sostenuto e lo sosterrò sempre. Dura tantissimo e ti da molto poco.
    Inoltre il gioco è palesemente sbilanciato se si gioca in più di 3 giocatori (dove ci sono giocatore che fanno 2 mosse ed altri una sola, ma per favore!).

    Non lo consiglio mai a nessuno e non ci gioco mai.

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  3. Eh che palle... ma perché ovunque ci si giri si trovino recensioni o commenti sempre sugli stessi giochi del cavolo??
    Saranno dei capolavori, ma io non so come si faccia a non preferire un rapido calcio nei maroni a una lenta agonia a piazzar omini o a prendere e cedere cubetti.
    Che palle!!!!!!
    Agricola, Puerto Rico, Alta Tensione, Brass, Le Havre... che meccaniche raffinate, che profondità strategica, che palle!!!

    Smaronato I

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    1. Tutti gli altri che nomini invece sono giochi che mi piacciono abbastanza (Brass) se non parecchio (Alta tensione).... Le Havre invece è utile solo per accendere il camino, una volta.

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  4. Dimenticavo: "Che palle!!!".

    Smaronato I

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  5. Forse ho dei problemi grossi io....se per voi questo gioco non e' bello (o quanto meno non ha un bel sistema di gioco)...e i gusti son gusti....visto che poi vi vedo elencare il puerto o il brass o altri che sono tra i primi dieci in classifica sul miglior sito di giochi. Cosa e' che vi piace??
    Forse non ci sapete giocare....o forse parecchia gente(pecore) si fa le pippe su sti giochi inutilmente...(8000 persone su 9000 danno + di 7 a questo gioco...sarete tra i mille??)
    Tanto per capire chi critica, sarei curioso di sapere cosa e' che gli piace (una lista??)...forse le donne in foto sul sito o forse si critica a prescindere...
    Saluti Stefano

    ps il gioco in 3 e' molto bello, in quattro e' solo + difficile e i debiti basta saperli usare. Concordo sul fatto che in 5 e' ingiocabile sia per lunghezza e forse perche' la meccanica va un po' contro al gioco per 5 giocatori.
    comunque se lo usate come zeppa per il tavolo almeno lo usate per piu tempo...la carta e' sprecata nel fuoco...BAH!

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    1. Hai ragione Stefano, hai dei grossi problemi tu.

      Ora, questo non toglie che ce li abbia anche l'autore della recensione, ma per te abbiamo una soluzione: leggere.
      Trovi le risposte al tuo quesito qui

      http://www.ilpuzzillo.com/p/chi-siamo-e-cosa-facciamo.html

      e, soprattutto per le domande più originali, qui

      http://www.ilpuzzillo.com/p/fuck-you.html

      Da quanto dici immagino tu sia nuovo di queste parti, senza che ripetiamo tutti i discorsi fatti fino ad oggi (ma che trovi risolti probabilmente nei link di cui sopra), immagina solo che ci sia una differenza tra gusti soggettivi e difetti oggettivi dei giochi.
      Il che ti rimanda con fresca prontezza qui

      http://www.ilpuzzillo.com/2012/05/dei-difetti-e-di-stocazo.html

      Siamo abbastanza grandi da capire e distinguere no?

      Buon divertimento!

      PS come zeppa Le Havre vale meno che come gioco, per questo abbiamo preferito recensirlo come tale piuttosto che come utensile!

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    2. No guarda... adoro Puerto Rico, Caylus e Agricola.
      Potrò dire che, secondo me, Le Havre non vale niente ?
      Intanto lo ammetti pure tu che in 5 è ingiocabile e, in 4, lo dico io, è sbilanciato.... quindi partiamo dal presupposto che sia un gioco decente solo per 3 giocatori.... oh, lo dicono pure su BGG:

      Best with 3 players
      Recommended with 1, 2, 3, 4 players

      (il 5 non è neanche menzionato... meglio il solitario!)

      Il resto è soggettivo.... non è che se uno gli piacciono tutti gli altri giochi nella top100 deve PER FORZA farsi paicere anche questo, no ?

      PuffCiao

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    3. Stefano, a cosa gioco io? Preferisco di gran lunga lanciare qualche centinaio di dadi a Nexus Ops o passare un'oretta scarsa con un gioco di carte alla 7 wonders, Dominion, Citadels o Bohnanza. Se invece mi avanzano 3 o 4 ore preferisco tirar su uno starcraft o alla peggio un battlestar.
      Quei giochi hanno una caratteristica fondamentale che li contraddistingue da quello che, nel mio modo di vedere il mondo, trovo divertente. La noia. Ne sono pervasi. Trasudano noia da tutti i cubetti, tesserine, plance, monetine di cartone/plastica...

      Smaronato I

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  6. ok ok!!!! Mi scuso per una cosa, non ero a conoscenza del fatto che siete un sito che tendete a recensire i giochi che fi fanno caga'....Riguardo a le havre una cosa sola. Il gioco in 5 e' ingiocabile, vero ma non sarebbe sbilanciato, almeno in 4 (anche in 5 vale la stessa regola ma non vale la pena giocarlo per 4 ore o +) per il fatto che tutti fino alla fine del gioco abbiamo la stessa quantita' di mosse. quindi le stesse possibilita' e il fatto di avere una sola mossa e' ciclica per tutti i giocatori presenti e in quantita' uguale.
    Per il resto, i gusti son gusti.
    Ti piace tirare dadi ??
    Prova il gioco Eclipse allora, un po' tedesco, un po' americano, un po' europeo. Il mio preferito attualmente.
    Ma forse non piace il genere spaziale???

    Vabbeh alla prox
    Saluti
    Stefano

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    1. Eclipse è stato recensito qualche giorno fa: http://www.ilpuzzillo.com/2012/05/eclipse-la-via-di-mezzo-tra-il-male-e.html

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    2. Eclipse prima o poi lo proverò... diciamo che non ho grandi aspettative (nonostante i commenti esaltati di alcuni miei amici) per via dei troppi cubetti (e questa è di sicuro una cosa positiva).
      Comunque vedremo...

      Smaronato I

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  7. Forse di Eclipse, più che il tema, non piace che sia stato playtestato da un branco di babbuini e che per funzionare abbia bisogno di Nmila houserules, regole aggiuntive che per inciso non rientrano negli 80 euro che ho pagato per il gioco e che dovrebbero includere, fra le altre cose, la garanzia che il gioco non sia una MERDA.
    Per me dopo eclipse e AFAOS asterion può anche smettere di pubblicare tanto non compro più nulla, anche senza aspettare l'uscita del nuovo ed emozionante LIMERDALIA.

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    1. Mi sa che qualcuno di Asterion ti ha ciulato la ragazza :D:D:D

      Smaronato I

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    2. era ora che qualcuno lo dicesse, e che cazzo, ma dov'è la loro linea editoriale?

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  8. Non so che scrivere. Le Havre ci ho giocato e mi ha lasciato del tutto indifferente... Fate un'altra recensione e tirate su un flame degno di nota su qualche gioco dimmerda italiano, che c'è più gusto.

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  9. In una riga questo.
    Non credo che ne parleremo più, se non come emblema concettuale, o figura retorica.

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  10. Voglio rendervi partecipi di quello che penso di Le Havre e dell'opinione che tutti hanno di Le Havre.
    Ci sono momenti in cui non me ne frega un cazzo, ed altri in cui non me ne frega davvero un cazzo.

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  11. l'unico gioco ala fine del quale avevamo i crampi per quante cazzo di volte bisogna refillare le risorse, ma che cazzo....

    ORRIBILE non capisco come possa essere alto su bgg...

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  12. C'è di peggio, ma è davvero un gioco poco piacevole, anche per essere un tedesco.

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  13. Io Ragazzi appena lo provo vi faccio sapere nel frattempo mi godo la risposta simbolica e oggettivamente sentita di Mr. Black Pawn:<>

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  14. Ma tu sei quello che vuole fare "il gioco condiviso"? Sarei tentato di intervistarti, sai?

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  15. Mi spiace andare in controtendenza ma reputo Le Havre il miglior gioco di sempre. Facile da giocare, ma estremamente difficile da giocare bene. Vedendo che i miei gusti sono in linea con il 99% delle migliaia di utenti boardgamegeek.com credo che forse ve lo abbiano spiegato maluccio. Altri titoli che adoro Ora et Labora, Loyang, Merkator, Puerto Rico, Caylus, Macao, Navegador, Notre dame, Village, Helvetia, Trajan, castle of Burgundy

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    1. Ma no. Se i tuoi gusti sono in linea col 99% delle migliaia di utenti BGG, sei sicuramente nel giusto.
      Per lo stesso principio, immagino che tu ascolti vasco rossi e madonna, che tu mangi da mc donalds, che tu legga solo stephanie meyer e che i tuoi film preferiti siano i cinepanettoni.
      Bello però come tu riesca a risalire alla competenza del dimostratore da una pagina di recensione satirica, immagino tu sia una specie di otelma del cubetto.
      Comunque grazie della lista, penso che prima o poi la leggerò.

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