mercoledì 16 maggio 2012

Difetti: (d)istruzioni per l'uso


Articolo scritto da Mr. Black Pawn (in scuro).
Precisa e corregge ove necessario la sapienza del Ludologo (in chiaro).


Come già fatto per le meccaniche, mi sono preso la libertà di fare un elenchino di quelli che secondo noi della redazione del Puzzillo sono difetti nei giochi, cioè quello che percepiamo come storto e stonato quando giochiamo a qualcosa.
Bisogna dire che grazie al cielo ci sono persone che se ne fregano di uno o più di questi problemi, ci saranno persone che non credono che sottolineare le cose elencate qua sotto sia giusto in una recensione, ci saranno persone che pensano che in nome della diffusione sia meglio passare sopra a uno o più di questi fattori quando si scrive di giochi.
Però, ecco, secondo noi queste persone non dovrebbero scrivere di giochi, perché danno al lettore informazioni false o incomplete.
Opinione nostra... varrà quanto la loro, probabilmente, o forse meno perché siamo dei cialtroni.
Ma nel nostro caso, almeno, sapete che vi abbiamo detto tutto.

Veniamo comunque all'elenco dei difetti riscontrabili nei giochi (praticamente tutti i giochi ne hanno almeno uno, a parte questo), ovviamente terra terra come piace a noi, con annesse le frasi tipiche delle recensioni che dovrebbero farvi scattare un campanello d'allarme, giusto per darvi qualche strumento in più per difendervi dal buonismo e dall'eccessivo entusiasmo di tanti recensori che, facendo recensioni per hobby, possono evidentemente permettersi di scrivere cose a cazzo di cane.

Giavvisto
Un gioco è giavvisto quando, arrivato a metà del turno due, qualcuno alza la testa e dice "qualcosa è cambiato in Matrix".
Meccaniche copiate pari pari, tema abusato, e via dicendo.
Nelle recensioni serie I giochi giavvisti vengono definiti "solidi" e "dalle meccaniche collaudate".
Questo perché l'originalità, cioè se qualcuno ha già fatto qualcosa di oggettivamente simile, è chiaramente un fatto soggettivo.

A Breve Scadenza
Un gioco è a Breve Scadenza quando se ne percepisce la ripetitività al terzo lancio di dado, e quando le partite tendono ad assomigliarsi tutte. Non c'è molto da aggiungere: se invece che alla strategia stai pensando alle tette di Annalingua, il gioco è scaduto (ma comunque congratulazioni: non sei White Bishop).
Il difetto di solito è completamente e giustamente ignorato dai recensori, anche perché normalmente chi recensisce ha giocato effettivamente al gioco in esame un massimo di 1D6-3 volte. Nel caso in cui la rigiocabilità fosse prossima allo zero e il recensore ne avesse avuto sentore vago, si dirà che rimane "qualche perplessità sulla longevità", ma di solito, nel dubbio, si tace.

Tema del Cazzo
Dicesi Tema del Cazzo l'ambientazione pacchiana o assurda, come gli scienziati che votano i salti suicidi di Leaping Lemmings o i ninja spaziali di Ninja Galaxy, ma anche il tema di cattivo gusto o davvero sconveniente, come il lager di Stalag 17, il cannibalismo di FrischFleisch, i kamikaze di Suicide Bomber Card Game.
Nelle recensioni accorte, invece, c'è sempre il fan di turno che etichetta il gioco come "originale" o "dal tema innovativo" o "intrigante". Sono d'uopo anche frasi iperboliche che esaltino i tratti più esilaranti dell'ambientazione, giusto per dare un po' di pepe al messaggio promoz divulgativo.

Tema a Caso
Dicesi Tema a Caso l'ambientazione appiccicata con lo sputo sopra una meccanica arida. Difetto tipico di molti giochi "alla tedesca", si riconosce facilmente perché si posso scambiare edifici, risorse, azioni e simili con qualsiasi altra cosa senza che cambi nulla. Spesso i recensori ci prendono per il culo dicendo il contrario, con frasi tipo "ambientazione comunque ben legata alla meccanica".
Questa citazione viene da una recensione di Olympus, quello in cui si costruiscono gli edifici coi pesci. Fate voi.
A mio avviso, invece, sarebbe meglio limitarsi a un blando "potrebbe risultare un po' freddo". Non si sa mai, magari la gente poi non lo compra. Certo che sei un bel birbante, eh?

Componentistica da Cesso
Per Componentistica da Cesso si intende... beh, la componentistica da cesso.
Carta igienica e scopettini sarebbero pezzi migliori di quelli effettivamente in uso.
Tecnicamente: pedine oggettivamente sotto standard, o di scarsa qualità (Warcraft Board Game), o coi colori incomprensibili (i mitici pedini marrone, rosso, arancio e giallo di Magna Grecia) carte sottili che si deteriorano facilmente (Battle Line), plance stampate su fogli di carta (Ogre, Warangel), ma anche grafica decisamente scarna o poco azzeccata (Lungarno, Automobile). Come per il Tema del Cazzo, anche qui qualche recensore entusiasta o amico dell'autore\editore\entrambi applaudirà all'originalità o ci perculerà con espressioni tipo "materiali spartani ma funzionali" o sbrodolerà cazzate immani sull'ottimo rapporto qualità-prezzo di un sacchetto di pedine di legno e un foglio di carta a dieci euro.
Non bisogna però essere per forza così drastici. C'è modo e modo di dire le cose: in un commento a Ultimate, la cui plancia è un foglio A3 arrotolato, si legge che "L'idea del tabellone portatile lo rende facile da trasportare e da riporre". E il commento in questione non è di pinco pallino: è di Andrea Chiarvesio, uno che ne sa.
Sticazzi. Vatti a fidare.

Bilanciato col Culo
Con Bilanciato col Culo si intende quando un gioco non funziona "come dovrebbe" perché non sufficientemente testato, che quindi presenta "sbilanciamenti" di qualche tipo. Per esempio, la forza dei missili di Eclipse lo rendono Bilanciato col Culo, così come è Bilanciato col Culo il sistema di combattimento di Tannhauser o il tempio di Atena in Olympus (si è capito che non mi piace?). Per noi è un difetto e se l'autore ci informa che "è un effetto voluto", al limite, è un'aggravante.
Nelle recensioni fatte bene, invece, quando proprio gli sbilanciamenti sono innegabili, la possiamo sfangare dicendo il gioco risulterà "fedele all'ambientazione", oppure possiamo lodare l'estro dell'autore che ha aggiunto una divertente imprevedibilità. Un'altra formula che funziona alla grande, soprattutto sui party games, è "divertente e caciarone".

Scritto dalla Troisi
Un regolamento è da considerarsi Scritto dalla Troisi quando non si capisce una mazza chiodata di come il gioco giri neanche alla sedicesima lettura. Mage Knight è un buon esempio, ma ce ne sono a decine. La colpa può essere dell'autore (che ha proprio scritto un gioco incriccato di base), dell'editore (che non ha saputo limare le regole o riscriverle in modo comprensibile) o al limite del correttore di bozze, che lavora per WizKids
Fa lo stesso: quando avete il gioco fra le mani servono quarantacinque minuti aggiuntivi per interpretarlo, spalmati sulle quattro ore e quarantacinque di partita, il che talvolta può anche uccidere un gamer adulto (che magari è anche sovrappeso e dovrebbe evitare di affaticarsi così, che poi appunto muore, e l'Autore gli dedica un torneo alla memoria).
Ad ogni modo, il recensore accorto avrà cura di avvertirci, dicendoci che il gioco è "ricco", "sfaccettato", "difficile da padroneggiare a causa della sua profondità", oppure che "il regolamento è un po' ostico, ma questo non è un vero difetto". Ricordate: se dite che non è un difetto, i meno esperti ci crederanno, e voi avrete aiutato la diffusione del gioco intelligente.

Dimmerda
Si parla di Gioco Dimmerda quando la mole di fortuna rispetto alla durata, quando il numero di sotto-regole ed eccezioni rispetto alla profondità o quando la mancanza di funzionalità di qualsiasi elemento travalica in maniera netta il coefficiente di rottura dei coglioni del giocatore. Insomma, si parla proprio di giochi sbagliati, piagati da difetti irrecuperabili (quei cosi che i giocatori chiamano Effetto Snowball, Kingmaking, Analysis Paralysis senza sapere effettivamente di che cazzo stanno parlando, e che in realtà sono solo che il gioco non va, ed è un Gioco Dimmerda perché se è uscito così era meglio se restava in casa).
Il Gioco Dimmerda ha sempre un bastardo fan sfegatato che ne fa una recensione entusiastica, che esalta ogni singolo dettaglio dei pregi e omette del tutto i difetti, addirittura con prese per il culo epiche come "Una partita rischia di durare più del dovuto, l’unico difetto degno di nota" (Goblins) o "Adam Kaluza ha confezionato un ottimo prodotto, adatto praticamente a tutti." (Drako) o ancora "Difetti: contenitore della scatola in plastica inutile" (Cargo Noir). Insomma, a detta del suddetto fan il gioco è perfetto eccezion fatta per un dettaglio insignificante. Poi voi lo comprate e avete per le mani un Gioco Dimmerda.

Ringraziate chi lavora per la diffusione.
Se anche questi fossero difetti, sarebbe tutto da dimostrare, e comunque sono opinioni, e alle opinioni non si comanda. Se lo dico io che sono ludologo... credeteci.

E invece no. Mancanza di originalità, scarsa rigiocabilità, temi inconsistenti o assurdi, materiali orribili, grafica oscena, scarso bilanciamento, regole scritte male, problemi gravi nel gameplay sono difetti in ogni cazzo di fottuta galassia.
Non c'è un motivo reale di tacerli quando si scrive una recensione, a meno di non scriverla per fare un favore all'autore\editore\entrambi o di essere degli imbecilli.
Potrebbe essere sempre meglio che dire solo i difetti, che è una prerogativa degli stronzi.
Noi però, fra stronzi e imbecilli preferiamo la prima alternativa, perché almeno possiamo fare delle pause.



NDR
questo articolo resterà disponibile tra le pagine di testa come è accaduto per l'elenco delle meccaniche dei  giochi, anzi, esattamente insieme ad esse nella pagina Dizionario. Visto mai che vi venga un dubbio quando leggete di qualche gioco o se peggio ne state già scrivendo.



42 commenti:

  1. quest'articolo mi ha aperto un universo! Ne farò la mia checklist quando vorrò entrare anche io nella categoria dei game designers!

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  2. Non mi aspettavo che proprio voi non capiste il velato sarcasmo nei commenti :D

    Vabbè, tanto so' abitualmente autore di giochidimmerda (quando proprio va bene "Bilanciati col culo").

    Comunque, se posso dire la mia da autore con la minuscola, per me l'importante è essere sempre coerenti (se stessi scrivendo ai pelleverde direi "avere una linea editoriale").

    Se so che su un blog si parla solo dei difetti dei giochi, facendo la tara a quanto scritto, so leggere tra le righe quali giochi sono validi nonostante gli innegabili difetti e quali sono giochidimmerda.

    Se so che su un altro blog si esaltano sempre gli aspetti positivi dei giochi, ancora una volta basta fare la tara e non è difficile anche qui capire quali giochi sono davvero ritenuti validi da chi scrive.

    La cosa meno accettabile, almeno per me, sono i siti, blog e quant'antri (non è un refuso) che fanno due pesi e due misure a seconda di amicizie e simpatie (e queste sarebbero ancora tollerabili) o intrecci di interessi economici (e qui entriamo nella scorrettezza etica).

    Scusate se sono stato troppo serio!

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  3. Davvero eri sarcastico? Diavolo, quindi è sarcastico anche il voto? Sei sarcastico quando definisci il gioco gradevole, veloce, divertente, customizzabile? Quando lodi quasi tutti i suoi aspetti? Un sarcasmo davvero molto fine, o una leccata di culo atta a risparmiarti telefonate seccanti e qualche voto negativo inaspettato?

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    1. Mea culpa, mea culpa. Nell'esaltare le doti di commentatore fantasista di Andrea non mi sono reso conto che avrei inevitabilmente attirato su di lui gli strali di quel disadattato del Pedone.

      Mi permetto di ribattere al nostro fosco recensore sottolineando come per il sottoscritto e per l'intero mondo ludico Andrea sia una figura di rara levatura morale, un esempio fulgido di intelligente diplomazia e stoico spirito di abnegazione, contraddistinto dalla straordinaria qualità - sia innata, sia anche affinata con l'uso quotidiano - di parlar benissimo, perlomeno in pubblico, anche degli escreti più graveolenti, nonostante questo vada chiaramente a detrimento della sua credibilità.
      Per quanto mi riguarda, anche in virtù della sua grande esperienza, è a tutti gli effetti se non un Ludologo ad honorem (che sarebbe un pochino troppo, insomma, c'è ancora una differenza abissale di competenza fra lui e me), almeno un associato in Ludologia.

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  4. Purtroppo tutti i difetti elencati (anche se con la consueta delicatezza :D) sono effettivamente molto diffusi e la TdG non ne è assolutamente immune.
    Se posso permettermi di fare un'obiezione, vorrei dire che non credo che tutti quelli che "si scordano" di enunciare i difetti di un gioco lo facciano per secondi fini; semplicemente le recensioni sono contributi gratuiti degli utenti del sito, che non sono giornalisti né altro e perciò spesso non hanno idea di come andrebbe scritta una recensione. In ogni caso questo è in realtà (a parte il rodimento generato dal leggere una recensione scritta veramente in malafede) un falso problema: quando io considero l'acquisto di un gioco, mi scorro ben benino tutti i commenti e do molto più peso agli aspetti negativi che ne emergono, piuttosto che alle lodi che vengono tessute, voi no?

    Concludo aggiungendo che sulla TdG speriamo di introdurre presto un sistema di multi-recensione dei giochi, che dovrebbe se non risolvere, quantomeno mitigare il problema esposto.

    Saluti a tutti e complimenti per il pezzo.

    Fabio Porciani (fenomeno)

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    1. Finalmente avete capito che avete gente incapace a recensire

      Al prossimo giro magari arriverete pure a capire che il prospettino per dare i voti non funziona e siete pieni di fake che si votano i loro giochi

      Il Recensologo
      Opinion Leader

      Prof. in Recensologia all'istituto propedeutico per Ludologi di Secondo Dan

      Ricevimento in Piazza D'Armi il mer/ven dalle 16.30 alle 18.30
      Ufficio 3/c, Ludoville

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  5. Fenomeno, lo so che sembra forte, e non intende essere una polemica verso un recensore piuttosto che un altro, né verso un sito piuttosto che un altro, ma ho davvero apprezzato la sintesi del Black Pawn riguardo quanto scrivi:

    "Però, ecco, secondo noi queste persone non dovrebbero scrivere di giochi, perché danno al lettore informazioni false o incomplete."

    Come noi, ad esempio.

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    1. Boh, forse sì, si danno informazioni il più delle volte poco obiettive. Però a me, sulla tana, continua a piacere che scrivano dei "semplici" giocatori. Altrimenti ci sarebbe tutto un discorso da fare su chi può scrivere, chi è realmente competente. Si creerebbero blog e redazioni d'elite, che magari andrebbero nella direzione di "vendersi" per davvero, facendosi passare giochi/compensi dai produttori una volta fattosi un nome. Un po' come le riviste di videogiochi più famose, che se vai a guardare bene non bocciano mai i giochi più venduti o omettono una serie di difetti che in realtà ci sono. Io sono per le multi recensioni mantenendo l'aspetto volontario e aperto dei contributi (parlo della tana), in modo che possa andare a leggermi potenzialmente 2 recensioni negative e 2 positive (magari anche con diversi criteri di valutazione) su uno stesso gioco, per poi scegliere da me. Non tanto per la divulgazione, ma per non comprare giochi deludenti fidandomi di un votone, come credo sia capitato un po' a tutti.

      Claudio

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    2. Ci credi che non ho MAI letto una recensione della Tana del Goblin? E' perfettamente inutile: 3/4 sono una lista di componentistica e/o storielle inutili. Il restante è valido come i racconti astrologici: "se coglierete l'occasione sarete fortunati", "state attenti, potrebbe capitarvi un imprevisto", "potreste essere fortunati, oggi Venere è in allineamente", ovvero frasi del cazzo senza significato che potrebbero andare bene per qualsiasi cosa. Voto medio, sempre 7 oppure 8.

      Meglio i commenti degli utenti (veri).

      Poi magari sarebbe anche ora di mettere un paio di foto. Sapete com'è, siamo nel 2012.


      Il Recensologo
      Opinion Leader

      Prof. in Recensologia all'istituto propedeutico per Ludologi di Secondo Dan

      Ricevimento in Piazza D'Armi il mer/ven dalle 16.30 alle 18.30
      Ufficio 3/c, Ludoville

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    3. Sulla stessa tana nasce di tanto in tanto la discussione su quanto attendibili siano i voti. Ci sono state proposte su proposte per migliorare il sistema. Ovviamente sono state sistematicamente prontamente non prese in considerazione neanche di striscio. Molte delle quali direi anche giustamente. Comunque Recensologo, non hai MAI letto una recensione della Tana dei Goblin e ti permetti di giudicarle?
      Ma per favore. Io le recensioni sulla tana le leggo e, almeno all'inizio, ho preso anche notevoli sole grazie a loro e agli spettacolari commenti sotto di essi. Quindi gentilmente, lascia che a criticare le recensioni sulla tana siano le persone che le hanno davvero lette.
      Valerio

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    4. Valerio, te hai mai mangiato la merda?
      Io no.
      Secondo il tuo ragionamento, magari è buona.
      Secondo me no.
      Ma te prova.

      Ciao

      Il Recensologo
      Opinion Leader

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    5. Recensologo ti voglio davvero bene... il mio commento era ironico, neanche sarcastico. Tu non solo non l'hai capito, ma ti sei anche offeso. Adducendo una frase colma d'intelletto al precedente capolavoro.

      Valerio

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    6. Valerio, va bene che oggi è la giornata dell'orgoglio gay, ma io bene non te ne voglio proprio.

      Ciao,

      Il Recensologo,
      Eterologo,
      Opinion Leader.

      Elimina
  6. Dunque:

    - Sulle foto sono d'accordo, se Dio vuole arriveranno più o meno presto...

    - Sul discorso dei voti, concordo che è un sistema che non riusciamo a controllare del tutto, ma come potremmo? In fondo il senso dell'avere tanti voti (e commenti) è proprio quello di "affogare" chi vota a cavolo, così che alla fine il goblin score sia il più valido possibile. Volendo poi andare ancora oltre, c'è da dire che, come accennavo nel mio precedente commento, ciò che è veramente prezioso sono i commenti, che - a differenza dei semplici voti - possono aiutare veramente una utente a capire se il gioco gli può interessare oppure no. Io generalmente non faccio fatica a farmi un'idea di un gioco, basandomi sui commenti degli altri utenti.
    Gli strumenti sono lì alla portata di tutti, l'importante è usarli nel modo giusto! Se poi uno di voi mi sa proporre un metodo FATTIBILE per eliminare i fake... ben venga! Vi faccio anche un regalo di ringraziamento!

    - Riguardo il fatto che "abbiamo gente" incapace a recensire... ok è più o meno ciò che ho detto io... il problema è che non è "la nostra gente", sono semplicemente i giocatori italiani! Sulla TdG chiunque può scrivere e la nostra politica è da sempre quella di dare spazio a tutti. Non penso affatto che il nostro sito sia perfetto, ma facciamo meglio che possiamo e sinceramente ad oggi non mi sembra che qualcun'altro abbia fatto meglio. Nell'attesa di avere le benedette recensioni multiple.

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  7. Cari blogger e utenti del puzzillo, che ne pensate se recensori, blogger o simili suddividessero il loro articolo, scrivendo qualcosa, pregi e difetti, per ognuno dei seguenti 10 punti?
    1) ambientazione (tema azzeccato, sbagliato o appiccicato?)
    2) meccanica (originale, divertente, sbilanciata?)
    3) grafica (disegni belli o brutti?)
    4) materiali (si rovinano alla seconda partita o sono ben fatti?)
    5) durata (giusta o eccessiva rispetto a quanto scritto o all'impegno richiesto? Ci sono troppi tempi morti?)
    6) longevità (mi diverto alla quarta partita o mi annoio già alla prima?)
    7) stesura regole (chiare o incomprensibili?)
    8) scalabilità (un gioco 2-6 è meglio di un 2-4, ma gira bene sia in 2 che in 6?)
    9) corrispondenza col target age (l'età scritta corrisponde alla complessità del gioco o è scritta per attirare un pubblico più vasto?)
    10) costo (è giusto o eccessivo?)
    Almeno chi scrive in buona fede avrebbe meno possibilità di fare omissioni.
    Se poi ad ogni punto, come ho già visto fare, si associasse un valore tra 0, 0,5 e 1, ecco venire fuori un voto (lascio a voi valutare se sia meglio questo "freddo" calcolo o un voto dato dalla propria "emotività").
    Ovviamente questo elenco è solo per dare un'idea.
    fantavir

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  8. Come più volte emerso, e come emerge da un po' tutti i commenti di chi abbia provato ad affidarsi a qualche recensione per decidere se acquistare o meno un titolo, per capire se facesse o meno al caso dei propri gusti, il problema non è nemmeno se ci sia interesse da parte di chi scrive o semplice "incapacità", quanto invece che il risultato è una recensione inutile allo scopo (quando non deleteria).
    E sì che a questo punto i commenti divengono il vero strumento d'intuizione.

    Si possono cercare codificazioni, stili, elenchi, tecniche, format, ma non c'è una formula che possa garantire l'utilità di una recensione se non una combinazione di qualità del recensore, dalla "cultura ludica" (tutti dovrebbero tenere un Ludologo accanto a sé!) all'onestà intellettuale, passando per una serie di caratteristiche necessarie per "essere utile" al lettore.
    E' chiedere molto, forse troppo, d'altra parte però nessuno è costretto a recensire giochi...

    Diciamo che avere uno standard per quanto riguarda i difetti dei giochi (che poi sono quelli che interessano per decidere se andare a vedere un film, entrare o meno in un ristorante, comprare o meno un gioco...), aiuterebbe i più volenterosi ad individuarne e condividerne.
    Come è capitato per le meccaniche (che sì, ancora non sono state percepite con esattezza).

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  9. Spezzo una lancia (e la tiro). In tutti i campi ci sono recensori bravi, meno bravi, in palese conflitto di interesse, incapaci o competenti, prefessionisti o amatori... insomma diamogli pure al ludologo se è il caso, ma non diamogli così tanto addosso al povero goblin, che magari ci prova in buona fede.
    Il problema della tana è che, e non ho mai capito perchè, come prima cosa ti propone LA recensione... invece come prima cosa ci dovrebbe essere la nuda scheda del gioco (come su BGG per dire) e poi si schiaccia un bottone recensionI (plurale) dove uno se le legge tutte e si fa un'idea (e ci sarà pure un recensore di cui fidarsi prima o poi, no?).... ovviamente tutto questo senza censura.

    Comunque scusate, se una persona basa i suoi acquisti solo su UNA recensione, solo su UN voto o UN blog.... sono anche un po' cazzisuoi...
    Però direi senza mbra di dubbio che le categorie sono azzeccate.... ultimamente ho preso molti giavvisto e parecchi dimmerda (io spesso acquisto d'istinto....)

    ___

    Ma il pesce non era per farlo mangiare a chi costruisce il tempio ?

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    1. Come già detto, le recensioni multiple sono un nostro obiettivo da molto tempo e piano piano si stanno finalmente avvicinando.

      Il problema è che nessuno degli sviluppatori della TdG becca soldi per il suo lavoro, perciò è normale che siamo in balia della disponibilità di tempo libero, della volontà delle persone e via dicendo.

      Quando la Tana è nata non era che un sitarello dove un po' di amici cazzeggiavano allegramente... abbiate un po' di indulgenza, mentre cerchiamo di rimetterci al passo ;)

      Fabio

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  10. Bel post questo, da sicuramente di che pensare! Secondo il mio modesto parere, ci deve esser cmq libertà nel dare una propria recensione/giudizio su un gioco. Importante che non ci siano dietro secondi fini. Come hanno già detto, uno per acquistare un gioco, prima deve aver almeno sentito più di 2 campane, ma poi sono fatti suoi se non lo fa.
    saluti
    andrea
    wwww.compagniadeldado.it

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  11. Però passa un messaggio tra le righe di tanti condivisibili, saggi, o comunque considerabili commenti: siccome non mi pagano è giusto che lo faccia a caz*o di cane.

    Be' no.

    Essendo una recensione un servizio verso un lettore (nei casi peggiori anche più di uno), indipendentemente dal fatto che si sia pagati, che si sia professionisti o meno, il fatto di dare informazioni inesatte, parziali o del tutto inventate, è profondamente sbagliato.

    Come se chiedendo la strada a un passante quello vi mandasse in culo al mondo:
    - Ma dove l'hai mandato?
    - 'sti caz*i, so' volontario mica lavoro all'ANAS.

    Che sia per interesse o per incapacità comunque mi hai mandato fuori strada e, come dice un caro collega, sarebbe bene che non dessi informazioni.

    Premiare l'onestà? Quando leggeremo "Ho giocato a 'sto gioco, mi è piaciuto ma non saprei dirvi perché, giacché non so distinguere un pregio da un difetto, come una caccola da un cappero. Però è molto colorato."

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ok sono d'accordo, però devi anche pensare che è Internet a funzionare così: siamo in contatto con le opinioni di milioni di persone (anche se ovviamente nel nostro settore sono molte meno) non tutte ugualmente attendibili ed è risaputo che la prima regola dell'informazione su internet è che devi verificare le fonti! Io credo che sia meglio avere un sito dove si può trovare l'opinione di tutti, piuttosto che quella di pochi eletti decisi (arbitrariamente) dallo staff. D'altronde abbiamo già detto molte volte che un'idea uno se la fa non solo dalla recensione, ma anche dai commenti e dal forum, perciò direi che non c'è un vero disservizio all'utente, no?

      Comunque tutto 'sto discorso alla fine sta diventando piano piano sempre più astratto; il punto è questo: se qualcuno di voi (o chiunque altro) ha un'idea CONCRETA e FATTIBILE su come si può migliorare il servizio che la TdG eroga col suo portale, ben venga, siamo sempre più che aperti ad ogni tipo di consiglio e collaborazione; altrimenti tanto vale chiudere qui il discorso, prima che si finisca a parlare di aria fritta ;)

      Saluti e di nuovo complimenti per il blog.

      Elimina
  12. Cari blogger del puzzillo,
    ora mi chiedo: esisterà sulla rete almeno una recensione fatta bene?
    Potete linkarne qualcuna?
    Grazie

    PS: ovviamente sono escluse quelle presenti su questo sito :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. immagino sia la risposta alla prima domanda (esistono?)
      per la seconda? (link?)
      non vorrai mica darmi info incomplete :)

      Danke

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  13. Per non offendere nessuno degli esclusi in Italia, prendo a esempio un sito ammerigano: http://opinionatedgamers.com/ mi pare *in generale* fatto piuttosto bene; le recensioni spiegano il gioco, elencano pregi e difetti, mostrano foto e mostrano le opinioni motivate (anche molto diverse) dei vari recensori.
    Inoltre, al posto del misero voto c'è una scala di valori:
    I love it! / I like it / Neutral / Not for me
    così si evitano anche polemiche sterili tipo "hai messo 3 quando valeva almeno 4!", perché nessuno può dire "hai messo Not for Me quando a ME piace".

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  14. Esempio, da quel sito, di recensione di un gioco che in generale non è piaciuto, ma con qualche autore che scrive "nonostante QUESTI difetti a me è piaciuto lo stesso PERCHE'...".

    http://opinionatedgamers.com/2012/01/24/review-of-tschak/

    RispondiElimina
  15. Mamma mia che serietà oggi. Un tempo si veniva qua solo a leggere trollate, ironia e sparate assurde ed ora sembra il ritrovo della cricca Italiana del gamer reviewing ... forse il Ludologo ha dato una svolta seriosa al sito ? Non è che vieni a postare anche sul mo blog che magari così qualcuno lo legge ?

    Io sulla Tana ho fatto 79 recensioni (sul cui valore non mi dilungo perché é già stato più volte ribadito su questo sito: di alcune se interrogato negherò fino alla morte la paternità!) e oltre 450 commenti ... e ho scritto anche molti pezzi su Opinionatedgamers.com (che davvero apprezzo) ... il problema è che per come è impostato ora TdG la recensione sembra qualcosa di ufficiale, di prezioso e prestigioso: quel che il sito dice ufficialmente su un gioco (è lì, unica, statuaria, sempre lì, immutabile) mentre i commenti (in cui spesso davvero si alternano inguardabili manipolazioni e perle di saggezza) sembrano un po' buttati lì. E ci sono, recensori bravi e recensori meno bravi, recensioni guardabili e recensioni impresentabili ...

    Scrivere una recensione secondo me rimane (e deve rimanere) l'espressione del proprio parere su un gioco: una produzione personale di cui l'autore si assume oneri ed onori ... io la penso così ... non vuole essere una guida agli acquisti e se leggendo una mia recensione decidete di comprare un gioco che vi fa schifo e che mai avreste comprato non è colpa mia (ma magari segnalatelo all'editore che non gli venga in mente di premiarmi per questo!) ... Su OpGamers il fatto che di opinioni si tratti è evidente perché il sito è nato proprio come un sito di opinioni ed il confronto tra i diversi punti di vista è evidente sin da subito ... un po' come pionieristicamente si tentò di fare con i dialoghi di ILSA ...

    In ogni caso alcune locuzioni emerse in questo posto sono geniali ... se sono farina del sacco de il Ludologo davvero complimenti! ... se sono citazioni colte, metterei anche l'autore ... perle come "potrebbe risultare un po' freddo" o "qualche perplessità sulla longevità" sono geniali ed entreranno a far parte (se già non lo sono) del mio repertorio ... ne chiederei una di analoga eleganza e portata per il Dimmerda ... quando mi capita recensire giochi di quella portata mi trovo spesso a corto di locuzioni adeguate al contesto ...

    Buon gioco
    Il Ludologo
    (quello che purtroppo non pubblica su questo sito nonostante abbia provato più volte a lisciarmi la redazione ... ma i cui articoli seri scritti altrove a volte riescono comunque a strappare moti di ilarità!)

    PS. ero di fretta ed ho abusato di puntini ... no me ne vogliate!

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  16. Be', facile: "Dimmerda" = "Consigliatissimo agli amanti del genere".

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  17. Qualcuno ci chiede un suggerimento per migliorare un eventuale sito in cui siano presenti recensioni completamente amatoriali.

    Ci proviamo, ma solo per spirito di alcol, che per chiedere suggerimenti a noi ne merita davvero dosi massicce.

    Prima opzione - non scrivere recensioni. (Questa appare senza dubbio la più efficace).

    Seconda opzione - se si tratta di uno strumento comunitario, piuttosto che una recensione (o due o tre...), si potrebbe limitare l'apporto comunitario ad una serie di liberi commenti in calce ad una semplice scheda del gioco (che già sugli elementi base si fa una certa confusione).

    Terza opzione - (più idonea a testate e riviste) scrivere recensioni bene.

    Per quanti richiedano invece indicazioni più specifiche ci sentiamo di deluderli a pieno: non ce ne sono. Ognuno scrive come scrive, proprio come i giornalisti o gli scrittori.
    Ma proprio come questi è possibile seguire delle linee guida fondamentali per evitare almeno di passare da bimbi caduti dal pulmino giallo della ludologia. Ad esempio conoscere l'argomento di cui si tratta, sapete, cose come conoscere i giochi, distinguere le meccaniche, riconoscere gli elementi del game design, individuare i difetti a prescindere dai gusti, avere il buon cuore di scriverli sempre... cose così.

    Perché non lo facciamo noi? Perché siamo pippe clamorose.

    Roba da F.U.C.K.

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  18. Sembra però, che uno che scrive una recensione abbia su di se una responsabilità sugli acquisti degli altri e per me non deve essere così. Nel nostro piccolo, pubblichiamo solo recensioni di giochi che ci piacciono e cmq scriviamo sia pregi che difetti. Sono dell'idea che non si debba leccar il sedere a nessuno, ma nemmeno dover esser per forza troppo severi.
    saluti
    andrea

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    1. E' così.
      O, almeno, è così se poi la tua recensione finisce, fissa, immortale, unica, ed immutabile (pure escano altre versioni del gioco a distanza di decenni, vedi "Gloria a Roma"!) nella scheda del gioco.
      Se, invece, come in BoardGameGeek, ti fai il tuo thread seminascosto nel forum del gioco, dove puoi scrivere le tue cose come ti pare, allora puoi anche scrivere le più becere minchiate.

      Ma qui la colpa è l'incapacità degli omuncoli verdi di gestire un qualcosa di un minimo professionale e che non sia il "circoletto degli amichetti dove noi portiamo la palla e quindi decidiamo noi chi fare giocare e come.. gne gne".

      Buon ReCESSImento

      Il Recensologo,
      Opinion Leader

      Prof. in Recensologia all'istituto propedeutico per Ludologi di Secondo Dan

      Ricevimento in Piazza D'Armi il mer/ven dalle 16.30 alle 18.30
      Ufficio 3/c, Ludoville

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  19. Ciao Andrea, credo che tu abbia centrato, come già era stato fatto, il problema.
    E' esattamente come dici. Ma al contrario.

    Chi pubblica una recensione, a parte appagare il proprio ego, sta pubblicando CONSIGLI PER GLI ACQUISTI. Fine.

    Consigli o sconsigli, per i più bravi entrambi, a seconda dell'eventuale lettore.

    Ora, non so chi siate "voi", ma già il fatto che scrivi solo di giochi che ti piacciano direi che ti fa decisamente pendere da una parte. Ne ho letti di difetti in giro, ad esempio per Ninja Shadow Forged è stato scritto:
    "Uso delle bustine protettive quasi d’obbligo. Non troppo azzeccata la colorazione su toni di rosso degli svantaggi che, se da un lato aiutano a identificare immediatamente che si tratta di penalità, dall’altro fanno sembrare tutte uguali quel tipo di carta".
    Ora, il recensore potrebbe dire "visto? Ho scritto i difetti".
    Sì, no.

    Non è questione di essere severi, è questione di sapere cosa diamine tu stia facendo. Se davvero scrivi a caso, senza importanza, senza fini (e probabilmente senza nozioni), be', non scrivere. Se scrivi una RECENSIONE stai recensendo un gioco, stai dando indicazioni ai lettori sul gioco e sul suo eventuale acquisto.
    Vogliamo scrivere? Nessuno ci costringe, quindi prendiamoci le nostre f*****e responsabilità.
    No, non è accettabile l'infantile "ma io scrivo tanto per", anche noto come "apro bocca pe' daje fiato".

    Ne ho sentite davvero di ogni, per giustificare il malfatto di questo tipo di attività, compreso "ma così è la rete", come a confermare "certo che è una merda, non c'è controllo".

    E non sfioro l'argomento "scrivo per interesse", che giustificare un cattivo lavoro con "non lo faccio per interesse, è proprio che non sono capace" basta e avanza.

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    1. Bello, ma la tua è un'utopia, quasi quanto il socialismo reale.
      Luzzato Fegiz non sa di musica, non sa scrivere, non ascolta i dischi e non va ai concerti eppure recensisce di musica da 30 anni sul Corriere della Sera.
      Questo perchè, per me, è un totale idiota, ma per altri evidentemente no.... non trovo giusto tarpare le ali a chicchessia.... ovviamente è giusto anche recensire le recensioni e far notare che, secondo te, quello non è capace a recendire, ecc..... dopotutto siamo in democrazia e c'è libertà di parola (e delle conseguenze che questo comporta per ognuno ovviamente)

      PuffCiao

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    2. La libertà di parola non è la libertà di dire cazzate a vanvera. Mollica parla di film al TG ma non c'è un cinefilo uno che se lo caghi di striscio, alla fine la credibilità, almeno fra chi ha abbastanza cervello e voglia di conoscere, uno se la fa dicendo la verità piuttosto che tacendola.
      Poi, se vi piacciono la favolette della fata paracula, liberi di ascoltarle: in democrazia a quanto pare c'è anche libertà di essere presi per il culo.

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    3. No, libertà di parola comprende anche assolutamente e sicuramente la libertà di dire cazzate.
      Occhio che libertà di parola non vuole dire non subire le conseguenze di quello che si dice.... però non si può vietare di dirle.
      Questo blog è un perfetto esempio di questa mia affermazione.

      ...che è meglio!

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  20. bell'articolo lo considererò per migliorare quello io faccio, divulgare... non demordete ragazzi, far discutere è sempre divulgare anche se a prima lettura sembra solo che avete un Carattere DiMMerda!! ;) ciao ciao

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    1. E' lo stesso errore che si fa con le recensioni, il fatto che abbiamo un carattere Dimmerda (che è vero) non vuol dire che il gioco di cui scriviamo non abbia davvero dei difetti.
      A prima lettura poi... chi lo leggerebbe due volte?

      Ciao e buon divertimento!

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  21. Ciao Puzzillo, non ho specificato il NOI in effetti, chiedo venia. Noi siamo un gruppo di oramai ultratrentenni che gioca da un po' di tempo a giochi di ruolo e boardgame e che qualche anno fa ha deciso di aprire un blog per scrivere recensioni e altre cose più o meno divertenti. Il fatto che nel mio blog io scriva una recensione non mi deve secondo me farmi sentire in obbligo e darmi la responsabilità di scrivere una recensione fatta con i crismi, uno perchè chi è poi che giudica questa cosa e due perchè non sono un professonista. Poi sono d'accordo con il vostro ragionamento che non è giusto nemmeno scrivere recensioni Dimmerda (come dite voi), però la libertà di far discutere e di dare comunque un proprio parere lo ritengo innegabile.
    Saluti
    andrea
    www.compagniadeldado.it

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  22. Puffo, Andrea, etc. - Mi spiego meglio, senza offendere nessuno:

    Sento parlare di questo nuovo Ninja Shadow Forged, vado a leggere la recensione e ci trovo che gli unici difetti sono "Uso delle bustine protettive quasi d’obbligo. Non troppo azzeccata la colorazione su toni di rosso degli svantaggi che, se da un lato aiutano a identificare immediatamente che si tratta di penalità, dall’altro fanno sembrare tutte uguali quel tipo di carta".
    Allora lo compro.
    Poi lo gioco.
    Allora posso dire che chi ha scritto quella recensione è una emerita testa di c***o, che per soddisfare il proprio ego nello scrivere pubblicamente la propria ignoranza e incapacità di giudizio mi ha indirizzato ad un acquisto sbagliato?

    No, perché sono una persona educata e anche se lui mi prende per il culo io non posso offenderlo. Ma anche ammettendo che (come nessuno dei recensori) egli accetti questa critica, vi sembra davvero il sistema giusto?

    E' vero, per fortuna non esistono leggi che impediscano di mentire pubblicamente, e badate, non intendo "esprimere gusti diversi", ma proprio mentire, o al limite omettere. Però non è che debba esserci per forza una legge per evitare di fare qualcosa di sbagliato no?
    La domanda è semplice, basta porsela un attimo prima di iniziare un'attività: "perché?".
    "Perché lo sto facendo?" Talvolta più indicativamente "Per CHI lo sto facendo?".
    E siccome lo stai facendo col culo, perché "non sono esperto, lo faccio tanto per apparire", oppure "così mi mandano i giochi a casa", NON LO STAI FACENDO PER ME, utente della recensione, quindi io, utente, dico che non dovresti scrivere, che il tuo lavoro è solo un'altra cacca da schivare sul marciapiede che porta alla verità (o almeno qualcosa che ci somigli).

    Questo detto, è giusto che ognuno sia libero di scrivere, altrimenti non ci sarebbero nemmeno quelli che scrivono le cose per bene e onestamente, però libertà non è obbligo, poter scrivere non significa dover scrivere, si può evitare, ecco, senza aspettare che arrivino abbastanza proteste da essere costretti a smettere (un po' come le truffe, per intenderci).

    Perdonate le parole brutte, ma erano per rimanere in tema.
    Un salutone.
    A volte penso che il disgusto per la degenerazione civil-politica mi stia permeando fino agli ambiti ludici...

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    Risposte
    1. OK.... siamo più o meno d'accordo....



      e se ci mettessimo un disclaimer ? (Occhio che ho scritto queste recesioni, ma sono un po' incapace, non comprate i giochi basandovi su queste mie storielle... ecc...) :)

      ahahahaha

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    2. Eh, mica lo so, poi potremmo metterci a discutere di quanto i lettori siano allergici a disclaimer, presentazioni, FAQ e regolamenti...

      Però si potrebbe provare, un'autocertificazione qualitativa, come il Mutandari di Guzzanti e la sua firma "sono una pippa", grande onestà intellettuale.

      Comunque, come qualcuno ha detto anche qui, la verità è che il pubblico è il metro per il servizio, e questo la dice lunga sulla qualità del pubblico italiano ludico (e non solo).

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  23. Beh cmq rimane il fatto che questo post, mi è piaciuto perchè ha aperto una bella discussione. Nel ns piccolo cercheremo sempre di star attenti a far delle recensioni neutrali e migliori possibili.
    Alla prossima
    Andrea
    www.compagniadeldado.it

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