(di Mr White Bishop)
Titolo: Le Case della Follia
Anno: 2011
Autore: Corey Konieczka
Editore: Fantasy Flight Games (ing), Giochi Uniti (ita)
Tipo: gioco di ruolo per negati con tante miniature
Genere: tortura cinese
Tema: lovercraftchtuloide
Meccanica: uno contro tutti, tutti contro uno
Numero Giocatori: 1 sadico aguzzino + 1-4 masochisti
oppure 1 zerbino + 1-4 gianburrasca
Durata: variabile in base alla resistenza alla tortura
da parte dei giocatori
Difficoltà: 3/5
Dipendenza dalla lingua: Chtulhu fnt'hangh
chtul'shoilyym tzabboth
Illustratore: Burdett e Ludvingsen, reduci da una
spedizione al Polo Sud dove tra le altre cose hanno disseppellito i resti di un
Segugio di Tindalos
Tutto si può dire di Le Case della Follia (e tra poco
lo faremo) tranne che non sia un gioco onesto. Lo dimostra infatti fin dal
titolo, che si riferisce alle case degli acquirenti del gioco...
Proseguendo un filone inaugurato tanti anni fa dalla
MB con Heroquest, e che amichevolmente chiameremo "giochi di ruolo per
negati", che si caratterizza dal prendere un gdr, togliere le parti
interessanti e rimpiazzarle con dei pupazzetti in plastica e tanta simpatia, la
FFG anche quest'anno è riuscita ad accalappiare numerosi gonzi con la stessa
tecnica usata in passato per vendere videoregistratori nelle piazzole degli
autogrill della Milano-Roma: metti un mattone dentro una scatola appariscente ed
il tuo cliente penserà che ci sia davvero dentro qualcosa di valido, dato che
la scatola pesa.
La filosofia di questo Case della Follia è semplice.
Come nei migliori e peggiori gdr c'è un tizio, che tutti chiamano master ma che
i regolamenti si divertono a definire ogni volta nelle maniere più assurde:
direttore di gioco, arbitro di gioco, demiurgo, povero imbecille, il giocatore
con meno vita sociale all'interno di un gruppo che già considera un evento
mondano prendere il cappuccino al bar, ecc... insomma questo tizio ha il
compito di presentare agli altri giocatori un'avventura, gli altri di farne
uscire vivi i propri personaggi, solitamente afflitti da manie suicide.
Esistono, com'è noto, due tipologie di
demiurgo/master/direttoredigioco/poverocristo: lo Zerbino ed il Bastardo
Definitivo. Le Case della Follia riesce perfettamente nella sua missione:
essere una tortura insostenibile qualunque dei due tipi di master vi sia
capitato in sorte.
Dopo aver aperto lo scatolotto infatti, ed essere
rimasti in ammirazione di quintali di plastica scolpiti talmente bene da poter
essere ospitati all'interno del Museo degli Orrori Moderni di Miskatonic, è il
momento del setup. In questo tipo di giochi, quasi tutto il setup spetta al
poverocristo.
Se è uno Zerbino, solitamente gli ci vuole una
quantità di tempo vicina ad infinito. Mentre attendete, potete tranquillamente:
- guardarvi la terza stagione di Lost con il commento
dei registi e degli sceneggiatori, improvvisando dei dibattiti stile cineforum
sui fermo immagine più interessanti
- correre la Maratona di New York (inclusi il viaggio
di andata e quello di ritorno)
- leggere la biografia di Matusalemme, con note a
margine
- Portarvi avanti in un match di Lupin III, ma facendo
tutti quanti Zenigata
Nel frattempo, lo Zerbino avrà preparato il tabellone,
predisposto gli indizi, distribuito i materiali e nei casi più gravi di
zerbinite avrà anche allestito un rinfresco per dodici persone e scelto la
colonna sonora d'atmosfera per la serata.
Se invece vi è capitato un Bastardo Definitivo, vi
costringerà a:
- defustellare tutto il materiale al posto suo usando
una forbicina per unghie taiwanese ed applicando punizioni corporali per ogni
tassello non defustellato correttamente
- guardarlo mentre predispone le trappole letali per i
vostri personaggi, il tutto mentre sghignazza sadicamente (nei casi più gravi
canticchiando come il Dr. Horrible).
- rifornirlo di cibo e bevande, dato che lui è
impegnato nel setup.
Sono stati riportati casi di Bastardi Definitivi che
soffrendo di eiaculazione precoce hanno raggiunto l'orgasmo durante il setup
del gioco, pensando mentalmente alle efferatezze in serbo per i personaggi.
Un plauso al regolamento: in perfetto stile FFG, è
stampato in libretti multipli e con pagine sottosopra, cosparso di boxettini
sparpagliati per la pagina per meglio confondere il lettore, per venirne a capo
bastano una laurea in crittografia ed una in fisica teoretica, a parte questo è
molto chiaro.
Descrivere l'esperienza di gioco è davvero complicato,
almeno per chi ha mezzi espressivi limitati come il sottoscritto.
E' come giocare ad un grosso libro-game di gruppo,
dove nessuna scelta è veramente rilevante e solo il master ha una vaga idea di
quello che sta succedendo. Esiste un'opzione, in teoria interessante, per variare
lo stesso scenario, dando svolgimenti diversi a partite che partono dalle
stesse premesse. E' vero che nessuno sano di mente potrebbe pensare di fare due
partite in vita propria allo stesso scenario di questo gioco, ma è anche vero
che, in primo luogo, nessuno sano di mente se lo comprerebbe, quindi forse la
cosa può davvero avere un suo senso.
Nelle mani di uno Zerbino, l'impressione sarà quella
di essere tenuti per mano da una mamma apprensiva durante una visita di sei ore
ai mercati generali. Non capirete quasi nulla di quello che
succede, ma la mammina amorevole avrà l'accortezza di
non farvi cadere nei tombini aperti, vi raccomanderà di non accettare caramelle
da cultisti sconosciuti e vi proteggerà dai cattivoni.
I giocatori, quando si rendono conto che il direttore
di gioco è uno zerbino, si divertiranno nel fare tutto il possibile per mandare
a puttane l'investigazione, non potendoci andare loro. I personaggi quindi
commetteranno tutte le stupidaggini che nei film horror solitamente ne
decretano la morte entro un paio di inquadrature: allontanarsi da soli per
indagare, cercare eroicamente di combattere da soli un gruppo di zombie armati
della gamba di un tavolo, dichiarare a voce alta "anche questa volta
l'abbiamo scampata" eccetera.
I mostri, nelle mani dello Zerbino, si esibiranno in
un repertorio degni di Paperissima: faranno sempre il minimo dei danni,
inciamperanno nei nani da giardino, perderanno per strada armi, movimenti ed
attacchi speciali, si accasceranno moribondi al primo taglio di striscio.
Nelle mani di un Bastardo Definitivo, il gioco prende
un po' più vita: i personaggi vengono decapitati, squartati, decerebrati, arsi
vivi e spezzettati in mille modi, senza che i giocatori possano fare nulla per
impedirlo. Il bilanciamento del gioco infatti ricorda quello della Costa
Concordia: totalmente su un lato. Dopo un paio d'ore di questo trattamento, di
solito i giocatori tentano nell'ordine:
- di corrompere il Bastardo Definitivo offrendo in
cambio cibo, denaro, favori sessuali di vario genere, la casa, il proprio
figlio primogenito, la propria anima.
- il suicidio ingoiando alcune tra le miniature
presenti nel gioco
- di invocare veramente Chtulhu o Yog-Sototh causando
la fine del mondo come lo conosciamo.
Inutile dire che nelle mani di un BD i nemici
attraversano pareti e porte sbarrate con serrature in titanio, dispongono
dell'arsenale di un piccolo stato postcomunista ed in generale dimostrano
un'attitudine al massacro degna di Freddy Krueger nei suoi momenti migliori.
In entrambi i casi, il regolamento è tale da impedire
la conclusione della partita prima di 4-5 ore di agonia: come una lunga seduta
da un dentista sadico.
Nota sui minigame che vorrebbero rappresentare lo
sfoggio di capacità deduttive e di ragionamento da parte dei giocatori - come
potete intuire è una battaglia persa in partenza - sembra il tentativo di
rifare "le avventure del prof. Leyton" con due pezzi di spago e del
cartoncino sagomato male. Per farne una cosa decente, ci voleva McGyver, così
com'è aggiunge una micromeccanica noiosa ad una macrostruttura pallosa, un
centro perfetto.
Mi sento comunque di consigliare il gioco al Black
Pawn (nei panni, che gli vengono naturali, del Bastardo Definitivo) ed a tutti
gli altri appassionati di pratiche sado-masochistiche, un po' meno a chiunque
altro...
PRO: tanta plastica, tante carte, tanta roba.
CON: farsi
infilare stuzzicadenti appuntiti sotto le unghie da un ex agente della Stasi è
più divertente e soprattutto più breve, e non devi nemmeno pagarlo
settantaepiùeuri, lo fa gratis.
Questo rappresenta la tipologia del gioco che io ho sempre odiato cordialmente e condivido in pieno questa recensione. In genere quando vedo miniature unite a setup lunghi preferisco alzare i tacchi e andare. :D
RispondiEliminaComunque se il master è un bastardo definitivo i giocatori devono essere un po' masochisti per giocare.
Io l'ho giocato con un custode "normale" che ha preparato il gioco prima del nostro arrivo, che ci ha spiegato le poche regole del gioco e che ci ha fatto divertire giocando in maniera corretta.
RispondiEliminaio e miei amici lo abbiamo provato, gioco divertente, dal punto di vista del giocatore poche semplici regole, il custode si è smazzato a preparare l'avventura una mezz'ora prima.
RispondiEliminain 3 orette siamo morti vero, ma perchè il nostro "guerriero" mancava sempre il bersaglio, tranne quando "maledetto" prendeva noi
Fra
L'unica partita che ho fatto (da giocatore) è stata con lo scenario "Il ragazzo con gli occhi verdi" il cui set-up della mappa sul libretto di istruzioni è clamorosamente sbagliata!!! All'inizio avevamo un sospetto ma essendo tutti alla prima partita ci siamo fidati... alla fine ci sarebbe piaciuto appendere per le palle l'editor di Giochi Uniti (che a quanto pare non ci ha mai giocato).
RispondiElimina@ Anonimo (bel nome, tra l'altro) e @ the monelli...
RispondiEliminama non penserete mica che le recensioni che scriviamo qui siano serie? Lo so anche io che con un master "zerbino" i giocatori si possono pure divertire maramaldeggiando... state sicuri che se aveste giocato in maniera corretta avreste iniziato a piangere dopo venti minuti :P
Concordo in pieno con la "recensione", la quale sarà anche scherza...ma dal mio punto di vista è tutto vero.
RispondiEliminaA "Le Case della Follia" diciamo in coro: "ANCHE NO".
Aledrugo1977
Oh, meno male. Temevo fossi uno dei pochi a vederlo come un grosso guscio semivuoto. Che poi, ok, tutte le uova son semivuote, ma non state a sottilizzare adesso. Notavo che anche nel topic sulla TDG "I giochi che vi hanno deluso nel 2011" è citato più volte.
RispondiEliminaE nessuno che commenti i quasi capezzoli della foto.
RispondiEliminaPerché sono tutti andati su Google a cercare la gallery originale.
RispondiElimina@paradroide
RispondiEliminaE' vero!!! E' la prima cosa che ho fatto.
E quindi deduco che Mr. P. sta per... uhm...?
RispondiEliminaI commenti non si riferivano forse a quelli? Davvero parlavate del gioco?!?
RispondiEliminaE poi perché sono sempre l'ultimo a venire a sapere le cose? Come diamine si risale alla fonte di queste immonde visioni?
Themonelli - trattasi di master zerbino.
Basta usare Google 2 secondi. :)
RispondiEliminahttp://www.tumblr.com/tagged/luscious-suicide?before=1323824705
Ok, "usare Google", lo metto in lista tra le cose da imparare subito dopo:
RispondiElimina- educazione
- leggere
- scrivere
- relazionarmi con le persone
- relazionarmi con le donne
Gioco squallido. 3/4 serate riproposte da un amico che l'ha comprato e giocato come custode. gran divertimento (sadico) per lui, gran rottura di m.....a per noi investigatori. Mai più!
RispondiEliminaScuoto la testa con fare rassegnato...
RispondiEliminaMa dico io, questo no?
http://www.stratelibri.it/catalog/product_info.php?products_id=1734
Praticamente stesso gioco, ma divertente (che non è differenza da poco) e con una preparazione drasticamente minore XD
Usatelo esattamente come usereste un gioco da tavolo qualsiasi (parlo di Monopoli o Arkham Horror) e starete a posto.
Costa anche di meno! XD
Che volete di più? (a parte le tette di Luscious u_u )
"Usatelo esattamente come usereste un gioco da tavolo qualsiasi (parlo di Monopoli o Arkham Horror) e starete a posto."
RispondiEliminaNon avrei potuto dir meglio.
una recensione non troppo democratica :-)
RispondiEliminaLe recensioni non sono mai democratiche. Sono arbitrarie.
RispondiEliminaPossono essere demagogiche, promozionali, denigratorie, ma mai democratiche: sono sempre il punto di vista di un singolo, e in qualche modo il gusto di quel singolo (sia esso reale o simulato) emerge sempre.
Mo' ci manca pure che tocca fare le recensioni col contraddittorio... per quello ci sono i commenti, no?
RispondiEliminaE... la democrazia è sopravvalutata.
Comprato e giocato, da giocatore ti appalla meglio un sano gioco di ruolo, zero plastica e tanta fantasia.
RispondiEliminaMa la plastica è la plastica, serve proprio a sostituire quello!
RispondiEliminaCi ho giocato due volte e il custode ha fatto lo zerbino solo perché siamo arrivati a casa sua con tutto il gioco già pronto, quindi tutto questo ironico e inutile discorso sul setup va a farsi friggere. Per il resto ha giocato normalmente e sul filo ha vinto di poco.
RispondiEliminaLe critiche sul fatto che è un brutto gdr sono argute, visto che non è un gdr. Come se io dicessi che xfiles è brutta come telenovela. Il regolamento credo sia il più chiaro degli ultimi anni, in ogni caso vi consiglio di giocare a "Brivido", regolamento semplice, c'è la plastica, vuoi mettere poi che c'è il teschio luminoso? E' il gioco per voi.
X-Files non è male, come telenovela.
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