domenica 23 ottobre 2011

Rapinato - Drako


Cimentarsi nella produzione di un gioco per due giocatori in un mondo di gente che ha provato cose come Magic o Twilight Struggle è come provare ad uscire con una ragazza dopo che sia stata con Brad Pitt e Viggo Mortensen: l’unica alternativa è la sorpresa. Al più la simpatia.

Ma i polacchi della Portal non si fanno certo scrupoli, come adolescenti scanzonati che non pensano al domani dopo non aver pensato nemmeno all’oggi, mentre ignorano completamente l’ieri, si presentano con questi trenta minuti di plancetta esagonata in perfetto stile Neuroschima, due mazzetti di cartine, un drago e tre nani. Come presentarsi alla fiera delle vanità con un berretto da baseball.

L’abilità meccanica del gioco, che prevede la vittoria del drago per sfinimento dei nani o dei nani per uccisione del drago, sta nella composizione dei mazzi di carte di ciascun giocatore, squilibrati e dosati in maniera tale da riuscire, senza pesare sul giocatore, la cadenza di attacchi, difese e movimenti.
Particolari, come orecchini di cocomero, sono i ruoli dei giocatori: il giocatore nanico gestisce tre personaggi dalle abilità diverse ma che condividono le carte e le azione, mentre il giocatore Drako deve badare soprattutto a gestire le proprie azioni per evitare le manovre di accerchiamento (et ammazzamento) dei nani.

Il risultato è uno sfizioso panino che nulla ha a che vedere con un piattone completo né con un ripetibilissimo snack, ma che può appetire quelle coppie di giocatori che non se la cavano in cucina come in ludoteca, anche e soprattutto per una grafica anonimamente azzeccata come un coccodrillo ad una zampa, ossia molto meglio della maggioranza di titoli presentati quest’anno dai numerosi concorrenti, e per  una componentistica altrettanto essenziale quanto indovinata.

Drako, come pochi altri, ha il pregio di concedere esattamente quel che promette, nulla di più nulla di meno, solo i 25 euro del prezzo di vendita lo pongono al di sopra delle produzioni in linea con i più recenti rapporti qualità/prezzo. Quello e l’essere un titolo per due persone. Mentre decidete se ne valga la pena mischio il mazzo verde/nero…

5 commenti:

  1. Massacrate giuochi a destra e a manca e salvate 'sta porcheriuola?
    Si, la grafica è godibile ma guiocarci annoia a morte un minuto dopo il tutorial, e per 25 euri quattro miniature plasticose sono un pochino poco, solo Battlelore osa tanto.

    RispondiElimina
  2. Mah, Matteo, io sono d'accordo con te, secondo me Drako non è nulla di più di un filler vestito con abiti banali, ma al Puzzillo è piaciuto (vagheggiava qualcosa tipo "il sistema di muoversi è meno male", ma forse era ubriaco) e mentre lui scriveva io stavo vomitando sulle scatole di Nefarious. Se mi capitano dieci minuti liberi, ti prometto che ti vendicherò.

    RispondiElimina
  3. Ok, non ricordo cosa ho scritto e non ho certo intenzione di rileggerlo, ma se questo è il messaggio giunto, devo essermi espresso male.

    Uscito dalla serie di visioni onirico-nauseanti di Nefarious e Mr Shark Drako è stata la prima "cosa colorata" sulla quale riposare gli occhi. E nonostante ciò non l'ho preso.

    Ma la "paraculata" con cui hanno gestito il sistema di movimento ha un suo perché: perché era facile.

    RispondiElimina
  4. Beh, si, è facile faile.

    RispondiElimina
  5. Decisamente facile, si.

    RispondiElimina

Il sistema ci mostra il tuo IP, pensaci quando ti viene in mente di offendere qualcuno o infrangere qualche legge.