lunedì 29 agosto 2011

Notre Dame - V.M. 3

Titolo: Notre Dame
Anno: 2007
Autore: Stefan Feld
Editore: Ravensburger (ted)
Tipo: gioco da tavolo
Genere: carte fortunate
Tema: medievale
Meccanica: draft, piazzamento lavoratori
Numero Giocatori: 2-5
Durata: 60-90
Difficoltà: 2/5
Dipendenza dalla lingua: nulla (regolamento)
Illustratore: Harald Lieske

IMMAGINI

Dall’autore che ci stupì e ci stufò con il prodigioso Rum e Pirati non mi sarei aspettato più che un banale giochino di draft in cui si tenti di tirar su la cattedrale di Notre Dame. E invece ancora una volta Stefan mi stupisce con un banale giochino di draft in cui si tenta di tirar su la cattedrale di Notre Dame. Prodigioso.

In verità ancora una volta il nostro sottostimato autore è stato in grado di rendere una meccanica sempliciotta un meccanismo piuttosto divertente, collegandola ad una funzione ludica alla portata del più misero babbano (e lo dico senza sapere di cosa io stia parlando).

Feld ha così portato un punto a favore del creazionismo “vedete, nulla evolve, era tutto già così, solo mischiato diversamente”.

Non solo, per venire incontro alle nostre capacità mentali, il draft alla base del gioco è realizzato in modalità ridotta: tre carte alla volta, di cui solo due da utilizzare; e senza grosse preoccupazioni sul come utilizzarle: ogni carta piazza un cubetto in uno dei propri quartieri, concedendo un bonus. Con questi bonus dovete cercare di vincere la partita.

Sì, voi, Feld ha espressamente dichiarato di non poter passare casa per casa a fare anche questo, nonostante le pressioni dell’editore.

La presenza di alcuni personaggi con poteri speciali, una sorta di X-men del 1200, vi aiuta, dietro oculato compenso, a raggiungere lo scopo concedendovi un’azione serena e variabile alla fine di ogni turno. Questo è il massimo che trovate di esterno al tabellone componibile, realizzato con un certo gusto geometrico per avere un “effetto rosa” attorno al centrale tassello rappresentante Notre Dame con un qualsiasi numero di giocatori. Ovviamente l’unico effetto decente si ha con cinque partecipanti.

Sempre per non complicare il gioco i bonus dei quartieri sono molto semplici e diretti nonché, in poco meno della metà, molto poco utili, una sorta di riempitivo autolimitante, un bibitone anti fame applicato alla voglia di strafare dei giocatori. Un volta tanto non parliamo di effetto puramente lassativo.

Fatto sta che dopo un’ora di limitazioni e semplici scelte raramente di particolare acume strategico, l’impressione è quella di essere un bimbo in una piscina di palle colorate*, puoi agitarti quanto vuoi, tutto è realizzato attentamente perché tu non possa farti male. Niente invenzioni e niente costruzioni (a parte la cattedrale, che per altro tende a passare spesso in secondo piano), gioca e basta.

Questo andrà bene per un po’, e anche se ovviamente gente semplice potrebbe stare “a mollo” per giorni, una persona più vicina alla teoria evoluzionista presto noterà la necessità di uscire a conoscere il mondo, sbucciandosi un ginocchio o giocando a qualcosa per grandi. Ciò non toglie che anche una volta cresciuti non abbiate la comprensibile tentazione di fare un bel tuffo in quella coloratissima* piscina.

PRO – semplice, soddisfacente, breve.

CONTRO – limitatamente ripetibile, gode di lunghi intervalli dati da altri giochi, grafica non propriamente invitante.

LA GUASTAFESTE DICE – “giochino da donne.”

NOTE – *colori non compresi.


3 commenti:

  1. Il tuo mestiere NON è quello di fare recensioni, lascia perdere !!!

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  2. Al di là del fatto che temo ti sia sfuggito l'altra parola (di due) del titolo, ma pazienza, ormai ci siamo abituati, sarei curioso di sapere il perché di questa forte affermazione. Sapresti indicarmi qualcuno che fa "bene" il "mestiere" di recensore?

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  3. Intanto è colpa vostra perché FUORILEGGE dovreste scriverlo più grande, luminoso e colorato.
    Poi, tutte le recensioni su la Tana dei Goblin sono fatte bene, equilibrate e senza che ci siano dietro interessi di parte o amicizie; gli scudetti della Juventus sono tutti meritati e Berlusconi è alto e onesto.

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