mercoledì 20 luglio 2011

Sfide - Carcassonne VS Lungarno

Come promesso, eccomi qua con due amici tedescoidi pronti a prendersi a legnate sulle gengive.

Carcassonne si presenta all’appuntamento forte dello ziliardo di copie vendute, di uno Spiel des Jahres e di un’altra mezza dozzina di premi. Una specie di colosso ludico, una pietra miliare dell’eurogame, un macigno sul cuore di molti giocatori. Quante ore passate a bestemmiare perché la tessera col castello fatto a Z mutilata non vuole uscire! Gli ingredienti magici di Carcassonne sono quattro: tema medievale, piazzamento tessere, piazzamento omini e ovviamente l’originalità del tutto.


Lungarno si presenta a testa bassa, ma non perché sta caricando. Imbarazzato, enuncia i suoi
ingredienti magici: tema medievale, piazzamento tessere, piazzamento omini. Sta per aggiungere “l’originalità del tutto” ma poi opta per un più professionale “la modestia”.




Davide contro Golia? Vediamo. Il design di Carcassonne è davvero lineare. Peschi una tessera, la piazzi, e se vuoi ci metti sopra un meeple. Chi vince? Chi pesca più monasteri.
Il punto di forza di Carcassonne è nel vestito: tu, ingenuo giocatore, sei convinto di fare scelte fondamentali, ma non è così. Il gioco sceglie per te. Peschi una tessera, e i posti dove metterla sono solo due. Pardon, tre, ma il terzo fa male perché le tessere hanno gli angoli a punta. Dei tre, tolto il posto doloroso, uno ti fa fare 2 punti, e uno 4. Quale scegli?
Inoltre, in Carcassonne l’interazione non paga, darsi fastidio è rischioso, e fra due litiganti il terzo gode (a meno che uno dei litiganti non peschi davvero tanti monasteri), quindi spesso si gioca un po’ da soli.
Lungarno invece fa dell’interazione il suo cavallo di battaglia. Ogni tessera piazzata ha effetti su righe, colonne, quadranti, tessere adiacenti, tavoli vicini. Si ha una sensazione di controllo paragonabile solo a quella che si prova facendo rafting a cavallo di un toro idrofobo. L’utilizzo dei punti vittoria (pardon, i fiorini) come risorsa, e la possibilità di comprare le tessere, danno in effetti un livello di gioco più profondo rispetto al gioco di Wrede – non che ci voglia ‘sto granché per farlo – ma la sensazione di “gioco light” sfuma all’incirca al terzo giro, quando ti rendi conto che non hai la più pallida idea di dove infilare le tessere, perché anche quelle di Lungarno hanno gli angoli acuminati.

Carcassonne ha dalla sua la semplicità. Certo, è un gioco finto, c’è più abilità in Yahtzee, ma proprio per questo lascia nel neofita quella piacevole sensazione per cui se ha vinto è perché è stato bravo, se ha perso è perché ha avuto sfortuna.
Lungarno invece soffre invece di un bel po’ di kingmaking, spesso involontario, che molti trovano frustrante. Inoltre lascia nel neofita quella spiacevole sensazione per cui se ha vinto è perché ha avuto culo, se ha perso è perché è una pippa. La cosa su cui Lungarno si risolleva maggiormente è l’assenza di una folla di sostenitori accaniti che devono dimostrarti che il gioco è valido. Ci sono quelli che ti dicono che bastano alcune house rules per rendere Carcassonne un gioco interessante (massì, io ho solo pagato per i pezzi, le regole me le faccio da solo!), e quelli che invece sostengono indefessi che Carcassonne è perfetto così, anzi che in due è scacchistico. Certo, Carcassonne è scacchistico. Ma solo se per “scacchi” si intende un gioco in cui si pescano i pezzi da un sacchetto e poi si scagliano violentemente sui denti dell’avversario. Lungarno invece in due dà il meglio di sé: l’interazione e lo scorrere delle tessere si controllano meglio, ovviamente scompare il kingmaking, e il gioco scorre liscio e ci si avvicina anche a divertirsi.

Il fronte espansioni è difficile da mettere in campo: Lungarno ne ha una sola, trascurabile ma gratuita. Carcassonne ne ha decine, spesso inutili e fastidiose, ma talvolta interessanti. Si va a fortuna, un po’ come se si pescasse una tessera, si piazzasse e ci si mettesse sopra un omino: non sempre si becca un monastero.
Dal punto di vista grafico invece vince Carcassonne, gioco colorato e gradevole; il design visivo di Lungarno invece fa abbastanza cacare (a qualcuno però piace, per esempio Bocelli si è dichiarato entusiasta).

Lo scontro è alla fine. I due giochi si studiano, caricano il colpo, e infine si giocano tutto con l’ultima tessera.
Lungarno pensa a quale comprare. L’ufficio varrà quei due fiorini? E che talloncino c’era in quel quadrante?
E mentre Lungarno pensa, Carcassonne pesca.
Monastero.
Dissolvenza in nero.

Mr. Black Pawn


28 commenti:

  1. Lungarno non lo conosco, ma sulla rappresentazione di Carcassonne sono piuttosto perplesso.
    E' verissimo che in più di tre diventa troppo caotico e casuale. Ma, soprattutto in due, è estremamente tagliagole ("scacchistico" concordo sul decisamente no). Come ho scoperto a mie spese nelle prime partite online, si vince in primis con l'interazione, a cui l'aleatorietà non riesce a dare troppo fastidio. La strategia non si limita affatto nel posizionare i pezzi dove si fanno più punti, ci sono mosse d'attacco, di difesa e pure di minimizzazione del rischio. I monasteri, poi, sono dei pezzi che inizialmente ti sembrano abbastanza interessanti, ma che rivaluti pesantemente con il passare del tempo.

    Ovvio che se non vuoi aleatorietà allora non è il gioco che fa per te, ma in pochi (due o tre) è decisamente sopportabile.

    Concordo invece sulle espansioni: quelle realmente interessanti sono una o due, da usare anche in alternativa volendo, per non far durare troppo quello che, per quanto a me piaccia, rimane un gioco che deve essere rapido o altrimenti viene "mangiato" da giochi migliori.

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  2. e due!
    Ok mi butto a pesce morto a difendere Carcassonne.
    Leggendovi ho come l'impressione che non ci abbiate giocato abbastanza, non aggiungo altro su C.

    Invece Lungarno lo difendo pure, ma al titolo, pur essendo originale e piacevole, manca qualche cosa che invece Carcassonne ha. Cosa non lo so.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. ricordo ai naviganti che l'aver acquistato un gioco non è un giustificativo valido per la scarsità dello stesso.
    Contemporaneamente averlo venduto non giustifica la sua denigrazione. Quella è giustificata dalla suddetta scarsità.

    Di Carcassonne è apprezzabile la versione digitale, che riduce i tempi a livelli accettabili per un "gioco del genere".

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  5. Pardon, nonostante abbia giocato a Carcassonne più di un centinaio di partite, mi era sfuggito il modo in cui mischiare 72 tessere e pescarle a caso una per volta lasci un sacco di spazio alla strategia a lungo termine.
    In ogni caso, io continuo a sperare nei monasteri, anche nelle partite a 2.

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  6. Io difendo sempre i giochi che ho comprato, per pura necessità di autoconvincimento.
    In questo caso tuttavia prima l'ho giocato e poi l'ho comprato, pensa :P

    Come gioco da due-tre giocatori per 30 minuti è uno dei miei preferiti.

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  7. @PuzzilloNero (che fa un po' cattivo di mazinga)
    Che non sia strategicissimo sono completamente d'accordo (ma mi va bene, NON cerco strategie troppo profonde da un gioco da 30 minuti, per cui anzi accetto volentieri livelli di aleatorietà che per giochi anche solo da un'ora mi stonerebbero alquanto, es: Ascension), la cosa che mi pareva più strana è l'accento sull'assenza di interazione, visto che la strategia più vincente che ho individuato sembra proprio quella di fregare le città e i campi all'avversario.

    Ciò detto: ma perché fai centinaia di partite a giochi che non ti piacciono? O_o

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  8. Pedone, non puzzillo.
    Non sono un pezzo qualsiasi, sono un pedone.
    C'è tutta una complicata filosofia dietro che i lettori di questo blog non sono sicuramente in grado di capire appieno.
    Al di là delle idee astratte, comunque, è proprio una questione di "compiti": il puzzillo è quello che va in giro a fare rapine e recensioni, io sono quello che organizza combattimenti clandestini fra giochi.

    Comunque.

    1. Pensa che per me provare a fregare l'altro è la strategia più rischiosa possibile e difficilmente l'ho vista pagare, specie quando me l'hanno giocata contro. Insisto che comunque la cosa che conta è pescare la tessera giusta al momento giusto (e insisto anche che un monastero è sempre una tessera giusta).
    2. Perché è dalla sofferenza e dalla perseveranza che nasce la malvagità.

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  9. Vabbè, "puzzillo" non credo abbia una traduzione inglese esatta, poteva pure essere :P

    Per il resto, ok. A riguardo del punto 2, ti capisco: per dire, nonostante il mio totale odio per munchkin, ogni tanto m'è toccato giocarlo. Certo, solo quattro o cinque partite in tutto, che però sommate in lunghezza all'incirca faranno quanto le tue cento a carcassonne...

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  10. Ah, Munchkin. Uno dei miei prossimi clienti.

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  11. Ora, non per spostare l'argomento, ma se avessi una morale direi che non è corretto sparare sulla croce rossa, e quindi proibirei qualsiasi trattazione riguardo l'argomento Munchkin.
    Ma non essendo fortunatamente io dotato di tale sopravvalutata virtù, che sì aprano le danze al La.

    @ tutti: non so bene se Mr Black Pawn sia puzzillo o pedone, ma posso garantire che è Nero Nero.

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  12. Complimenti per la rece! Davvero forte...
    Adesso mi aspetto El Grande Vs. Jerusalem

    Salutoni
    mm

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  13. Caro Me Black Pawn, che tu prenda mazzette per inserire questo o quel titolo nelle Sfide a me non interessa, ma che inizi addirittura ad autoelogiarti a firma altrui inizia ad essere un po' troppo anche per te...

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  14. El Grande vs Jerusalem? Subito un altro gioco suo, Mr. Mura? Che masochismo!
    Direi che si può fare, ma fra un po'.
    Ci sono tanti giochi da far giostrare nell'arena, sono sicuro che fra un paio di mesi, rileggendo questo epico scontro, penserà "tutto sommato poteva davvero andare peggio".

    @ Caporedattore: io semmai prendo mazzette per NON inserire giochi nelle sfide :D

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  15. stavolta proprio non ci siamo cari fuorilegge.. vi seguo sempre con attenzione, vi leggo e vi rileggo tra il divertito e l'interessato ma stavolta ho dovuto proprio storcere il naso...
    - Carcassonne è un gioco in cui si vince pescando monasteri? io li odio e sono pronto a sfidare chiunque concedendogli di iniziare la partita con tutti e 6 le chiese in mano!
    - Carcassonne è un gioco poco interattivo? praticamente non bisogna mai guardare le proprie mosse ma "solo" quelle dell'avversario! il segreto (e il fascino) del gioco sta tutto nel bloccare i progetti di costruzione del "nemico" una volta che lo si lascia senza seguaci a disposizione inizia il bello!
    le parole di Mr. Black Pawn mi hanno ricordato le mie primissime partite.. quando pensavo fosse un puzzle medievale con una lotteria di pezzi! io però dopo una ventina di partite l'ho capita la profondità del gioco.. possibile che tu dopo le tue 100 sia ancora lì a sperare di pescare monasteri???
    mi fai pensare a un giocatore di Puerto Rico che dice: l'importante è continuare a produrre merci il più possibile così da poterle spedire.......
    e penso di aver detto tutto!

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  16. Lo ammetto, è colpa mia.
    In tutto l'entusiasmo per le perle nere di Mr Black Pawn non sono riuscito a far passare il messaggio importante riguardo il suo lavoro:
    le "sfide" non sono recensioni.

    Sono sfide, appunto, eleganti tenzoni che pongono in essere il confronto fra due titolati maestri d'armi ludiche. Così gli elementi messi in risalto sono per lo più relativi al contrasto fra i due. Ad esempio l'interattività di Carcassonne è così rispetto a quella di Lungarno.

    Colpa mia anche non aver introdotto Lo stesso Mr Black Pawn che, alla faccia del suo totale anonimato (anche per noi) e del suo caz*eggiare sulle nostre pagine (con i testi quanto con gli ospiti), è tutt'altro che uno sprovveduto, tanto che sotto ogni sua apparentemente leggiadra frase si celano pilastri di tali e tante considerazioni da farvi passare la voglia di starlo a sentire.
    Ogni sua frase, eccezzion fatta per la grafica di Lungarno che fa cacare, quella è proprio così, senza niente sotto.


    Di mio poi noto che tra le obiezioni alzate rispetto al tema "interattività di Carcassonne" c'è un filo comune: "l'avversario", lo avversario, il singolo. Be' in effetti in due, come in quasi ogni gioco, una mossa contro di te è una mossa a favore mio. Ma lo stesso non vale quando si gioca ad esempio in quattro, quando più spesso una mossa contro di te è una mossa a favore degli altri due, il che riduce notevolmente il margine di azione strategica, di scelte, e quindi di interazione mirata.

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  17. Pekisch, 'sta cosa del giocatore esperto di Carcassonne ha sinceramente e definitivamente rotto le pedine.
    Sei chiaramente uno di quelli che devono per forza difendere Carcassonne, manco a citarvi direttamente vi si scoraggia ad aprire bocca.

    Al di là del non riuscire a guardare oltre l'evidente esasperazione che sta dietro ogni mia parola - come dice il Puzzillo io non recensisco, io imbastisco scontri all'ultimo cubetto - trovo il vedervi rosicare per una mezza pagina umoristica decisamente divertente...
    Ad ogni modo: Carcassonne è un gioco dove la fortuna pesa. Voi negatelo pure, io comunque me la rido per mere ragioni matematiche.
    Sull'interazione: non ho detto che l'interazione non c'è, ma che l'attacco diretto non paga. E' meglio attendere l'attacco altrui costruendo bene e difendendo meglio (e quindi secondo me è meglio non attaccare).
    Ma è inutile parlarne, Carcassonne è perfetto così. Anzi, mi stupisce che da quando è uscito gli autori continuino a fare giochi. Stupidi autori.

    PS: ma non è che il fatto che tu sia responsabile dei tornei italiani di Carcassonne ti rende un pelino di parte?)

    PPS: Ora che ci penso... Carcassonne ha pure vinto la sfida! Se perdeva che facevi, mi venivi a menà sotto casa?

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  18. "Vai con la benza!" avrebbe incitato uno con cui andavo allo stadio...

    PS ma davvero ha vinto Carcassonne? Non sono periti miseramente entrambi sotto il peso della propria triste esistenza?

    PPS il tipo dello stadio ora fa il benzinaio.

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  19. Beh, teoricamente il monastero pescato alla fine sta a simboleggiare una seppur marginale vittoria del gioco ted...

    Oh, diavolo, ma perché perdo tempo con voi?

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  20. wow che unghie Mr. Black :-)
    sono un estimatore del gioco.. da qui la voglia di occuparmi del campionato nazionale e non viceversa.. inoltre una recensione positiva o negativa non credo possa influire più di tanto sull'attività torneistica.. io non lo vendo! (purtroppo)
    detto questo veniamo ai fatti.. mi hai sentito rosicare? allora scrivo davvero male.. non ho rosicato.. (neanche fossi l'autore del gioco (purtroppo n.2)) le mie erano osservazioni.. di uno che il gioco lo adora.. e che comunque gioca a mille altre cose, anche terribilmente più belle e profonde..
    lo so che la tua non è una recensione.. è una sfida! e nel descrivere una sfida hai dovuto per forza parlare dei pregi e difetti dei due titoli..
    semplicemente non condivido le cose che hai scritto su questo titolo.. e mi spiace se qualcuno che non l'ha mai provato viene qui a leggerti e rimane deluso dal discorso dei monasteri (ad esempio)
    provo a fare un esempio.. è come se dovessi fare una sfida tra Beatles e Rolling Stones permettendomi di definire i Beatles "mosci" solo perché gli stones "schitarreggiano" di più...... (chiedo perdono per questa cosa balsfema) cosa dovrebbe dire un appassionato dei 4 di Liverpool??? o meglio ancora cosa dovrebbe dire uno qualunque che ci capisce di musica?????mi aspetterebbe sotto casa per menarmi.. forse.. sicuramente mi scriverebbe un bel commento dicendo: ehi bello.. l'hai proprio sparata grossa! (se è uno educato)
    tutto qua.. alla prossima!
    :-)

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  21. Vi amo tutti.

    Il che, considerato che io odio tutti, è un gran dire.
    Sarà l'attuale mio stato di fragilità sentimentale.

    Comunque i Rolling spaccavano di più, erano anni avanti, solo che essendo Lennon un messia... va be', non sarebbero finiti in sfida gli uni contro gli altri.
    Forse Beatles VS Beach Boys.
    Però è blasfemia, con tutto il (misero) rispetto per Carcassonne e Lungarno.

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  22. Qualcuno che chiede se sono più metallari i Metallica o gli Iron Maiden c'è?

    Ok, facciamo così:
    Carcassonne è molto bello, è profondo e strategico, ma anche intuitivo. Però sia chiaro, anche Lungarno lo è. Forse di più! O forse anche meno, dipende dai gusti. Ma anche Coloni di Catan è stupendo, e in fondo anche Monopoli ha un suo senso. Oppure no, non ce l'ha però se a uno piace che gli posso dire io? Magari possiamo giocare tutti ad altri giochi, oppure stare semplicemente insieme, fra di noi, ascoltando della buona musica. Per esempio i Beatles, o i Rolling Stones: tutta la musica è molto bella. Non è tanto la melodia che ci sta dietro ma le emozioni che trasmette, se ti fa provare delle emozioni allora va bene, e poi i gusti sono gusti.

    "Perché l'importante nella vita sai cos'è? Volersi Bene. Oppure Male. Ma non tanto. O, se volete, tanto." (Latte e i Suoi Derivati)

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  23. Eh no, questo no, divertirsi sì, però anche discriminare, che se volessi leggere di ogni gioco il bello andrei su di un sito qualsiasi, che so, una "casa dei koboldi", in cui ognuno recensisce il gioco che preferisce, i voti vanno dall'otto in sù e il peggior difetto di un gioco è quello di essere troppo bello.
    I confronti poi, imprescindibili strumenti di maturità, vanno fatti e affrontati con serenità. Che se ogni scarrafone è bello a mamma sua, rimane pur sempre uno scarrafone.

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  24. A' Puzzì. ero *ovviamente* ironico.
    Figuriamoci se uno come me si abbassa al "volemose bbene".
    Fango e sputi per tutti, e chi non gli va bene legge il blog degli Orsetti del Cuore.

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  25. Ah Mr Black, non te ce mette pure te, mica sarò già così rincoglionito no?

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  26. ..per quanto mi riguarda tra i 2 titoli ho sempre preferito Lungarno perche'le scelte non sono quasi mai obbligate se non verso la fine della partita, non è mai noioso, c'è molta interazione con gli avversari, il fattore C non è determinante come in Carcassonne e ha una grafica che per quanto sia semplice è carina e funzionale.

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  27. La "grafica carina" lascia intendere un difetto visivo-culturale da parte dell'anonimo, comunque il vero vantaggio di Carcassonne su Lungarno è la snellezza: nessuna preparazione e nessuna considerazione, pesca e piazza, che pure un cerebroleso potrebbe giocarci in 2 minuti. Il fatto che sia cerebroleso ovviamente è una condizione di vantaggio per gustarsi il gioco.

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