giovedì 2 giugno 2011

Small World – così tanto piccolo, così poco mondo

Titolo: Small World
Anno: 2009
Autore: Philippe Keyaerts
Editore: Days of Wonder (ing)
Tipo: Gioco da tavolo
Genere: tattico
Meccanica: maggioranze, poteri variabili
Numero Giocatori: 2-5
Durata: 60-100 min
Difficoltà: 1/5
Dipendenza dalla lingua: quasi nulla (titoli)
Illustratore: Muigel Coimbra



“Small World ...it’s a world of slaughter after all!” ma neanche tanto. Le prime due bugie del gioco si nascondono infatti rispettivamente nel titolo e nel sottotitolo di questo remake di Vinci.

La premessa è quella di un mondo troppo piccolo per contenere tutte le civiltà racchiuse nella scatola, il che dovrebbe portare indiscutibilmente a vere e proprie carneficine per il controllo del territorio. Questo se siete disposti a considerare un paio di mappe come “un mondo”, e se altrettanto potete fare per una maggioranza di segnalini come “carneficina”.
Il gioco è tutto lì, scegliere una razza fantasy e piazzarne i segnalini sulle diverse regioni della mappa soverchiando in numero quelli avversari, raccogliere i punti e ripetere per un certo numero di turni, fino all’insospettabile sconfitta (o vittoria, per una sorpresa su cinque). Davvero sangue a fiumi, laddove non marmellata.

Per arricchire questa semplicità, e distrarre dalla totale mancanza di elementi di sviluppo e combattimento, il nostro buon Philippe ha deciso di diversificare ogni razza assegnandole un potere speciale, di diversificare ulteriormente abbinando un’abilità casuale ad ogni razza a disposizione, e infine di consentire ai giocatori stessi di abbandonare la propria razza per iniziare a battere il ferro con una nuova. La sensazione è di tanto spreco, come spendere ventimila Euro per rendere una Duna full optional.

Qualche punto "Small Map" potrebbe conquistarlo con la grafica ironica. Ma è ironia francese, 1 a 1 e niente di fatto. Gli elfetti in preda al “m’ama non m’ama” o gli umani come “Super Mario ritiratosi all’agricoltura” sono comunque una caratterizzazione dignitosa quanto la componentistica in toto, non roba da uscirci la sera ma comunque presentabile per un aperitivo.

In somma se avete ben chiaro che il gioco non è come ve lo aspettate potreste avere una buona risposta in termini di soddisfazione, un po’ come quando sapete di dover andare al cinema per vedere un brutto film, scoprendo che alla fine non era così pessimo come ve lo aspettavate. L’aspettativa fa la differenza, da Small World non aspettatevi nulla di ciò che promette e magari ci farete quattro o cinque partite.

PRO – semplice ed efficace, buona componentistica.

CONTRO –poche possibilità e scelte quasi obbligate (due sole azioni possibili, praticamente una), i molti effetti speciali possono creare incomprensioni,

LA GUASTAFESTE DICE – “ma non ci si doveva menare?”

NOTE – per gli acquirenti ex novo una gradevole sorpresa: gli elementi del gioco possono essere sparati via dalle fustelle di cartone con un solo colpo secco del palmo della mano, facendovi sentire i karate kid dei giochi da tavolo. Bella sensazione, un solo colpo.
Per tutti gli altri è bene sapere che Small World, in proporzione agli anni di vita, ha più espansioni di Magic: nuove razze perlopiù, ma anche una confezione (Tales & Legends) con carte per effetti casuali, un kit per la generazione di mappe casuali (ahi voglia ad aggiungere pepe alle cipolle), ed anche una nuova versione del gioco (Small World Underground) vagamente arricchita.
Nelle foto avrete notato un dado, non illudetevi, il suo uso è talemente marginale che sarebbe stato offensivo parlarne. Avete invece le stesse probabilità di trovare comoda l'ordinata scatolina per i cartoncini delle razze che avrebbe Edward mani di forbice di suonare il violino.


6 commenti:

  1. Meglio giocare a Heroes of Might and Magic XD

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  2. Ho scoperto il vs sito oggi e leggo volentieri le vs recensioni. Su molte sono d'accordo, ma su questa ad esempio no. Mi sembra una bocciatura la tua, ma non è proprio così. Poi ognuno ha i suoi gusti e si rispettano. Io mi son innamorato di questo gioco, e così anche gli amici della ns compagnia. Ogni partita è differente dalla precedente, e la presenza delle espansioni lo rende ancora più longevo. Ecco son rimasto deluso dal suo spin off (underworld) questo si, ma il primo ci è piaciuto un sacco.
    saluti
    andrea
    www.compagniadeldado.it

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    1. Ciao Andrea, se avrai la pazienza e il cattivo gusto di continuare a leggerci avrai modo di capire quanto il nostro evidenziare difetti non sia una bocciatura come non possono essere una promozione i soli pregi elencati su altri siti.
      In linea di massima comunque trattiamo di giochi di cui valga la pena trattare, l'intrattabile lo lasciamo (quasi sempre) dov'è.

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  3. Grazie Puzzillo per la risposta e la precisazione, in effetti vi conosco poco, ma continuerò a seguirvi e scoprire altro di voi. Siete forti e cmq le vostre recensioni come ho già detto mi piacciono molto.
    saluti
    andrea
    ps: se ti va fai un salto nel sito che ti ho segnalato poco sopra, ciao

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